Soldatessa di carta

di AlessiaDettaAlex
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Soldatessa di carta
 
Zaino in spalla, è ora di mettersi in marcia.
Lascio alle spalle la paura, lascio le mie debolezze: la nuova me risorge dalle ceneri della vecchia. Non più dolore, mordo la vita con canini affilati. Mi riempio la testa di mille propositi, incido nella mente gli obiettivi della mia vita nova. Altro che Dante. Altro che Amore. Sono io che rendo la mia vita nuova.
Fascio le mie ferite con stracci strappati, copro le cicatrici con scaglie di ferro, proteggo il mio corpo con un’armatura di catene; e i miei occhi sono di vetro e la faccia d’acciaio; non ho paura di quel che mi aspetterà, perché sono pronta. Con spalle dritte e mento in alto modello il cemento sulla superficie del mio cuore: si solidifica, sono inaffondabile. Sono un gigante di pietra.
Sono ora davanti al portone regale che mi introduce alla vita. Nelle mie mani ecco lo scudo dell’orgoglio e la spada dell’ambizione: sono addestrata ad affrontare ogni imprevisto.
 
Poi, dalla piccola porta del retro, arriva lei.
Non c’è nemmeno bisogno che si formi una crepa, mi sorprende nuda come un neonato.
Lei mi guarda, guarda proprio me.
Gli armamenti giacciono a terra, dimenticati.
Nulla m’importa più.



 
Alex notes
Scritta qualche mese fa, rimaneggiata più e più volte: non mi soddisfa ancora del tutto. Ma ciò che è raccontato è un vissuto strettamente personale, che sento molto mio: posso tirar su tutte le corazze che voglio, difendermi come posso dall'amore e gettarmi a capofitto sulla vita, ma tanto, la bellezza discreta e nello stesso tempo accecante dell'amore mi raggiungerà sempre e distruggerà quella corazza... alla fine, non che mi dispiaccia realmente!
Alex
 




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