Nella Terra di Mezzo

di ThorinOakenshield
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Nella Terra di Mezzo
 
Dopo l’ennesimo sortilegio, lanciato dall’ennesima strega cattiva – o stregone, l’importante è che sia malvagio –, i nostri coraggiosi eroi si ritrovarono in un altro mondo. Di nuovo.
Emma, Uncino, Regina, Henry, Biancaneve e James capitarono proprio nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Si trovavano su dei bastioni, dai quali riuscivano a vedere un esercito piuttosto importante.
Nel frattempo, un nano stava cercando di far fuori uno hobbit, nel delirio generale.
Tutto il baccano si interruppe, quando tutti quegli esseri notarono gli intrusi.
Improvvisamente, gli abitanti di Storybrooke, si ritrovarono mille e passa occhi puntati addosso.
C’era silenzio intorno a loro, e pure non poco imbarazzo.
Dopo un po’, gli occhi di Henry si illuminarono. “Ma io lo so dove siamo!” esclamò, facendo spuntare un punto interrogativo sopra alle teste degli abitanti di quel luogo misterioso.
Il ragazzo si voltò verso la sua famiglia. “Ci troviamo nella Terra di Mezzo.”
Emma lo guardò perplessa: come aveva già detto una volta, non aveva mai letto o visto Il Signore degli Anelli.
“Ho letto Lo Hobbit e ho pure visto i film” spiegò Henry, paziente. “Ricordo questo momento.” Indicò Thorin e Bilbo.
Il nano aveva ancora le mani addosso allo hobbit, mentre quest’ultimo si trovava praticamente schiacciato contro la fredda roccia.
“Thorin sta per gettare Bilbo giù dai bastioni…” andò avanti il ragazzino, nel bel mezzo di tutto quel silenzio imbarazzato e confuso. “E tra poco dovrebbe arrivare Ga…”
“Che cosa sta succedendo qui?!” Lo stregone non gli diede il tempo di concludere la frase: giunse di prepotenza in mezzo alla folla, chiedendosi chi diamine fossero quelle persone.
Il giovane sorrise: era sempre stato un fan di Tolkien e dei film di Peter Jackson, quindi la sua emozione fu enorme nel ritrovarsi sotto agli occhi uno dei personaggi più importanti e affascinanti della Terra di Mezzo.
Emma non ci stava capendo niente, al contrario di Regina. Suo figlio Henry, in passato, l’aveva costretta a sorbirsi ore e ore di maratone davanti alla tv, quindi ormai conosceva pressoché tutti i personaggi di quel fantastico mondo.
“Thorin, metti giù Bilbo.” Gandalf si fermò e guardò severamente il nano.
“Non ci penso proprio” obiettò il Re sotto la Montagna. “Questo verme mi ha rubato l’Arkengemma.”
Lo stregone si stava arrabbiando sempre di più. “Thorin, conto fino a tre.”
“Gandalf, non ho cinque anni.”
“Uno…”
“Non puoi costringermi.”
Gli occhi di Gandalf si infiammarono. “Due…”
“E va bene, va bene.” Memore delle sfuriate del vecchietto, il grande Thorin Scudodiquercia lasciò andare Bilbo.
Lo hobbit, aiutato da Bofur, sparì subito dai bastioni.
Uncino ridacchiò sotto i baffi: quel misterioso signore, sembrava quasi una mamma giunta per porre fine agli stupidi litigi tra i figli. Inoltre, gli tornò alla memoria Belle che sgridava Tremotino e che lo mandava via a calci nel sedere da Storybrooke.
Una volta sistemato Thorin, Gandalf posò i suoi occhi sugli intrusi. “Chi siete? Da dove venite?”
Finalmente la salvatrice prese la parola: “Veniamo da Storybrooke, dal mondo reale. Siamo capitati qui a causa di un sortilegio, per caso potreste aiutarci?”
Gandalf il Grigio, in un battito di ciglia, con il suo fedele bastone, fece comparire una nube intorno ai ‘turisti’.
Tre secondi dopo, Emma e la sua famiglia erano spariti.
Era stato un gioco da ragazzi, nulla che il grande Gandalf non potesse risolvere. E poi, in quel momento, i suoi problemi erano ben altri.
Lo stregone stava fissando Thorin da un bel po’.
Il nano deglutì.
“Mio caro amico” iniziò Gandalf. “Speravi che i nuovi arrivati attirassero tutte le attenzioni, e che mi facessero dimenticare di te almeno per un po’? Beh, come puoi ben vedere, è stato facile riportarli a casa. Ora, vecchio mio, dobbiamo fare un bel discorsetto!”
 
L’Antro di Lucri:
 
Da fan di Tolkien e di Once Upon a Time, non ho potuto fare a meno di sperare che i vari protagonisti capitassero almeno per una puntata nella Terra di Mezzo.
Da questo mio folle desiderio, questa fanfiction.
Fanfiction sciocca, divertente, senza pretese, ma spero che vi abbia fatto scappare almeno un sorriso 😉.
Alla prossima!
 
Lucri





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