PROLOGO
Era una mattina come le altre qui a Siena, come al solito mi ero svegliata presto pensando che avrei potuto saltare la scuola e restarmene a letto, ma il mio codice morale me lo impediva, perciò era meglio prepararsi alla svelta.
Ero felice di prima mattina, cosa più unica che rara, perché non vedevo l'ora che arrivasse stasera; dopo una settimana io e Marco ci saremmo rivisti, vuole portarmi a cena fuori!
“ MONICA FARAI TARDI!!” la voce stridula di mia madre interruppe i miei pensieri, uffa per una volta che ero felice. Presi il telefono e guardai l'ora, 8:04 am, cazzo, la lezione sarebbe iniziata in 11 minuti e non volevo sentire il professore sgridarmi ancora per essere arrivata di nuovo in ritardo.
Ero indecisa se andare a piedi o usufruire del pullman, ma considerando che il pullman s3 sarebbe arrivato alle 8:20 am era meglio farsi una piccola passeggiata.
Cuffie alle orecchie e possiamo andare; salutai mia madre con il solito “CIAO MA' “ e chiusi la porta alle mie spalle.
Camminai ad una velocità moderata, persa nei miei pensieri, quando, arrivata nei pressi della Lizza/Piazza Gramsci, mi iniziò a suonare il telefono.
Era Anastasia, come sempre mi chiamava la mattina quando non andava a scuola, doveva smetterla di fare così o sarebbe bocciata un altro anno.
- inizio chiamata -
Ana: TROIAAAAAAAAA
Moni: PUTTANAAAAAAAAA come stai?
Ana: Tutto bene sto cazzeggiando come al solito ahahaha
Moni: Dovresti essere a scuola, non riuscirai mai a superare la quinta se continui a fare forca; boccerai di nuovo.
Ana: Senti chi parla, tu perché mi hai risposto al telefono? Sei sgattaiolata in bagno per caso?
Moni: Sto andando a scuola sce, sono solo in ritardo.
Ana: Come il tuo solito ahahah, dove sei di preciso?
Moni: A Gramsci, sono quasi arriv.....
xSCHIANTOx
Ana: Ehi Moni, tutto bene? Ho sentito uno schianto enorme, come al solito ti è cascato il telefono in terra?
Xnessuna rispostax
Ana: Monica? Ci sei??
xRumori metallicix
***: con chi parlo?
Ana: Cos..? Chi è lei?
***: Appena ho raccolto il telefono ho visto che c'era una chiamata in corso
Ana: Per caso è successo qualcosa? Perché ha il cellulare della mia amica?
***: La ragazza che aveva questo cellulare è stata investita da un autobus, hanno già chiamato l'ambulanza, ma è davvero grave la situazione.
Ana: … D-dove è lei adesso?
***: E' ancora stesa a terra priva di sensi
Ana: Arrivo subito, la ringrazio molto.
-Fine chiamata-
Mi sentivo davvero strana, non riuscivo a muovere nessuna parte del mio corpo, perché la gente continuava ad avvicinarsi a me? In un nano secondo, riuscii ad alzarmi e guardando intorno a me, vidi moltissima gente che mi circondava, ma io ero là; com'era possibile che nessuno mi vedesse? Mi girai un po', guardai un po' ovunque finché arrivata a guardare in basso, vidi il mio corpo steso a terra, pieno di ferite e sangue ovunque.
|