Forse è pazzo, anzi, è sicuramente pazzo.
Lui non c’è più, è solo un lontano, brutto ricordo.
Eppure è lì di nuovo, tra le fronde, all’ombra degli alberi, tra gnomi, uominitauro e altre creature assurde, fissando una roccia.
Si chiede se non sia tutto un suo piano per fargli perdere completamente il senno, impossessarsi della sua mente e cominciare una sorta di efferata vendetta.
Rimane seduto per ore, in attesa, nemmeno lui sa di cosa, si aspetta tutto e niente.
La mano di pietra è alzata, in attesa di un accordo.
Stringendola sarebbe successo qualcosa?
Dipper sospira, decide di andarsene.
Ma ha sempre il sentore che quell’occhio lo stia fissando. |