Stesi sulla sabbia, alzarono lo sguardo al cielo.
Dall'alto, patrizi e schiavi restarono con il fiato sospeso, tutti gli sguardi si portarono alla persona seduta sotto al baldacchino.
L'uomo sorrise, vestito di porpora e cinto di alloro, e si alzò. Allungò la mano chiusa a pugno e osservò attentamente gli uomini nell'arena: l'etiope che teneva il bavero del gallo, la mano nera che stringeva il gladio puntato al collo dell'avversario.
Allungò il pollice in orizzontale.
«Gli dèi hanno concesso una buona lotta.» disse. «Vita o morte?»
"Iugula!" e "Mitte!", gridati dal pubblico, avevano lo stesso volume.
La mano iniziò a ruotare... il destino in una sola mano...
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