The Seven Seas Games

di Vera_D_Winters
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Quello scemo di Sabo voleva fare l'eore. Questo pensò Zoroko nel vederlo correre via come il vento. Disarmato.
Dannazione.
Fu un attimo lo scegliere di correre per lui e con lui, intimando ad Ace di fare altrettanto mentre lei cercava almeno di recuperare qualcosa per difendersi. Una katana sarebbe stata l'ideale, ma si sarebbe fatta andar bene qualsiasi cosa di appuntito.
Le gambe lunghe e snelle le permettevano di essere più veloce di altri, ma non a sufficienza per giungere per prima alla Cornucopia.
Scivolò volontariamente sulla sabbia per appiattirsi mentre Miss Double Finger cominciava una spietata battaglia contro Reiju.
Bene che si scannassero a vicenda, meglio per lei.
Fece allora per tuffarsi in avanti, ma venne placcata da X Drake.
Bastardo, era stato zitto e muto per tutta quella settimana, ed ora si faceva valere prendendosela proprio con lei?
Cercò di liberarsi da quella mole ingombrante, provando a svicolare via con un colpo di reni, ma nulla. Mentre un pugno chiuso la colpiva in pieno viso, vide una spada scintillare argentea poco lontano da lei. Era un fioretto, non una katana, ma poteva andare ugualmente.
Ecco cosa non voleva farle prendere, ecco perchè le si era avventato addosso a quel modo.
« Bastardo. »
Imprecò saggiando sulla lingua il sapore del proprio sangue, prima che qualcosa di altrettando caldo e rosso le si riversasse sul viso a fiumi, coprendole la visuale ed imbrattandola completamente.
Dapprima udì quindi il tonfo ed il rotolare di qualcosa su di una superficie piana, dopodichè venne alleggerita dal peso del corpo che l'aveva sovrastava. Riuscì così a tergersi il viso con la manica della propria giacca, e ciò che vide le diede una morsa allo stomaco.
Il corpo di X-Drake, decapitato, era appena stato lanciato via da Kidda, nella cui mano destra scintillava un'ascia ricoperta di liquido cremisi.
« Non stare lì a fissarmi come una cretina, devi andare, no?! »
Abbaio la ragazza dell'undicesimo distretto, esortando Zoroko a muoversi.
Fu così che la spadaccina ritrovò la lucidità per sollevarsi con un balzo e recuperare l'arma desiderata, assieme a due zaini dal contenuto sconosciuto.
Dragon aveva avvisato soltanto lei di essere riuscito a tessere alleanze con alcuni degli altri mentori, ed ora era chiaro anche con quale dei dodici. Altrimenti non si spiegava perchè la rossa stesse aiutando proprio lei.
« A buon rendere Ki... »
Prima che potesse terminare la frase, sopraggiunse Ichiji a reclamare attenzione, costringendo la scarlatta ad un nuovo duello.
Zoroko si fece avanti per darle man forte questa volta, ma l'altra glielo impedì.
« Non è questo il nemico! Vai. Ora! »
Esistazione.
Esitazione e rimorso prima di schizzare via come un ghepardo, percorrendo a ritroso la strada fatta poco prima.
Fu costretta a saltare come fosse un ostatolo il corpo esanime di Rebecca, e con la coda dell'occhio intravide Izou e Marco intenti a combattere spalla a spalla per parare gli assalti di Wiper e Kalifa, mentre un Kobi in lacrime cercava di portare lontano dal campo di battaglia la compagna di squadra ferita.
« Decisamente non ci teniamo più per mano. »
Brontolò contrariata, arrestando però la propria corsa nel vedere nuovamente sopraggiungere Ace e Sabo verso la propria direzione.
« Ma che diavolo fa... MERDA. »
Alle loro spalle emerse dalla sabbia uno scoprione enorme, grande quanto il fottuto palazzo di Akainu.
Che diavoleria era mai quella? Tutti sapevano che Marijoa nei suoi laboratori segreti dava vita a spaventosi ibridi, ma c'era un limite a tutto, che diavolo!
Istintivamente quando i due furono abbastanza vicini lanciò ad entrambi gli zaini, sperando che contenessero un'arma utile o qualcosa del genere, dopodichè si lanciò senza pensare contro lo scorpione, sperando che la propria lama fosse sufficiente a fendere le zampe di quell'essere.
« Zoroko! »
« Attenzione! »
Due esclamazioni egualmente preoccupate, ma inutilmente. Prima che infatti la giovane potesse essere a portata di letale pugiglione, qualcuno lanciò una granata proprio nella bocca dell'artropode, facendolo esplodere in mille appicciosci pezzi.
Dopo il sangue, le interioria viscide... e i Giochi erano appena iniziati da quanto?
Con il ronzio dell'esplosione ancora nelle orecchie, la giovane trovò la mano porta verso di lei e con essa si issò, finendo contro il petto ampio di Ace.
« Stai bene? »
Le domandò lui mentre si udiva Sabo ringraziare qualcuno.
La spadaccina si sporse allora per vedere chi altri era intervenuto in loro soccorso, e fece solo in tempo a vedere una chioma arancione di donna, prima che le sabbie sotto di loro cominciassero a muoversi.
« Maledizione un'altra trappola. »
Imprecò Ace, trascinandosi via Zoroko prima che una voragine si aprisse sotto di loro inghiottendo i resti dello scorpione.
« Solo il perimetro attorno alla Cornucopia è sicuro, vogliono tenerci confinati qui! »
Spiegò Lawiko, sopraggiunta anche lei dopo che come Sabo aveva provato ad allontanarsi per evitare l'iniziale spargimento di sangue della Cornucopia.
Lo strano quintetto tornò allora per miracolo nei pressi della struttura di metallo, dove duelli erano ancora in corso, e nello sguardo di ognuno di loro si poteva leggere la consapevolezza dell'inuttabilità di quella situazione.
Akainu non avrebbe risparmiato nessuno. Nessuno.
Ed ancora una volta dalla sabbia, a riprova di quanto appena dedotto, nuovi animali si ersero a circondare tutto il perimetro.
Mastini del deserto, serpenti giganteschi, ed altri animali ibridi metà di una specie e metà di un'altra. Persino una sfinge emerse nella sua letale imponenza.
Non avevano badato a spese, eh?
« SE ESCO DI QUI TI APRO IL CULO, AKAINU! »
La voce di Kidda esplose nel silenzio attonito che aveva colpito gli altri tributi.
Aveva battuto Ichiji?
Zoroko la cercò con lo sguardo mentre tutti istintivamente arretravano, creando una sorta di circolo compatto contro l'accerchiamento che li aveva colti alla sprovvista, e la trovò poco distante e decisamente poco integra.
Le corse a fianco posandole una mano attorno alla schiena per aiutarla a sostenersi e restare in piedi, mentre nel cielo venivano sparati i nomi dei caduti di quella prima tornata di scontri: Rebecca, Tashigi, XDrake, Pell, Paulie, Miss Double Finger e Wiper.
Il maledetto Vinsmoke se l'era cavata?
Dov'era, nascosto nella Cornucopia al sicuro a farsi leccare le ferite dalla sorella?
La voce di Sabo si innalzò sopra la confusione però, e sopra i pensieri della spadaccina.
« Questo è il messaggio che Akainu ci sta mandando. Massacratevi tra di voi o morite per mano mia, come se non ci fossero altre vie d'uscita. Ma sapete cosa vi dico? Io non sono più disposto a fare a modo suo. Siamo noi quelli nell'Arena. Siamo gli unici a poterci opporre. Facciamo fuori queste belve e riconquistiamo la nostra libertà fuori da qui! »
« Si perchè ci faranno uscire, vero? Più probabile che ci facciano saltare in aria se facciamo a modo nostro. »
Fece notare scettica Lawiko, la cui mano sinistra stringeva convulsamente una specie di bisturi, la cui lama sembrava lucida di veleno.
« Io preferisco saltare in aria combattendo alle mie regole, piuttosto che uccidere ancora una volta anche uno solo di voi. »
Intervenne  Ace con la semplicità del suo caldo sorriso spruzzato di lentiggini.
« Concordo. »
Convenne Marco, stringendosi alla sua Bay.
« Si anche io. »
« Contate su di me. »
Voci si sostennero una dopo l'altra, giungendo persino da labbra inaspettate.
Ancora una volta per Marijoa però, fu troppo. Una sfida imperdonabile.
Fu così che come un'unica grande entità le belve attaccarono tutte insieme, e nuove urla riempirono l'Arena.

 

 





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