Insegnami ad amare 1
Questa
storia è nata nel lontano 2014 per il contest Heal My Wounds
di
Stareem. Quest’anno ho deciso di riprenderla in mano,
correggerla
e ampliarla per cercare di dare uno sfondo più di spessore a
questa famiglia che secondo me sono state tra le protagoniste della
Galassia. Nel lavoro di revisione, mi sono accorta (era anche
prevedibile) che dopo l’acquisizione della Disney
è stato
cancellato tutto quello che si chiamava Universo Espanso, solo che
è stato eliminato, a torto a parer mio, anche ciò
che
c’era prima di Star Wars – The Return of the Jedi.
Quindi
le informazioni che troverete si riferiscono al vecchio Universo
Espanso, denominato ora Legends, ovvero non più Canon.
Non
ho cambiato l’impostazione della storia perché ne
sono
affezionata e per il lavoro di ricostruzione e interpretazione che
all’epoca mi sembrò immenso. Spero che vi possa
piacere lo
stesso!
Un
bacio
Nickname (EFP e forum se
diversi): Blacky98
Titolo:
Insegnami ad amare
Fandom:
Star Wars
Personaggi/Pairing:
Bail/Breha; Obi-Wan; Tryn Netzl
Generi: Angst,
Introspettivo, Romantico
Avvertimenti:
Tematiche delicate
Rating:
Giallo
Introduzione:
"
Pioveva. Su Aldeeran succedeva raramente; segno che quella non era
destinata ad essere una bella giornata. Anche le altre precedenti non
lo erano state, ma che importava? Tanto che facesse bel tempo o brutto,
che scoppiasse una guerra; niente era più importante di lui,
o
di lei; non l'avrebbe mai saputo." La Regina Breha e Bail Organa si
ritrovano a precipitare in un baratro, dopo l'aborto del loro primo
figlio. Il loro rapporto si incrina e sembra che non ci sia
più
speranza, ma forse non tutti i mali vengono per nuocere…
Pacchetto
scelto: Destiny of the Chosen
Elementi
del pacchetto utilizzati: Am I that unimportant?
/Am I so
insignificant? / Isn't something missing? / Isn't someone missing me?
(Missing – Evanescence) [Sono così poco
importante? Sono così
insignificante? Non manca qualcosa? Non manco a qualcuno?]
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AL CONTEST "HEAL MY WOUNDS" DI STAREEM
Insegnami
ad amare
Parte I
1.
Vorrei poterti dire che mi manchi…
Pioveva. Su Aldeeran
succedeva raramente; segno che quella non era destinata ad essere una
bella giornata. Anche le altre precedenti non lo erano state, ma che
importava? Tanto che facesse bel tempo o brutto, che scoppiasse una
guerra; niente era più importante di lui, o di lei; non
l'avrebbe mai saputo. Una voce richiamò la sua attenzione:
le ricordava i suoi impegni. Anche di quelli non gliene importava
niente, ma era la Regina di Aldeeran e non le era concesso di soffrire
come la gente comune; no, avrebbe dovuto mostrarsi forte e severa come
sempre, quel sempre che non sarebbe più ritornato
perché spazzato via dal dolore alla pancia di qualche giorno
prima.
Si
girò sorprendendo un'ancella a fissarla con tristezza. Le
sorrise gentilmente, sapeva che tutti vedevano che lei era
giù di morale per il fatto che suo marito era partito il
giorno prima improvvisamente per questioni urgenti in Senato. Oh no,
non era per quello che se ne era andato, pensò amaramente.
Se solo sapessero! Ma dai suoi occhi non sarebbe trasparito nulla,
neanche la voglia di prendere e distruggere tutta la mobilia del suo
ufficio, oh no, le regine non piangono mai e lei non avrebbe fatto
eccezione. Prese la foto che la ritraeva con Bail e la girò
in modo da non vedere quel sorriso che non sarebbe tornato
più.
Guardò
fuori dalla finestra un’ultima volta, poi scese nella sala
del trono cercando di assumere un'espressione dignitosa.
Finalmente si
stese sul letto dopo ore rinchiusa in consiglio, non aveva sonno
però la giornata era stata stancante quanto mai. Fingere di
star bene mentre si sentiva morire dentro non era quello che aveva
desiderato quando aveva scoperto della gravidanza. Ad essere sincera
non aveva neanche ipotizzato quella reazione di Bail; ma d'altronde
aveva sbagliato tutto in quel periodo. Era sempre stata brava a
prendere decisioni e a leggere nel cuore della gente, ma a quanto pare
non a tenere una creatura, suo figlio, in grembo. A cosa serve una
donna se non può avere, se non riesce ad avere figli? A cosa
serve una donna se non riesce a concretizzare il potenziale, il compito
datogli dalla natura?
Forse non era
neanche portata a fare la regnante o a consolare suo marito. Ma come
poteva aiutare lui, se non riusciva a risalire dal baratro anche lei?
Già,
forse doveva andarsene e lasciare la corona a qualcuno più
adatto a governare. D’altronde cosa si aspettavano da una
regina salita al trono non per diritto, né per discendenza a
ventidue anni senza una preparazione. Si voltò e
frugò dentro il cassetto trovando con un po' di fatica
quello che stava cercando. Aprì la boccetta e bevve tutto il
contenuto, sistemò i cuscini e aspettò di
scivolare in un sonno senza sogni.
ωωω
Era
da un mese che non tornava a casa su Aldeeran; si era buttato sul
lavoro anima e corpo per non pensare. Si era sentito un fallito, un
buono a nulla davanti a sua moglie sconvolta. La verità
è che era rimasto paralizzato alla vista del sangue e
dell'espressione spaventata e dolorante di Breha. Così era
scappato. Era andato in un posto in cui era sicuro del suo ruolo e
della sua riuscita. Quando arrivava nel suo appartamento, il numero
cinquecento, però si sentiva solo; eppure c'era abituato:
viaggiava molto. Quella sensazione non lo abbandonava mai, ma non
riusciva a tornare al palazzo reale. Forse avrebbero dovuto finirla
là entrambi, le rispettive famiglie avrebbero capito. No,
ora stava esagerando.
Tutte le
giornate trascorse nell'ufficio senatorile del suo settore erano
monotone, senza una luce in fondo al tunnel a indicargli la strada da
intraprendere.
I suoi
collaboratori lo guardarono preoccupati, forse perché non
aveva una bella faccia; ma d'altronde non era mai stato bravo a
controllare le proprie emozioni. Breha riusciva a nasconderle e ad
apparire calma. Era lei quella forte della coppia, lui... lui si era
accontentato di amarla, ma l'aveva delusa anche in quello ora.
All'inizio
aveva pensato che quel matrimonio fosse solo un'alleanza, ma negli anni
avevano imparato a conoscersi e a volersi bene. Contro ogni
aspettativa, quella ragazza di quindici anni più piccola di
lui gli era entrato nel cuore, la sua calma, la sua
positività, la sua maturità, ma anche quella
spensieratezza tipica della giovane età che non era stata
cancellata dal ruolo impostole. Poteva quasi vederla davanti a
sé pronta a sgridarlo per il troppo lavoro e pregarlo di
riposarsi ogni tanto. Da quando era diventato senatore Probabilmente
ora gli avrebbe riso in faccia e si sarebbe girata dall’altra
parte. Se lo meritava, aveva fallito, aveva creduto che il loro amore
sarebbe stato più forte di ogni cosa e invece con un colpo
di vento era crollato tutto.
Ciao
a tutti :) In questa storia ho cercato di descrivere cosa potrebbe
essere successo dopo il primo aborto di Breha Organa, regina di
Alderaan e moglie di Bail Organa. Infatti secondo l'EU ha avuto ben
cinque interruzioni di gravidanza, l’ultima nel 21 BBY, ma
non specifica nulla in merito se non solo che Bail ha tentato di
affogare questi dispiaceri nell'alcool. Quindi eccovi una mia personale
versione.
Alcune
situazioni, personaggi e descrizioni di ambienti li ho trovati in
starwarswikia.com e swx.it , quindi non tutto è di mia pura
invenzione, poiché ho cercato di dare uno sfondo il
più possibile aderente a quello dell'EU. Ovviamente alcune
cose le ho modificate per esigenze di trama, per mancanza di fonti
chiare e/o sufficienti e per personale interpretazione di queste ultime.
[1]
Non viene specificato molto dell’età di Breha
Organa, solo che ha dai dieci anni ai venti anni di differenza con
Bail. Ho optato per una via di mezzo facendola sposare a venti anni e
con quindici anni di differenza in modo che Bail avesse già
qualche esperienza in politica anche se non ancora senatore, ruolo che
ricoprirà dal 32 BBY. Quindi secondo le informazioni Bail
è nato nel 67 BBY e Breha nel 52 BBY (da starwarswikia.com )
[2]
Precisazione molto importante. In Star Wars gli anni vengono contati
prendendo come riferimento la Battaglia di Yavin (per
intenderci quella in cui Luke Skywalker distrugge la Morte Nera) quindi
per eventi riferiti prima di essa troverete la sigla BBY e dopo ABY.
[3]
La storia si svolge nel 30 BBY, quindi a due anni dal loro matrimonio
di cui spiegherò un po' meglio più avanti.
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