Un piatto con dentro un brodo scuro dal dubbio gusto, un pezzo di pane secco e un bicchiere d’acqua: questo era il pranzo che si presentava davanti al piccolo Akim Kagamine che si trovava ora prigioniero.
Il bimbo appena seienne infatti era stato rapito tre giorni fa dal sé stesso del futuro, ma non un sé stesso normale ma quello malvagio dell’universo alternativo, motivo? Semplice: per convincerlo già da piccolo a passare dalla parte “oscura” e diventare così malvagio.
Inutile dire che i risultati non furono buoni: Akim teneva molto ai suoi famigliari, parenti e i pochi amici stretti per cui non avrebbe fatto mai a loro alcun male, lui era buono e in futuro sarebbe diventato il re dei demoni buono e giusto proprio come suo padre Len.
Dopo alcuni secondi il bambino sospirò rassegnato << non sarà il massimo ma sempre meglio che morire di fame…>>.
Detto questo prese il piatto con il brodo e il cucchiaio, lo poggio sulle gambe e cominciò a mangiarlo lentamente, sperando che i suoi genitori scoprissero presto dove si trovava e venissero a salvarlo.
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