Macerie

di absenthium
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Oggi ti ho pensata di nuovo.
Non ha fatto male come le altre volte, no, è stato perlopiù un lampo fugace, un'idea, una fantasia futile come le mie parole.
Te lo confesso, ti ho dimenticata. Ho provato, almeno.
Non spero più nella tua voce.
Non traccio più volti sugli angoli dei quaderni sperando -temendo- di riconoscerti.
Ti direi che non t'amo più, ma sarebbe più logico dire che non t'ho mai amata, e ancora di più che non ho mai smesso di amarti.
È ironico, sai? Non so quando tu sia entrata nella mia vita, ma è come se fossi sempre stata lì.
Il pensiero patetico di una bambina in riva al mare, che lamenta l'amore che non arriverà. Eri nella mia mente anche allora?
Mentivo: Dio, se fa male.

 




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