Never too late

di Anya_tara
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Lo sguardo di Midoriya è concentrato. La fissa, gli zigomi in fiamme, la voce flebile. Trema e deglutisce nervosamente, riabbassa ogni due secondi gli occhi sul tavolo.
Sono usciti a cena insieme. Tra poco sarà un anno che hanno conseguito il diploma, e quel giorno stesso, forse approfittando dell’ondata di adrenalina nelle vene ha preso coraggio e le ha chiesto se voleva essere la sua ragazza.
Ora Ochaco non riesce proprio a capire cosa gli prenda. Vero, forse sono una coppia un po’ atipica, rispetto ad altre. Ma stanno bene, c’è stato feeling fin dal primo giorno ed è andato aumentando di settimana in settimana, raggiungendo l’apice nel corso del terzo anno.
E’ stata felice di sentirglielo dire. Quasi con quello stesso tono, quella stessa ansia e insicurezza, quel bagliore lucido nelle iridi verdi.
<< Uraraka –san … Io … io … io devo … devo dirti … una cosa … >>.
 Il cerca persone trilla, nella sua tasca. Non era di turno stasera, ma è comunque sempre reperibile. Come anche Deku, d’altronde.
Che raggela. La sua espressione è avvilita, incredula.
<< Devo andare. Scusami >>. Si rimette in piedi, riprende il cappotto dalla spalliera dove il cameriere l’ha sistemato con accortezza, quasi fosse un capo firmato e non un semplice rimpiazzo in saldo preso in un grande magazzino.
Il sogno di aiutare economicamente i suoi genitori è ancora al di là dal realizzarsi. Essere un eroe non vuol dire guadagnare un patrimonio da un giorno all’altro, c’è ancora tanta strada da fare e lei si sente stretta, troppo stretta come in quel cappotto che ora abbottona sul seno.
Ma la taglia è giusta. E’ il petto che le si è gonfiato, di inquietudine e amarezza.
Ogni sera nel suo appartamento vuoto accarezza come un gattino quel sogno. E lo sente fragile e bagnato, troppo debole in certi giorni, per poter sopravvivere ancora a lungo.
<< Scusa, Deku-kun >>. Si avvicina, si china su di lui ancora seduto, impalato e gli posa un breve bacio sulle labbra che si è morsicato tutto il tempo.
<< Non … non importa >>, mormora Izuku, annuendo con la testa. << Siamo Eroi, no? E’ la nostra missione >>.
Ochaco sorride piano. << Sì >>.




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