La stanza vuota

di absenthium
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antichrist - the 1975



Sei il fantasma che infesta la tua stessa casa.
Il frastuono odioso dei tuoi pensieri sovrasta il suono della musica proveniente da quelle enormi casse piene di luci che sono accese ormai da ore, giorni, impostate al massimo del volume. E pensare che le avevi comprate sperando che la tua mente annegasse nel rumore.
Cammini tra la gente, tra le persone che affollano la stanza, senza volto, senza nome. Inali il fumo di una sigaretta che ti č stata offerta da chissā chi, lo sputi fuori in un colpo di tosse. Ti trovi a sfiorare la pelle di qualcun altro, in quello spazio troppo piccolo, e ti chiedi cosa significhi.
Sei un fantasma nel tuo stesso corpo.

 

La stanza resta vuota.
Le sue mura spoglie sfumano fino ad farsi quasi irreali, le vedi collassare su se stesse, crollare mattone dopo mattone tra la polvere e l'intonaco. Seppellirti mentre sei ancora in vita, ma forse in fondo sei giā morto da molti anni.
Resti a fissare le luci multicolore dello stereo, fino a che non le senti vorticare nella tua testa, al punto che anche se chiudessi gli occhi loro sarebbero lė, vivide come non mai, pių reali di ciō che vedono i tuoi occhi.
Il fruscio sommesso dell'aspirapolvere ti fa venire voglia di urlare.
Chissā se il sibilo che produce č paragonabile a quello di un proiettile che ti trafora la testa.
Chissā se riuscirai a pulire il sangue che sporca le tue labbra tremanti.
Scivoli a terra, un ammasso patetico di molecole abbandonato tra la spazzatura.
Troppo fatto per dormire, troppo sobrio per non essere stanco, stringi il polso destro nella mano opposta, affondando le unghie nella carne tinta di inchiostro.
La musica continua a lottare contro le voci nella tua testa che, assordanti, gridano la tua colpevolezza.

Non vanno mai via.



Note:
la storia č ambientata nella seconda puntata della quarta stagione. Amo follemente il personaggio di Jesse, e gli avvenimenti di quell'episodio mi hanno ucciso internamente.
Non so cosa dire.
Addio.




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