Capitolo
1
Harry si rigirò nel letto. La luce del mattino non gli dava
tregua, così si alzò e dopo essersi lavato e
vestito scese giù per le scale proprio nel momento in cui i
Dursley uscivano di casa.
-Allora, ragazzo, conosci le regole: non toccare niente che sia di
nostra proprietà; non rubare cibo dalla dispensa; rimani
chiuso in casa.- fece zio Vernon.
Il ragazzo si limitò ad annuire distratto.
I tre uscirono ed Harry rimase da solo.
Si diresse in salotto dove trovò due ragazzi diciassettenni
dormienti sul divano letto.
Harry sorrise. Allora non era stato un sogno. Aveva suo padre e Sirius,
vicini.
Andò in cucina e preparò la colazione per tutti
poi andò a svegliare i due dormiglioni.
-Ehi, Sirius. James.- provò a scrollarli ma niente,
continuavano a dormire beati.
-Sirius? Svegliati. Eddai, fratellone. James? Papà?-
provò di nuovo.
Harry si tirò su ed afferrò il lenzuolo per
scoprirli poi andò alla finestra e spalancò le
tende. La luce filtrò e i due ragazzi nascosero la faccia
sotto il cuscino per fuggire a quei raggi maledetti.
-Dai, Sirius, svegliati. Papà.- si lamentò Harry.
Poi decise di affrontare la questione da un altro lato. -Ho preparato
la colazione. Uova al bacon, toast alla marmellata e ci sono anche i
muffin. Succo di zucca e succo di dente di leone. Qualche biscotto e
una torta preparata dalla signora Weasley qualche giorno fa.-
I due malandrini sentendo quello che c'era da mangiare si alzarono e si
fiondarono in cucina calpestando il povero Harry.
-Grazie.- disse sarcastico, gemendo, osservando le impronte dei piedi
dei due sul suo stomaco.
James tornò da Harry con la bocca piena di muffin. -Scusa,
figliolo.- bofonchiò, poi lo aiutò a rialzarsi.
-Grazie!- disse.
Si diressero in cucina e con calma fecero colazione poi dopo aver
ripulito la cucina si sedettero in salotto dove il letto fu sostituito
dal divano.
-Allora, Harry. Prima di tutto vogliamo sapere cosa ci è
successo e perchè vivi con i tuoi zii.- esclamò
James deciso.
Harry sospirò. Sapeva di dover far i conti con questa storia
prima o poi.
-Vivo con i Dursley da quando avevo un anno. Mi hanno sempre
maltrattato e patire la fame per me non è un problema, ci
sono abituato. Spesso mi lasciavano senza cibo anche per tre giorni di
fila.-
James strinse i pugni infuriato. Come si permettevano di trattare
così, suo figlio?
-Comunque... Voi sapete già di Voldemort, vero? Be' quando
sono nato voi, tu e la mamma, vi siete nascosti, solo che Codaliscia vi
ha traditi e ci ha venduti a Voldemort. Così lui venne a
cercarci a causa della profezia fatta dalla professoressa Cooman.- e si
mise a raccontare della profezia. -Così, Voldemort
naturalmente ci trovò e avete cercato di proteggermi, ma lui
era forte...- cominciò a piangere. -...troppo forte e vi
uccise. Cercò di uccidere anche me ma l'anatema che uccide
gli rimbalzò addosso e finì per distruggere lui.-
cercò di asciugarsi le lacrime ma quelle scorrevano. -Fui
accompagnato da Hagrid, qui con la tua moto, Sirius. Ad undici anni
Hagrid venne a prendermi e mi spiegò tutto su Hogwarts e
sulla magia. Fino ad allora non sapevo di essere un mago ne tanto meno
che voi foste stati assassinati. Così eccomi al primo anno a
scuola. Incontrai quelli che sarebbero divenuti i miei migliori amici,
Ron ed Hermione. A quel tempo ad Hogwarts era nascosta la
pietra filosofale...-
-Vuoi dire quella che apparteneva a Nicolas Flamel e che l'ha reso
immortale?- chiese Sirius con gli occhi spalancati.
-Sì, proprio quella e be'... Voldemort la cercava.
Così successe che lo scontro fu inevitabile e per la seconda
volta il vostro sacrificio mi salvò la vita. Al mio secondo
anno venne aperta la camera dei segreti...-
-La camera leggendaria?- allibì James.
-Be'... dicevo. La camera fu aperta di nuovo e tutti i ragazzi che
avevano i genitori babbani venivano pietrificati. Scoprimmo che dietro
ciò c'era un Basilisco e Voldemort anche se era uscito da un
diario era per così dire un ricordo.
Uccisi il basilisco ed impedii di nuovo a Voldemort di riavere un corpo
e così giungiamo al terzo anno. Tu eri ad Azkaban, Sirius.
Non so cosa successe ma in qualche modo Minus riuscì ad
incastrarti e tu finisti in prigione. Dopo dodici anni riusciti a
fuggire e cercasti di uccidere Peter Minus insieme a Remus ma io...-
scosse la testa e singhiozzò. -...vi impedii di eliminarlo.
Non volevo. E poi era l'unico modo per farti scagionare. Purtroppo, era
una notte di luna piena e Remus si trasformò. Noi dovevamo
proteggerci ma quel vigliacco scappò sottoforma di topo.
Fummo circondati da migliaia di Dissenatori ed evocai un Patronus. Il
professor Lupin me lo aveva insegnato per affrontarli. Così
dopo averti liberato ti sei dato alla fuga. Così giungiamo
al quarto anno. Qualcuno mi iscrisse al torneo tre maghi ed io dovetti
partecipare insieme al mio amico Cedric. Durante l'ultima prova fummo
catapultati in un cimitero dove Codaliscia lo uccise...-
singhiozzò più forte.
James non disse niente. Mentalmente cominciò ad insultare
Codaliscia per aver fatto del male a suo figlio. Per la prima volta, lo
odiò.
Sirius non era da meno. -Vigliacco, bastardo traditore.-
urlò nervoso. -Come hai potuto tradirci così,
Codaliscia?- era fuori di se.
-Ehi Sirius. Il linguaggio.- esclamò James. -Davanti a mio
figlio?- cercò di sdrammatizzare anche se era ancora molto
nervoso.
-Harry, vai avanti.- disse Sirius.
Il ragazzo con la cicatrice prese un respiro profondo poi
continuò. -Codaliscia riuscì ad imprigionarmi e a
prelevare qualche goccia del mio sangue e a far risorgere
così, Voldemort. Cercai di combattere contro di lui e quando
le nostre bacchette entrarono in contatto ti ho visto, papà.
Te, la mamma e anche Cedric. Mi diceste che dovevo tornare a casa e
così presi il cadavere di Cedric e tornai indietro.
Nessuno credette alla mia storia. Nessuno voleva ammettere il ritorno
di Voldemort tranne Silente e l'Ordine della Fenice. E così
giungiamo al quinto anno. Voldemort scoprì che avevo accesso
libero alla sua mente quando perdeva il controllo e capì che
poteva usare il sistema per attirarmi e così fu. Non volevo
che un'altra persona a me cara se ne andasse così, credendo
che Sirius fosse prigioniero di Voldemort andai da lui al ministero
della magia. Più precisamente nell'ufficio misteri. Non
potevo perdere colui che per rappresentava un incrocio tra un padre ed
un fratello così mi precipitai e finii in trappola. Stavamo
per essere uccisi ma i membri dell'ordine arrivarono e ci salvarono, ma
tu... Sirius mi dispiace... Bellatrix riuscì a colpirti con
un anatema che uccide poi fuggì, la inseguii per vendicarti
ma l'arrivo di Voldemort complicò le cose. Silente ci
raggiunse e lottò contro di lui e così mi salvai.
Gli sono sfuggito di nuovo-
James abbracciò suo figlio. -Harry so cosa pensi, credi che
sia tutta colpa tua ma non è vero...-
Il ragazzo singhiozzò. -Se io non fossi mai nato tu e la
mamma sareste ancora vivi. Sirius non sarebbe finito ad Azkaban e tutti
voi avreste vissuto meglio.-
-Harry James Potter!- lo riproverò James arrabbiato. -Per
quanto mi riguarda la colpa è solo di Voldemort e di
Codaliscia dì di nuovo di non voler essere mai nato e ti
pesto, ok? E non mi importa se sei mio figlio.-
-Già, Ramoso a ragione. Non è colpa tua. Non lo
penso ora e sono sicuro che anche il me che è morto non lo
pensa. Harry, tu non hai colpe. Ah, ma se beccò Peter lo
faccio fuori con le mie mani. Sporco traditore, figlio di...-
-Sirius.- lo sgridò James. -Ti sembra il modo? Poi che vado
a raccontare in giro? Che insegno mio figlio ad imprecare?-
-Ma dai Ramoso, non dirmi che non odi Codaliscia perchè non
ci credo.-
-Oh certo che lo odio e se mi capita tra le mani lo disintegro. Come ha
potuto fare questo a me? E ad Harry? E a mia moglie? A proposito chi
è tua madre Harry?-
Harry, con gli occhi ancora arrossati, sorrise. Corse in camera e
tornò giù con un album di foto e una cornice.
Gli mostrò prima la cornice e James spalancò la
bocca stupito, poi un ghigno si fece largo tra le sue labbra.
-Allora, Felpato?- chiese facendo vedere la foto all'amico/fratello.
-Ok, ok. Avevi ragione tu. Perseverare serve.-
Trionfante, James, alzò la cornice. -Riuscirò a
conquistare Lily Evans. E avrò un figlio da lei. Ah Peter,
ti ucciderò.- concluse minaccioso.
Sirius ghignò. -Ed ora che facciamo?-
-Aspettiamo Silente e...- ancor prima di poter terminare la frase
suonò il campanello.
Harry andò ad aprire e si trovò davanti tante
persone. Silente, la professoressa McGranitt, i signori Weasley, Ron,
Fred, George, Ginny, Hermione Granger, Remus Lupin, Ninfadora Tonks,
Kingsley Shacklebolt e Alastor Moody.
-Che ci fate tutti qui?- chiese stupito.
Continua...
Eccomi con il nuovo
capitolo. Spero che vi piaccia.
Questo è
per così dire transitorio. Mi serviva ricapitolare i cinque
anni precedenti per i prossimi avvenimenti della storia.
Di solito rileggo
due volte prima di postare ma spesso dimentico di correggere certi
errori. Se ce ne fossero vi pregherei di avvertirmi.
Bene, il prossimo
aggiornamento sarà per Lunedì 27 luglio o al
massimo Martedì 28
Lasciatemi qualche
commentino.
Passiamo a ringraziamenti:
GinnyPotter93; emogirl in pink; Lars Black (hai ragione, non ci ho
fatto caso ma ora l'ho corretto); Hillian93; LyndaWeasley; Shingo_Chan;
Shirin; Finleyna 4 Ever.
E tutti quelli che mi hanno messo tra preferiti e seguiti.
Un
bacio AmyGoku
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