Nella giungla

di Marlena_Libby
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Elsa, Anna, Kristoff e Olaf si trovavano in quella giungla da tre giorni e si divertivano un sacco a passare il tempo con Tarzan e gli altri giocando, sentendo i racconti delle loro avventure e aiutando Archimedes nelle sue ricerche.
Quel pomeriggio Anna e Elsa stavano facendo una passeggiata.
- Sono felice che la tua caviglia stia migliorando - disse Anna.
- Anch'io - rispose la sorella.
Poi Anna alzò lo sguardo e disse: - Ehi, guarda lì.
Elsa guardò e vide un albero molto storto con sopra una capanna.
- Non l'avevo mai notata da quando siamo qui - disse Anna.
- È normale, non siamo mai passate da questa parte della spiaggia - disse Elsa. - Andiamo a chiedere a Kala, forse lei ne sa qualcosa.
Le due sorelle andarono all'accampamento e trovarono Kala che teneva compagnia a Jane.
- Oh, già di ritorno? - le salutò Jane. - È stata breve la vostra passeggiata.
- Abbiamo notato una capanna su un albero di cui non c'eravamo mai accorte e volevamo sapere se Kala ne sapeva qualcosa - spiegò Elsa.
- Sì, è la capanna dove ho trovato Tarzan quando era neonato - rispose Kala.
- Mi piacerebbe vederla all'interno - disse Anna.
- Anche a me - aggiunse Elsa.
- Ma come pensi di fare con la caviglia rotta? - chiese Jane.
- Non c'è problema, può portarmi Kala - rispose la regina. Poi, rivolta alla gorilla, aggiunse: - Sempre se sei d'accordo.
- Certo, non c'è problema.
- Io invece mi arrampicherò da sola, sono un'esperta ormai! - esclamò Anna orgogliosa.
Tutte e tre tornarono alla capanna e salirono, con Elsa aggrappata alle spalle di Kala. C'erano un sacco di ragnatele e polvere, era tutto a soqquadro e per terra c'erano ancora le inquietanti orme di sangue che Sabor aveva lasciato quando aveva ucciso i genitori di Tarzan.
Le due sorelle si guardarono un po' attorno, quando Anna notò una foto che la sconvolse: ritraeva un uomo e una donna con un neonato.
- Elsa, guarda - mormorò.
Anche la bionda ebbe un colpo nel vederla.
- Quelli sono i genitori di Tarzan - spiegò Kala.
Anna prese la foto e sia lei che Elsa ci misero una mano sopra con le lacrime agli occhi.
- Anna... - mormorò la regina. - Questi sono i nostri genitori.

Quello di cui non si erano accorte era che Aaron le aveva seguite e aveva sentito tutto. In quei giorni aveva provato a sorprendere la regina quando era sola, ma non ci era mai riuscito. Però quella notizia poteva tornargli molto utile.
"Bene bene, quindi quell'uomo-scimmia è il loro fratello" pensò.
Andò subito a chiamare i suoi complici e spiegò loro il suo piano: rapire Tarzan per attirare Elsa e rubarle finalmente i poteri! Conosceva bene la regina e sapeva che non avrebbe mai permesso a nessuno di fare del male a un membro della sua famiglia, quindi avrebbe sicuramente fatto quello che volevano.

In quel momento Tarzan stava facendo una tranquilla passeggiata con Terk, quando all'improvviso Aaron e i suoi uomini li circondarono.
- Che volete? - chiese Tarzan un po' confuso.
I due che si trovavano dietro di lui lo afferrarono per le spalle.
- Ehi, lasciatemi! Lasciatemi! - urlava agitandosi.
Il terzo lo colpì alla testa facendolo svenire e lo portò via insieme agli altri. Terk cercò di raggiungerli, ma Aaron la bloccò puntandole contro una balestra permettendo così ai suoi uomini di scappare.
- Ascoltami bene, sacco di pulci! - disse l'uomo. - Dì alla regina Elsa di venire da sola ai piedi della montagna più alta della giungla entro un'ora, altrimenti il tuo amichetto farà una brutta fine!
E detto questo se ne andò lasciando Terk spaventata e preoccupata.




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