Bambola

di Meissa
(/viewuser.php?uid=25377)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Guardami!
Non mi vedi?
Guardami!
Sono INVISIBILE?
E allora lacera le mie labbra,
strappale dalla bocca,
cavami gli occhi
e riducili in poltiglia stringendoli tra le dita.
Toglimi i denti dalle gengive a mani nude
e lasciale sanguinare.
Scuoiami e conserva brandelli di pelle,
brucia, marchia a fuoco le nude carni sanguigne.
Cucimi la pelle addosso,
dammi degli occhi verdi, denti bianchi e diritti,
trova labbra morbide.
Chiudimi le palpebre e con un filo spinato
e io piangerò lacrime di sangue.
E venerami,

odiami,
amami,
stuprami,
baciami!

Fai di me ciò che vuoi,
perché io sono la bambina, la madre,
l’amante, la donna,
la santa e la puttana,
la bambola nelle tue mani.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=383167