Perfume of Vanilla

di Yurippe
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Un freddo gelido a dir poco irreale: Questo fu quello che Serena Kuran percepì mentre dormiva, tanto da portarla a spalancare di colpo gli occhi.

"Ci risiamo…" sospirò la ragazza per poi mettersi seduta sul suo grande letto a baldacchino guardandosi intorno: si trovava nella sua stanza ma qualcosa non andava, e quel freddo ne era la prova.

La giovane sospirò nuovamente scostando le lenzuola azzurre, posando i piedi nudi sul freddo pavimento e senza preoccuparsi di recuperare le pantofole si alzò, avviandosi verso la porta.

Una volta aperta i suoi sospetti ebbero la conferma: era in un sogno ma non uno normale, era il richiamo di un anima irrequieta che le chiedeva aiuto per poter trovare la pace e passare oltre.

Per lei non era una novità: da due anni a quella parte, ovvero da quando a dodici anni le vennero le prime mestruazioni , scoprì di avere il sesto senso, un potere che le permetteva di aiutare le anime in pena a raggiungere la pace in sogno.

Lo scenario che le si presentava era di totale oscurità, come ogni volta.

Serena fece un gran respiro prima di entrare in quell’enorme spazio.

Iniziò così a camminare con cautela; in quei momenti non poteva anzi, non doveva, mai buttarsi a capofitto: non sapeva che spirito si sarebbe trovata davanti, poteva anche trattarsi di un’anima malvagia e in quel caso la missione si faceva pericolosa perché poteva venire trascinata nell’oblio senza più fare ritorno.

Capì di essere vicina all’anima irrequieta quando sentì... “un profumo di vaniglia?”

 La giovane spalancò gli occhi sorpresa: in quei momenti aveva sentito una puzza come di fumo, anche se non si trattava di demoni che cosa significava? Era forse un inganno dello spirito per mascherare le sue vere intenzioni malvage?

Camminò ancora per quelli che dovevano essere cinque minuti finché non lo vide: poco distante, seduto a terra , c’era un ragazzo di, circa, sedici anni, con una lunga tunica che andava dal nero al viola. Il giovane, avvertendo la sua presenza , alzò lo sguardo, rivelando due bellissimi occhi azzurri come il ghiaccio.

“Sei tu Serena Kuran?” chiese con tono freddo.

“Sì, sono io” rispose lei annuendo .

 Una nuova missione aveva inizio.

 

Ringraziamenti:

Grazie alla mia cara Beta Lilium Noctis per avermi corretto la storia <3.





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