Una città che scompare
nella luce
Era una bella mattina il 6 agosto così avevo deciso di
allenarmi sulle colline. Senza svegliare mia moglie e i miei figli mi
ero vestito in borghese; niente divisa, ma con la mia spada legata al
fianco. Raggiunsi il tempio, pregai gli Dei di proteggere la mia
famiglia e il nostro Imperatore, guardai la città
ammirandone la bellezza. Sollevai il capo, il rombo dei bombardieri era
limpido poi vidi una luce accecante e subito dopo
un’esplosione. Lo spostamento d’aria mi raggiunse;
fu così forte da farmi sbattere contro un albero mentre il
calore sembrava squagliarmi i polmoni. Mi ritrovai seduto, guardai la
città e non esisteva più.
|