#02.
Carousel
Il
mondo è un caleidoscopio di colori, mentre
nell’aria si diffonde il profumo dolce dello zucchero filato.
Hoseok si affaccia dalla sua postazione privilegiata, un sorriso
raggiante che gli solca il volto e gli occhi grandi come tazze da
tè.
Percepisce su di sé lo sguardo perplesso delle persone che
lo circondano, ma questo non basta a sminuire il suo entusiasmo,
né tantomeno a fargli svanire quel sorriso dal
viso. Il vento gli muove i vestiti, che ondeggiano vibranti contro il
suo corpo.
«Yoongi hyung,
posso fare un altro giro?» domanda,
nel momento in cui la giostra sfila nuovamente davanti al capannello di
persone che li sta osservando.
«No.» È la risposta secca di Yoongi.
Hoseok è un eterno bambino in un corpo di ragazzo, eppure
Yoongi non riesce a fargliene una colpa: ha notato da solo lo sguardo
di biasimo che mamme e bambini presenti continuano a
rivolgere a quel ragazzo che, con ogni probabilità, sta
rubando loro il posto, ma tutto ciò passa di gran lunga in
secondo piano non appena si sofferma ad osservare il luccichio negli
occhi di Hoseok, o il suo ampio sorriso allegro.
Yoongi non è sorpreso, poco dopo, di sentire Hoseok ridere,
mentre la giostra inizia un altro giro. In fondo è lieto di
lasciarlo godersi quei momenti di spensieratezza.
[211
words]
▬ notes
Ahah,
ve l'avevo detto che la continuità non è il mio
forte ^^" in questo caso la mia colpa è parziale,
perché nei giorni scorsi cause di forza maggiore (leggasi
lavoro) mi hanno impedita di mettermi al computer e postare questa
storia come avrei voluto. Sono abbastanza certa che questa raccolta
sarà estremamente irregolare, sebbene questa sciocchezzuola
fosse pronta già da un po’.
A tal proposito: questa flashfic era già stata da me
precedentemente postata su writer's wing, ora però ho deciso
di aggiungerla alla raccolta. Sono pigra, perciò le restanti
note saranno quelle che avevo già postato assieme alla
flashfic sull'altro sito di scrittura, non me ne vogliate a male ~
Ammetto
di essere piuttosto preoccupata al pensiero di scrivere su
qualcuno di realmente esistente. Anzi, probabilmente fino a qualche
anno fa l’idea non mi sarebbe nemmeno passata per la mente;
tuttavia, da quando ho iniziato a seguire i BTS, l’idea di
scribacchiare qualcosa su di loro si è fatta strada dentro
di me, fino a concretizzarsi attraverso questa storia. Ciò
non significa che i miei timori si siano dissipati, anzi: ho
letteralmente il terrore di non essere riuscita a cogliere nemmeno un
po’ il vero carattere di questi ragazzi, nella storia. Quando
scrivi per tanto tempo su personaggi di anime e manga – cosa
che io, nella mia breve vita da autrice di fanfiction, ho sempre fatto
– ti adagi un po’ sugli allori: lì, per
quanto tu possa scavare nell’animo del tuo pg, stai pur
sempre trattando la creazione di un altro autore, e tutto sommato
c’è una caratterizzazione base, che può
essere centrata o totalmente ooc, ma almeno ci sono dei parametri entro
cui muoversi, o eventualmente esondare. Nel caso di personaggi
realmente esistenti, invece, hai le mani legate: a mio avviso,
inquadrare il carattere di un essere umano è estremamente
più difficile che farlo con quello di un personaggio
immaginario. Parlando degli idol, inoltre, devi basarti su
ciò che traspare di loro pubblicamente, ma – un
po’ come con gli attori – probabilmente non
conosceremo mai come potrebbero reagire in una situazione che
difficilmente potrebbe presentarsi loro nella vita pubblica.
È
vero anche che i BTS ci hanno offerto più e
più volte di vedere aspetti di loro che il palcoscenico ci
ha nascosto, ad esempio attraverso gli episodi di RUN BTS o con Burn
The Stage. Ad ogni modo, continuo a nutrire dei forti dubbi sulla resa
che ho dato dei ragazzi, pur cercando di attenermi al materiale in mio
possesso – che è un po’ quello
reperibile da chiunque, alla fine –, perciò
l’unico consiglio che posso darvi è di prendere
ogni cosa che ho scritto molto con le pinze.
Parlando
della storia in sé, avevo da giorni
l’idea di scrivere su una situazione del genere che mi
ronzava per la mente, solo che non riuscivo a decidere a quali
personaggi affibbiarla. Avevo bisogno un protagonista allegro, solare
ed estroverso, intento a divertirsi su una giostra per bambini, mentre,
ad attenderlo al suolo, doveva trovarsi il suo contraltare, qualcuno di
molto più “con i piedi per terra”. E non
so, la mia mente è corsa subito a Hoseok e
Yoongi… sarà che era da una vita che desideravo
scrivere qualcosa sui BTS, così ho deciso di cogliere la
palla al balzo.
Spero
che Hoseok non appaia troppo infantile, non era mia intenzione,
anche perché so bene che non è solo questo.
Lui è senza dubbio la prima persona che mi è
venuta in mente, pensando a questa possibile situazione.
L’idea è che si stesse godendo un momento di
spensieratezza, una volta tanto – visto quanto gli idol siano
costretti a lavorare duramente ogni giorno. È una cosa che,
implicitamente, mi auguro per tutti loro – che, di tanto in
tanto, riescano a rilassarsi un po’, intendo. Fortunatamente
la BigHit è un’ottima agenzia, e sono certa che
sia molto attenta ai bisogni psicofisici dei ragazzi.
Yoongi
resta più serio, ma sul finale si dovrebbe percepire
una nota più morbida del suo carattere, quando alla fine
permette a Hoseok di iniziare un altro giro tecnicamente
non ha il tempo materiale di fermarlo, ma non importa. In
ogni caso ripeto, questa è l’idea che io ho dei
loro caratteri. So di non essere riuscita a fornire loro molto
probabilmente nemmeno un briciolo di profondità proprio per
questo sono aperta a qualsiasi consiglio/critica ~
Ultima
cosa poi
sparisco, giuro: la giostra a cui mi sono ispirata
è quella vicino a Castel Sant’Angelo, a Roma.
Chissà, forse un desiderio non troppo implicito di vedere
prima o poi i nostri ragazzi qui in Italia, il mio.
Mi
scuso ancora per l’eventuale resa mal riuscita dei
personaggi, purtroppo non seguo i BTS poi da così tanto
tempo-- in ogni caso, con questo è veramente tutto, giuro. E
prima o poi smetterò di scusarmi per qualsiasi cosa, lo
giuro a
proposito, queste note sono lunghe più del doppio della
storia, chiedo scusa… okay, la smetto.
Aria
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