Di un ragazzo prodigio e della progressive house

di AlessiaDettaAlex
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Di un ragazzo prodigio e della progressive house
 
4. Under Pressure (Alesso Remix)
 
Alesso si guarda allo specchio dei servizi igienici dell’hotel e la prima impressione è che non si riconosce. Quel giovane uomo di ventotto anni non gli somiglia, ma tra le ciocche sudate di capelli lunghi e la barba fine, qualcosa gli ricorda che è sempre lui, solo con una faccia più matura e più stanca.
Si guarda allo specchio e parla alla faccia che tutti vogliono avere nei loro spot, che ogni donna vorrebbe accarezzare, che ogni uomo vorrebbe essere; faccia che sembra finta, da quanto è irreale. Bello, talentuoso, giovane, ricco.
Ma inspiegabilmente stanco.
Appoggiate sul lavabo ci sono alcune riviste di musica elettronica: al loro interno campeggiano titoloni che lo riguardano: “Alesso si fa sedurre dall’ondata pop”, “Il famoso produttore svedese affonda insieme all’elettronica”, “Fine dell’era progressive house? Alesso perde la bussola”. La progressive house è data per morta. Non è più il 2013, tutti ripetono come un mantra. Bisogna rinnovarsi e allora lui l’ha fatto, ha cambiato casa discografica e manager: ma i giornalisti se la prendono con lui, i fan se la prendono con lui. Con uno scatto del braccio fa cadere a terra le riviste.
Bello, talentuoso, giovane, ricco.
Si asciuga delle gocce di sudore che gli imperlano la barba da quando è sceso dal palco. Ha passato tutta l’esibizione concentrato a tenere gli occhi aperti, concentrato a trovare la via di mezzo necessaria tra quello che il pubblico vuole e quello che lui aveva voglia di fare, di sperimentare; si è quasi dimenticato di sorridere per sessanta minuti di fila. Non riesce a ricordare quando ha smesso di sorridere davanti alla console. Secondo i giornalisti dal 2015, secondo lui da qualche parte tra un volo e l’altro nel mezzo della sua frenetica vita.
Pensa al suo percorso fino ad oggi: ama ancora la sua musica. Stavolta sì, sorride mentre ci pensa: pensa alle nuove suggestioni a cui è sottoposto, al suo nuovo ambiente musicale; sta scoprendo nuove vie, è contento di farlo e continuerà a farlo, non si può certo rimanere ancorati a un genere unico per tutta la vita! Si evolve, si cresce, si matura, e lui lo sta facendo.
Foto di concerti perfetti, di vacanze da sogno, di jet privati, pasti luculliani e bottiglie di champagne permeano il suo profilo Instagram, il profilo di un uomo felice e realizzato.
Alla fine quindi qual è il problema? Gli account social vanno bene, le vendite vanno bene, i live vanno bene. Qualcuno si lamenta, ma non esiste un pubblico che non lo faccia. Cosa manca?
Quando suoni non sorridi più!
E perché?
Non lo sa neanche lui, perché.


 
 
La canzone del titolo di questo capitolo è "Pressure (Alesso Remix)" un altro capolavoro della prog house firmato da Alesso. E' un pochino più spinta e meno "pop" di altri suoi successi, ma una vera pietra miliare per gli amanti del genere: https://www.youtube.com/watch?v=SU88c0f5-h0

Note di Alex
Questo è l'ultimo capitolo di questa raccolta, ufficialmente (ma non nego di poterla riaprire o fare una nuova raccolta se ne avrò l'ispirazione).
Come per gli altri capitoli, ho cercato di attenermi il più possibile a interviste ufficiali, articoli reali e al sentire comune dei fan (tra cui ci sono chiaramente anche io); per finire condito dal fatto che per davvero nei dj set degli ultimi due anni almeno, questo ragazzo ha smesso di sorridere e divertirsi come lo si vede fare nei video più vecchi. Ho provato - molto poveramente - a intepretare questo suo cambiamento connettendolo anche al suo cambio di genere musicale che ha operato nel 2016/2017 ed è tutt'ora (circa) in vigore, insieme alla pioggia di critiche che veramente gli arrivano da tutti i posti, di gente che decide a prescindere che musica lui deve fare.
Come vedete, ho comunque lasciato aperta la domanda alla fine, proprio per sottolineare che è tutto frutto delle mie speculazioni e probabilmente non sapremo mai cosa veramente gli passa nel cuore!
Spero vi piaccia quest'ultimo capitolo!
Saluti,
Alex




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