Il tempo è fermo e lo spazio è distorto. .
La realtà è al collasso. .
Il paradiso è a fuoco e fiamme. .
Distrutto e dilaniato dalla guerra dell alba. .
La sfida tra bene e male. .
La battaglia è finalmente finita.
Layla esce con grazia e bellezza ed estrema eleganza dalle mura, intorno a lei migliaia di cadaveri. Intorno a lei invece, sorge il sole.
La luce ha vinto.
La vita ha vinto.
Arimane è stato sconfitto.
Il paradiso è salvo.
Si ferma e dà un'ultima occhiata a Emanuele .
Per lui prova solo tristezza e sensi di colpa, mai ha fatto per una buona causa... o almeno così crede.
Riguarda il sole, o comunque il punto in cui sarebbe apparso a momenti, e prende la collana.
La guarda, quindi se la getta ai piedi.
Il sole sorge.
Un fascio si fa strada tra le nuvole e la nebbia gelida, colpendole il volto e riscaldandola.
Layla chiude gli occhi e sorride.
Alza lentamente le braccia, mentre dalla neve sotto di lei inizia ad intravedere un cerchio di fuoco.
Una volta che braccia ci alzano tornando ad essere parallele e il fuoco si stabilizzi, si sente una frattura.
Nessuno dei presenti sta capendo cosa stesse succedendo, ma lei ha tutto sotto controllo.
È pronta.
I corpi intorno a lei e all'interno delle mura, degli edifici e delle cripte aprono gli occhi, ora rosso fuoco, e si alzano.
In pochi minuti migliaia di uomini, donne e bambini si uscirono e si misero intorno a lei, silenziosi.
Layla decide che ora può andare a compiere la sua missione.
Torna a guardare Emanuele.
Le sarebbe mancato?
Non lo avrebbe mai saputo.
Gli sarebbe dispiaciuto? Assolutamente no.
Quindi guardo il suo esercito e, lentamente, si avvia verso il trono del paradiso.
|