12DaysAfterChristmasChallenge - Task 1: Oh Dio, che cosa ti hanno fatto? di Lady Aquaria (/viewuser.php?uid=119162)
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La maschera di ferro
Fandom: La
Maschera di Ferro
(1998)
#12DaysAfterChristmasChallenge #Task1
***
Sopravvivere
a un figlio è
innaturale.
Un dolore
atroce, impossibile
da comprendere e inspiegabile a parole.
Tiene gli occhi fissi su Raoul, insensibile a tutto il resto, dal
chiacchiericcio che lo circonda, alle parole di circostanza, agli
sguardi che
Charles continua a lanciargli.
Dopo la sua
incursione alla
caserma dei moschettieri, si domanda cosa D'Artagnan abbia dovuto fare
per
convincere il re a lasciarlo presenziare ai funerali dei caduti, ma le
sue
beghe con i reali non gli interessano, nulla al mondo avrebbe potuto
comunque
impedirgli di salutare un'ultima volta suo figlio: si è
già dovuto piegare alle
esequie militari quando avrebbe voluto una cerimonia semplice e una
sepoltura
accanto a sua moglie.
"Inizieremo tra poco" lo avverte Aramis, avvicinatosi con
discrezione. Annuisce appena, allungando le mani al colletto dell'alta
uniforme
blu e argento: tante volte ha mostrato a Raoul come sistemarlo, ma
inutilmente.
"Athos..."
"Ti ho sentito, Aramis. Ti sarei grato se mi lasciassi dire addio a mio
figlio come si conviene." Aramis arretra di qualche metro, guardando
l'amico di una vita chinarsi sul corpo del suo unico figlio:
all'apparenza
sfoggia un controllo encomiabile, ma sa che dentro soffre come pochi.
"Oh
Dio" lo sente sussurrare, la voce rotta "che cosa ti hanno fatto,
figlio mio. Come siamo arrivati a questo?"
Ma in
verità lui sa come sono
arrivati a quel punto, così come lo sanno Aramis, Porthos, e
soprattutto
D'Artagnan: Luigi voleva Christine e non ci ha pensato due volte a
mandare un
giovane al fronte, a morire.
Quanti altri
figli avrebbe
ancora ucciso per poter sedurre altre ragazze?
Quante altre
famiglie avrebbe
spezzato, per soddisfare le sue voglie?
"Athos" la
voce di
D'Artagnan giunge pacata alle sue orecchie. Gentile come il solito, ma
pregna
di un'irritante sfumatura pietosa che corrode i suoi nervi come acido.
"Vattene."
bercia,
furioso.
"Raoul era
un ragazzo
buono e un promettente moschettiere. Sento la sua mancanza quanto te,
io..."
"Non osare
parlarmi in
questo modo, come se comprendessi cosa provo. Non lo sai e non lo
saprai mai quindi
non parlarmi così. Non parlarmi affatto." lo interrompe, la
voce dura come
l'acciaio. "E non avrò pace finché non
vedrò te e il tuo amato re al posto
di mio figlio."
Aramis vede
un lampo di dolore
attraversare gli occhi blu di D'Artagnan: un tempo erano stati come
fratelli,
loro quattro, che cosa li ha cambiati a tal punto?
***
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