Gli occhi sono lo specchio dell’ anima.

di 9624_nu
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Il locale dove erano andati lui e Chandler non era molto lontano da casa di Blaine. Non poteva prendere un taxi. Ci avrebbe messo troppo e lui no aveva tempo. Ne aveva già perso troppo.
Mi ama. È innamorato di me. Non me l’ ha mai detto e io non l‘ ho mai detto a lui. Siamo due idioti, cavolo.
E cosa gli dico quando arrivo? “Scusa, ho accidentalmente sentito quello che hai detto a Santana. Ti amo.” Non posso dirgli una cosa del genere? Oppure sì?
Aveva cominciato a piovere talmente forte che avrebbe potuto prendersi anche una polmonite per quanto stava correndo. Non si era mai sentito più vivo di così. Sentiva le gocce di pioggia scivolargli sulla pelle, sotto la camicia. Non aveva mai avuto i capelli più bagnati di così, ma non gliene fregava nulla. Voleva solo arrivare da Blaine, il prima possibile.
Mai il campanello di casa Anderson gli era sembrato più spaventoso. Schiacciare quel bottoncino giallo avrebbe cambiato la sua vita. Poteva sembrare un tantino esagerato, è vero, ma in quel momento Kurt vedeva quella porta come il suo peggior incubo in persona.
Senti Hummel, lì dietro c’è l’ uomo della tua vita che è innamorato di te. Suona questo maledetto campanello!
E lo fece.
L’eco del campanello gli arrivava ovattato alle orecchie.
Blaine gli aveva aperto la porta e lo osservava con sguardo stupito senza muovere un muscolo.
Era bellissimo.
I ricci gli ricadevano disordinati sulla fronte e i suoi grandi occhioni nocciola erano più luminosi del solito, segno che aveva pianto. Le guance erano rosse e le labbra gonfie. Aveva sicuramente guardato Moulin Rouge, si mordeva sempre il labbro per evitare di piangere e si gonfiavano. Indossava il pigiama che gli aveva regalato lui. Trovava che il blu gli donasse e che si sposasse alla perfezione con la sua pelle, senza contare che quel pigiama era la perfetta unione del colore dei loro occhi. Le lunghe ciglia sbattevano forzatamente, come se vederlo lì fosse l’ ultima cosa che si aspettavano.
-K-kurt cosa ci fai qui? Fradicio?-
Fradicio? Io non…oh stava piovendo. Oddio sono completamente bagnato. Oddio sono venuto a dichiararti amore eterno conciato come un ubriaco. Posso morire?
-Ero con Chandler-
-Ti sei divertito?- gli rispose freddo il moro.
-Chandler è carino, simpatico, un po’ logorroico, ma un ragazzo semplice che sarebbe stato perfetto per me, se non ci fosse un enorme problema-
-E quale sarebbe?-
Kurt prese un respiro profondo. Ripensò a tutto quello che lui e Blaine avevano fatto insieme: duetti romantici, passeggiate spalla contro spalla, carezze e baci sulla guancia soffici come neve. Ripensò a tutto quello che si erano detti in quei mesi, alle ferite che avevano riaperto perché si fidavano ciecamente l’ uno dell’ altro. Ripensò alla prima conversazione che avevano avuto e a tutto quello che era cambiato da quel giorno.
-Lui non è te-
Kurt riuscì a vedere distintamente gli occhi di Blaine sgranarsi impercettibilmente e la sua bocca spalancarsi. Si fissarono negli occhi per secondi interminabili, prima che il moro ritornasse a respirare normalmente e il cuore di Kurt smettesse di battere così furiosamente.
-I-in che senso?- farfugliò Blaine appoggiandosi allo stipite della porta e fissandolo confuso.
Ok che non sei mai stato una cima, ma più chiaro di così si muore. Ma sei così carino anche quando sei conf…ommioddio Kurt smettila. Questo ragazzo sta solo aspettando una tua parola.
-Ti amo Blaine. E nessun Chandler  potrebbe mai cambiare questa cosa-
Il sorriso che Blaine fece subito dopo quella frase fu uno dei più belli che Kurt gli avesse mai visto fare. Era uno di quei sorrisi che gli arrivavano agli occhi e li illuminavano come il più bello dei tramonti. Blaine inclinò leggermente la testa continuando a sorridere e arrossendo leggermente.
-Ho sognato spesso questo momento. Intendo, sul serio. L’ho sognato molte volte. Non in questo contesto, con te bagnato fradicio e io che sembro un’ idiota con un pigiama addoss-
Kurt lo tirò a se con un sorriso divertito -Ti hanno mai detto che parli veramente tanto Blaine?- sussurrò sulle sue labbra prima di coinvolgerle in un bacio appassionato.
Blaine sgranò gli occhi prima di chiuderli e rilassarsi sotto il tocco di Kurt.
Kurt che era corso a casa sua per dichiararsi.
Kurt che era bagnato fradicio.
Kurt che lo stava baciando.
Blaine afferrò la nuca dell’ altro e lo portò più vicino a se, facendo scontrare le loro lingue. Gemettero entrambi a quel contatto e Kurt gli cinse i fianchi, avvicinando ancora di più, se possibile.
Si staccarono con uno schiocco rumoroso.
-Dove diavolo sei stato tutto questo tempo?-
-Nell’ aula del glee club aspettando che tu mi degnassi di uno sguardo Blaine-
L’altro sorrise divertito e si avvicinò al suo orecchio, sussurrandogli –non ho mai visto nessuno che non fossi tu-
 
 
 
-E questa è la nostra storia. Beh, poi c’è tutto quello che è venuto dopo. Dirlo alle nostre famiglie, ai nostri amici, come ci abbiano esaurito a furia di domande sulla nostra vita sess-
-Ma questo ve lo racconteremo un’ altra volta-
-Perché ora abbiamo da fare, vero Blaine?-
-Sì, abbiamo decisamente da fare-
 
 
 




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