Oh senpai... non sai da quanto tempo aspettavo questo momento.

Sono così felice ora che sei finalmente mio!

Ti amo davvero tanto, mio senpai...

Ti ricordi quando ti guardavo da lontano senza dire nulla?
Ero una ragazza timida e insicura, avevo un po' paura di parlarti... tu eri così bello e io così sola...


 

Poi, quella volta che mi hai sorriso, mi sono sentita davvero viva dopo tanto tempo!
In quel momento ho capito che avevo bisogno del tuo sorriso per vivere, che non ce l'avrei fatta senza.

Però tu sorridevi anche alle altre ragazze... e questa cosa non mi piaceva, volevo che sorridessi solo per me!

Ti ricordi quando quei ragazzi ti avevano preso in giro a scuola ma tu li avevi ignorati?
Non ti preoccupare.
Ora non ci sono più, non sei contento? Non ti daranno più fastidio, senpai.
Dicono che si siano buttati in un pozzo.

Oh! E quella ragazza con gli occhi verdi e "bellissimi", come dicevi tu, la ricordi?
Anche i miei occhi sono bellissimi, vero senpai?

L'ultima volta che l'ho vista aveva uno squarcio dalla gola allo stomaco e gli organi fuoriuscivano, anche se era tutto un po' confuso, sai, era ricoperta di sangue.

Ho iniziato ad odiare tutte le ragazze che ti si avvicinavano e, ogni tanto, anche i ragazzi.

Che goduria vederli morire lentamente, mentre chiedevano aiuto e piangevano... erano così carini!

Ma ogni volta che ne moriva uno, ne compariva un altro.

Nessuno si deve avvicinare a te.

Solo io posso starti vicino.

Senpai...

Sei molto bello anche oggi.

Davvero tanto.

I tuoi capelli biondi sono meravigliosi, peccato che siano un po' sporchi di sangue, come lo sono anche i tuoi vestiti, il tuo viso e le tue mani.
In fondo tutte quelle ferite ti donano.

Mi piace tanto abbracciarti mentre dormo, sei sempre così tranquillo...

Oh no, sento le sirene della polizia.

Non gli permetterò di dividerci.

Ti amo troppo, senpai, ti amo da morire...

Non mi importa se fa male questo coltello nello stomaco, ora staremo insieme per sempre...