annunciazione
Annunciazione
Maria si era rassegnata con moderata
tranquillità al suo destino molto tempo prima di ricevere la notizia
che sarebbe andata in sposa a un uomo tanto più grande di lei. Era
così che funzionava in Galilea, le aveva spiegato sua madre, Anna.
Come lei, anche la giovane Maria doveva accettare gli usi e i costumi
della sua terra. Non che avesse altri desideri: non conosceva un
altro modo di vivere e poi confidava che il giusto Giuseppe fosse una
brava e stimata persona. Non aveva nulla da temere: forse non lo
avrebbe amato subito, ma con il tempo si sarebbe abituata a lui e gli
anni in più sarebbero stati solo un numero di poco conto. Era pronta
a onorare la tradizione.
Quello a cui non era stata
preparata, però, era l'altro
uomo, quello che era entrato una mattina in casa sua quando era sola
e le aveva detto di essere un angelo. Un Arcangelo, meglio.
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«Casa umile, eh?» queste le sue prime
parole mentre si fregava le mani tra loro e si guardava intorno con
un'aria vagamente sconcertata. Ma questo non era motivo di
preoccupazione per Maria: aveva la mente bloccata al fatto che un
uomo si fosse accomodato, non invitato, tra le sue quattro mura
ignorando tutte le norme di convivenza civile. Se qualcuno l'avesse
vista in compagnia di un uomo sconosciuto e maturo e così
atipico per lei sarebbe stata la fine. Era promessa sposa! E
quello certamente non era Giuseppe.
«Non sono troppo
d'accordo, sai, Maria?» continuò l'altro, toccandosi la tunica per
sistemare una piega mentre il viso esprimeva sufficienza. «È Maria,
vero? Il nome». La giovane fece di sì con la testa, lontana da lui
e incapace di proferire parola. L'uomo annuì con l'aria di chi ha
appena confermato una verità già nota, solo un poco sfuggente.
Scosse il capo prima di riprendere.
«Sai, per il
Figlio di una Regina magari ci si aspetta una villa, un po' di agi...»
Maria,
che non aveva mai sentito parlare di villa
e di agi in vita sua,
non sapeva se essere d'accordo o no su cosa aspettarsi. Si limitò a
tacere e a tenere per sé i dubbi.
«E
poi di questa Regina!»
ammiccò l'uomo con un sorriso che a Maria parve derisorio. «Ma non
sta a me mettere in questione il Grande Piano, dico bene?» cercò
approvazione negli occhi della giovane facendo schioccare sonoramente
i palmi delle mani.
Maria non capiva
più niente. Chi era quell'uomo? Se avesse voluto farle del male,
gliene avrebbe già fatto, no? Era salva? Forse, ma quel tipo doveva
proprio uscire dalla sua casa o lei si sarebbe compromessa
irrimediabilmente per sempre.
«Io
sono Gabriele, l'Arcangelo Gabriele» fornì l'uomo. Maria perseverò
nel suo mutismo forzato, ma stavolta aveva capito tutte le parole
della frase. Arcangelo? Non le sembrava tanto angelico, quel
Gabriele, ma in fondo lei non aveva mai visto un angelo. Questo
cambiava tutto.
«Sai la novità?».
A Gabriele non sembrava importare che Maria non rispondesse. Lui
continuava a parlare imperterrito. E a sorridere. «Congratulazioni:
sei incinta!»
Maria
aprì la bocca, ma non uscì alcun suono. Incinta? Anna le aveva
detto che quello non
poteva avvenire prima del matrimonio, che serviva Giuseppe per fare
un bambino. Ma lei non aveva avuto alcun contatto con lui. La madre
le aveva anche detto che se fosse accaduto prima del matrimonio le
sarebbero successe cose molto brutte e pericolose. Proprio non doveva
essere incinta prima di sposarsi.
«Ma io non conosco
nessuno» esalò la fanciulla, parlando per la prima volta. C'era
qualcosa nella logica di quell'annuncio che non tornava.
«Oh no, no, non
serve!» spiegò Gabriele, il ghigno di chi sta spiegando qualcosa di
estremamente semplice a un ottuso che non vuole capire.
«L'Onnipotente – e indicò in alto con un dito – ti ha scelta
tra tutte le donne del mondo. Non siamo stati noi!» rise di gusto
alzando le mani come per sollevarsi da ogni responsabilità.
Maria
era impressionata. Se quell'uomo era davvero chi diceva di essere,
allora quella era la verità e questo voleva solo dire che... Dio
in persona le aveva fatto questo dono! Questo era straordinario, ma
non impossibile.
«Non hai sentito
di Elisabetta?» continuò Gabriele con un pizzico di irritazione
nella voce. «Era sterile, ma ha avuto un bambino. Beh, non è
proprio la stessa cosa, ma pensavamo che il messaggio fosse chiaro».
Puntò il pollice verso l'uscita della casa, verso un'invisibile
Elisabetta, e poi l'indice verso il ventre di Maria. Quell'uomo era
bizzarro, decise la giovane, ma ora tutto era più comprensibile:
quella donna aveva destato un po' di curiosità in giro per Nazareth,
doveva ammetterlo, e nessuno si era dato una spiegazione
sufficientemente convincente, ma ora aveva finalmente senso.
«Sia fatta la Sua
Volontà» accettò solenne. Se Dio aveva deciso che sarebbe stata in
grado di affrontare questo percorso, allora non aveva nulla da
temere. Lo avrebbe fatto e a testa alta, orgogliosa di sé stessa e
della propria condizione.
«Bene, non avevo
dubbi». Gabriele si guardò intorno un'altra volta evidentemente
disarmato dalla povertà che vedeva in quella casa. «Il mio compito
è finito. Buona gravidanza e auguri per il matrimonio!» sventolò
una mano in segno di saluto, ma una volta giunto in prossimità
dell'uscita tornò indietro con un sorriso di scuse stampato in
volto.
«Dimenticavo:
il bambino lo devi chiamare Gesù»
disse, come se fosse stata una cosa di poco conto. «Significa
qualcosa come “Colui che salva”, è molto evocativo. L'Onnipotente è stata tassativa
su questo, quindi...»
Le diede una pacca
sulla spalla prima di annuire e questa volta uscire davvero.
Gesù,
ripeté Maria nella sua testa, rimasta sola. La mano istintivamente
corse a sfiorare la pancia mentre un sorriso involontario e beato le
atteggiava il volto: aveva ricevuto la notizia più bella di tutta la
sua vita.
Nota: Vengo
in pace! Ho rimaneggiato il materiale del Vangelo secondo Luca
esclusivamente per strapparvi un sorriso e non per mancarvi di
rispetto. Probabilmente questa precisazione è superflua, ma
l'argomento mi è sembrato più delicato del solito ed esplicitare le mie intenzioni
non mi costa niente. Jon Hamm mi ha fatto troppo ridere come Gabriele
e non ho potuto fare a meno di pensare a lui che dice a Maria che è
incinta. Spero di avervi fatto sorridere! ;)
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