Lettere ad un amore

di ShadeOfCool
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Da quando ti conosco, di settimana ho ripreso ad aspettare con crescente felicità la domenica, come ormai non facevo da anni dopo la separazione dei miei genitori.
È come la storia dell’insegnare al contadino a coltivare piuttosto che dargli da mangiare un solo giorno. Tu mi hai insegnato a coltivare la felicità e, come dice Florence*, “dog days are over”.
La domenica, secondo me, non può mai essere triste, nemmeno se sei solo. La domenica ti dà il permesso di essere spontaneamente allegro senza giustificazioni.
Mi viene da ridere, sto leggendo un libro e la protagonista dice: “A vent’anni ho conosciuto un uomo di cui mi sono innamorata con tutta l’anima e lui sembrava ricambiare… ma era un uomo di chiesa e sia sa che gli uomini di chiesa sono così con tutti, amano tutti in questo modo che sembra strano ma per loro è normale”**.
Mi suona familiare, che ne pensi?
Che poi all’inizio era anche normale, pensavo tutti fossero meravigliati come me. Poi ho capito che non solo ero l’unica a meravigliarmi, ma nella mia meraviglia c’era anche qualcosa di più della semplice gratitudine.
Ti amo e ti aspetto, ancora,
sempre,
S.
 
24/06/18 (giorno)
 
*Florence and the machine è un gruppo musicale britannico.
**Non si tratta di un vero libro. È un passo da uno dei miei scritti, ma nell’eventualità che l’amato legga un giorno, voglio evitarmi almeno questo imbarazzo.




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