Pensa se così drammatica fosse la mia morte:
il sangue dalla testa spaccata sgorga sul marcapiede già bagnato da questa fitta pioggia; il cielo m'accompagna con le sue sfumature violacee, donategli da un tramonto nuvoloso che non si decide a sparire; questi rumori freddi che m'hanno spaventato e assordato non erano solo nella mia testa, appartengono al vento.
Il vento m'ha spinta, non la volontà istigata dai mille pensieri. |