Ama e fa' ciò che vuoi

di James Harry
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Il viaggio di ritorno in macchina verso la casa al mare fu piuttosto atipico. Di solito tra loro c’erano grandi litigate, Lorenza che non era capace di starsene tranquilla un secondo… stavolta, invece, tra loro aleggiava un silenzio colmo di cose non dette. Perché stava tornando con lui alla casa al mare? Certo, aveva lasciato lì tutte le sue cose, i bagagli… era solo per quello? Peraltro, quel giorno era domenica e prima aveva preso un paio di giorni di ferie… ma il giorno successivo avrebbe dovuto tornare a lavorare per forza. 
Svoltarono l’angolo e comparve il cancello della sua casa. Mentre parcheggiava, si rivolse infine alla donna, senza guardarla: 
  • “Hai… hai intenzione di restare per pranzo?”
Lei lo guardò, con un sorriso un po’ esasperato: 
  • “Mi fa piacere che tu abbia deciso di tornare a parlarmi!”
Pietro non rispose, al che lei continuò: 
“No perché ad andare col taxi c’era più conversazione…”
All’ennesima provocazione, scattò: 
  • “Scusa sai, se non ho voglia di parlare del tempo! Sei solo scomparsa nel bel mezzo della notte per tornare al convento che dicevi di voler abbandonare, senza dirmi nulla, senza…”
Avrebbe continuato a gettarle addosso tutta la sua frustrazione, ma lei lo interruppe: 
  • “A dire la verità, ti avevo detto dove andavo e perché…”
Pietro era pronto a rispondere in maniera piuttosto sgarbata, ma lei non gli lasciò il tempo di interromperla
  • “D’accordo, d’accordo, ti chiedo scusa per non averti parlato di persona del perché me ne sono andata. Va bene?”
  • “No, non va bene! Mi devi una spiegazione. Non volevi salvare il bambino? Non volevi smettere di essere suora?”
  • “E lo voglio ancora! Ma sei stato proprio tu a farmi ragionare. Questa notte ci ho pensato e, a un certo punto, sono anche riuscita a tornare a pregare e…  
  • “Oh bene, allora se sei riuscita a pregare adesso è tutto chiaro e puoi tornare a metterti il velo e a fare la suora? Spero tu ti sia trovata bene all’hotel in questi giorni, non preoccuparti per me”.
  • “Ma sei scemo?! Ti sembra che io avrei mai potuto considerarti solo come un hotel?!”
  • “Ah non so, Lorenza… o adesso devo di nuovo chiamarti di nuovo suor Angela?!” 
Capì subito di essersi spinto troppo in là, e infatti lei alzò le sopracciglia e rispose con tono molto più calmo e freddo di prima: 
  • “Ti stai coprendo di ridicolo, Pietro”.
Lui non rispose subito, ma andò ad aprire la porta di casa. Poi si voltò verso di lei: 
  • “Puoi… potresti dirmi almeno se ti fermi a pranzo o se invece vuoi che ti riporti subito al convento?”
Lei lo guardò con uno sguardo strano. Intenerito?

     -   “Mi fermo, Pietro, mi fermo”. 




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