Hurricane
Grazie a Elgas per l'ispirazione,
[Burn let it all burn
This hurricane's chasing
us all underground]
Thirty Seconds To
Mars
I passi echeggiavano decisi dal corridoio alle sue spalle. Uno dopo
l'altro proseguivano lentamente, fino a bloccarsi sulla soglia della
stanza.
La ragazza si
voltò, guardando per qualche istante il giovane uomo che da
qualche tempo era diventato il centro di tutto, della sua intera
esistenza.
Lui l'aveva
scelta tra molte, una soddisfazione, un orgoglio che non cessava mai.
Non sapeva cosa fosse l'amore, prima d'incontrarlo.
Lo stava provando
da diversi mesi, ma Sherry aveva diciassette anni e non aveva bisogno
di sperimentare altro.
I segnali erano
quelli, gli stessi identici che provavano tutte una volta conosciuto il
compagno perfetto: il cuore che batteva forte nel petto, il conto alla
rovescia nell'attesa di rivederlo.
Poi rivedeva quei
capelli lunghi, di quel biondo spento. La virilità nella sua
persona, lo sguardo determinato che sembrava la stesse chiamando a gran
voce.
"Mi stavi
aspettando?".
"Sì,
ho finito presto in laboratorio".
Poi, di colpo,
Gin le si avvicinava e le sfilava di dosso tutto ciò che
potesse proteggerla. Era quello il momento in cui iniziava la danza di
fuoco, un gioco di labbra che si mordevano, di passione. Di dita che
scivolavano lente sulla pelle di entrambi, percependo il calore. Quello
bello, quello piacevole.
Quello che Sherry
avrebbe voluto, ma che non era in grado di riconoscere.
"Stai
giocando con il fuoco".
"Lo so. Non
m'importa".
Le
mani frenetiche di lui la accarezzavano, mentre si stringeva a lei
completamente perso nel profumo dei suoi capelli ramati.
Mentre otteneva
ciò che voleva da una ragazzina che, in cambio, chiedeva
solo l'amore.
Un sentimento
puro, di chi non ne ha mai ricevuto uno simile, unito a colui che non
era in grado di darne, non a quel modo.
Un uragano che
strappava entrambi dalla realtà delle loro vite incatenate e
sfuggenti al tempo stesso.
Nonostante tutto,
anche il cuore di lui batteva di pari passo.
"Sei
innamorato di me, Gin?".
"Sei la mia
donna. Sbrigati, andiamo".
Poi,
Sherry era cresciuta. Lo aveva fatto senza più illudersi,
senza pretendere ciò che non avrebbe mai potuto avere.
Accoglieva ciò che lui le dava, perché le andava
bene così.
Perché
stava amando un assassino, un uomo che non aveva mai nascosto,
né negato nulla.
E allora la
notte, quando credeva che Gin dormisse profondamente sul suo lato del
materasso, si alzava a osservare la pioggia dalla finestra.
Probabilmente era tutto un enorme sbaglio, ma lui la faceva sentire
bene. Anche con le mani macchiate di sangue, le stesse che la
toccavano. Non importava.
Tuttavia, Gin se
ne accorgeva ogni notte e si fingeva addormentato, mentre scrutava
attentamente ogni suo movimento.
"Dimmi,
uccideresti per salvare una vita?" gli chiese una volta, incapace di
tenersi un dubbio che la distruggeva da troppo tempo.
"Dimmi,
uccideresti per dimostrare che hai ragione?" le rispose Gin con un
sorriso beffardo dipinto sul viso. Soltanto per dimostrare quanto
quella vita e quell'ambizione li rendesse uguali.
Sherry
se n'era andata da mesi, e lo aveva fatto quando lui le trafisse il
cuore, annientando l'unica parte di se stessa che ancora era viva, la
speranza.
Tutto
ciò che le era rimasto, una sorella che equivaleva a una
famiglia.
Dove
sei andata?
Sherry.
L'uragano Sherry, che colpiva, devastava e poi si allontanava
velocemente, fino a scomparire nel nulla.
La ragazza che
aveva fatto breccia dentro di lui, tramite una passione che aveva
assecondato e che si era rivelata pericolosa.
Gin aveva avuto
oltre donne, dalla sua fuga.
Ma neanche una
simile a lei.
Ti ritroverò.
Aveva
deciso di tradirlo così, di punto in bianco, scappando
chissà dove.
Da un altro uomo
che la stava aiutando a fuggire, ormai ne aveva avuto la conferma.
Ma non l'avrebbe
passata liscia, perché il desiderio di rivedere quegli occhi
verde mare e quei i capelli mossi era troppo da sopportare.
Il cuore batteva
ancora forte a quel pensiero, nonostante la voglia scalpitante di
ucciderla.
Ucciderla,
perché lei non sarebbe mai tornata al suo fianco. E, se non
con lui, con nessun altro.
"Aniki,
non si trova da nessuna parte".
"È
impossibile. Perlustriamo la città, a costo di dare fuoco a
tutto".
Brucia, lascia che tutto bruci.
Al diavolo, Sherry!
La notte non era
più la stessa senza di lei, così come il giorno.
L'assenza delle sue labbra che lo stuzzicavano, che lo spogliavano dei
suoi peccati, fino a torturarlo, adesso gli mancavano più
che qualsiasi altra cosa.
Si
rigirò nel letto, così vuoto e spoglio quella
sera. Non aveva voluto nessuna, perché il pensiero della
scienziata che gli aveva fatto perdere la testa era ancora vivo dentro
sé.
Ripensò
a quella domanda che lei gli aveva posto qualche mese prima di
andarsene.
"Vuoi davvero
me?".
"Cosa?".
Si era voltato
indifferente, la sigaretta stretta tra le labbra mentre Sherry, nuda e
bellissima tra quelle lenzuola, lo osservava con gli occhi spalancati.
Al tempo, era ancora una ragazzina che si divertiva a credere
nell'amore e che lo seguiva passo dopo passo. L'espressione ingenua che
si era accorto di adorare.
"Sì,
voglio te. E ti vorrò più a lungo di quanto tu
possa pensare".
Era
accaduto prima ancora che lei diventasse la donna che riuscisse a
tenergli testa e che non aveva più paura di guardarlo negli
occhi, ora di ghiaccio.
A quel pensiero,
percepì il cuore aumentare i battiti e si insultò
mentalmente quando si rese conto di non riuscire a cancellare
l'immagine di Sherry, né a odiarla.
L'uragano che
continuava a confonderlo, a fargli perdere il contatto della
realtà in un vortice che non aveva fine.
E che lo faceva
sentire incredibilmente bene.
***********
Note
dell'autrice
Ciao a tutti, cari lettori! In realtà questa oneshot
è stata scritta appunto per la challenge di San Valentino,
ma la nostra Elgas è stata d'ispirazione per scrivere di
getto sulla canzone che ha proposto (appunto, "Hurricane" dei 30stm) e
non sono riuscita a fare diversamente. In fin dei conti, l'amore
c'è, anche se è un amore diverso, che ho cercato
di descrivere in modo obiettivo. Un sentimento che cambia, cresce e poi
può anche sparire. L'amore ingenuo, quello ossessionante,
quello fisico. La trama riguarda un altro punto di vista sul rapporto
tra Gin e Sherry prima che lei lasciasse l'Organizzazione e tutto
ciò che accade in questa fanfic è basato sul
testo della canzone... infatti troverete anche alcune citazioni
sottoforma di dialoghi dei due protagonisti, e non solo. Anche il
titolo stesso, "Hurricane", spiega molto bene il sentimento che ho
voluto descrivere. Ringrazio ancora una volta Elgas!
Alla prossima,
Ile
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