Coppia con le teste piene di nuvole

di lapoetastra
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Un bel po' di tempo fa, una mia vicina di casa sull'ottantina, alla quale ero molto affezionata e che conoscevo da una vita, mi ha chiesto di andare insieme a lei a visitare una mostra di quadri esposti nella nostra città.
Ho accettato subito, in quanto, come lei, ho sempre adorato l'arte, in particolare quella pittorica.
Mentre eravamo alla mostra, io mi ero persa ad ammirare un quadro che ritenevo alquanto affascinante quando lei mi si è avvicinata e mi ha sussurrato piano, un po' emozionata: "è bello, vero?"
Al che io ho risposto: "questo quadro? Certo, è bello, bellissimo!".
E lei mi ha guardata, il classico sguardo di dolcezza mista a compassione degli anziani quando i giovani non colgono appieno il significato delle loro parole.
"No, non il quadro", mi ha detto. "Lui." Ed ha indicato un signore presente alla mostra, che si guardava intorno meravigliato.
Mi ha poi raccontato che era una vita intera che era innamorata di lui, e molto probabilmente lui di lei, ma che non glielo aveva mai detto, né l'altro non si era mai fatto avanti; si limitavano soltanto a quegli incontri fugaci a qualche mostra d'arte, grande passione di entrambi.
Io mi sono allontanata un po', ed ho visto i loro sguardi incrociarsi, e il loro sorriso espandersi, e di colpo mi sono sembrati due ragazzini alle prese con la prima cotta.
È stata una visione bellissima.
In fondo è così, ho pensato: i quadri più belli sono le persone. E loro due erano il quadro più bello dell'intera mostra.





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