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di Daleko
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schizofrenìa s. f. – 
Malattia mentale caratterizzata da dissociazione della personalità
e delle altre attività psichiche fondamentali: presenta delirio,
allucinazione, disordine percettivo, ideativo o del comportamento.
 

 


Lo sai che è lui, cazzo. Sì, sì che è lui. Lo senti, lo avverti quando si avvicina, lo sai che ti sta fissando, ti sta guardando sbilenco e non puoi distogliere lo sguardo NONONO altrimenti lui torna a fissarti. Quando tu guardi altrove ecco che torna a controllarti, a fissare tutte le tue mosse, a memorizzarle, a trovare nuovi modi per farti del male. Chiudi le mani in due pugni sofferenti, vorresti mostrare un ghigno alla spia che si finge un passante qualunque ma poi sai che LORO ti porterebbero via, e tu non vuoi essere portato via. Affretti il passo, fermandoti e fingendo di dover allacciare una scarpa finché la spia non è sparita dietro l'angolo. Sarà andata a far rapporto, sì, ai suoi SUPERIORI, a LORO. Sono tutti così, fanno TUTTI parte del Grande Complotto. Non avresti dovuto scoprirlo ma l'hai scoperto e adesso (provi a non pensarci perché sai che possono leggere nella tua mente, oh Dio, oh Dio, cosa faranno se si accorgeranno che stai pensando al Grande Complotto?) vogliono UCCIDERTI, sissignore, farti sparire e far sparire tutte le prove che hai meticolosamente raccolto. Farabutti! Criminali! Il cuore si esibisce in una capriola nello scorgere una signora in attesa del verde, accanto alle strisce pedonali. Ti sta seguendo, ti aspettava perché sapeva che avresti scelto il percorso del venerdì invece del percorso del martedì. Invertire i giorni non è bastato a confonderli abbastanza, sono troppo furbi! Troppo potenti! Cominci a sudare, ti guardi freneticamente intorno. Vedi qualche auto rossa? Oh Dio, oh Dio, ce n'è una parcheggiata fuori alla tabaccheria. Alla fine l'hanno fatto, sono venuti a PRENDERTI!
Mentre cambi repentinamente strada, destro sinistro destro sinistro destro sinistro, fissando i volti che ti circondano con panico febbrile, tasti distrattamente la tasca destra della giacca. Ti accorgi di avere ancora le medicine che tua sorella, una di LORO, ha provato a propinarti. Disgustato e spaventato infili una mano in tasca, tiri fuori la scatolina (è così che ti CONTROLLANO I PENSIERI!) e la scagli con orrore dall'altro lato della strada. Una donna ti guarda con sincero sconcerto sul volto... sincero? Chi può dire cosa sia sincero? NONONO è una di LORO, è sconcertata perché hai dimostrato di conoscere il loro PIANO DI CONTROLLO MENTALE. 
Torna a casa, muoviti, torna a casa. Destrosinistrodestrosinistrodestrosinistro devi correre, devi andar veloce. Non voltarti, non guardarti attorno, copriti la testa, la faccia, le spalle. Non guardarli, se li guardi potrebbero UCCIDERTI. Non toccarli, evitali. Evita LORO. Evita tutti. Arrivi a casa, chiudi la porta alle tue spalle, giri la chiave nella serratura finché non può più muoversi verso destra e allora vi tiri davanti un mobiletto. Sei quasi salvo. Sei quasi al sicuro. Mi stai ancora ascoltando? Io sono la voce buona, io sono la voce che ti mette al sicuro da LORO, la voce che ti avvisa. Fidati di me, striscia sui gomiti al di sotto delle finestre. Non importa che gli scuri siano chiusi, non importa che tutto sia ricoperto di fogli importantissimi e fogli meno importanti. Resta basso, resta a terra, infilati sotto al letto. Tendi le orecchie... Fidati di me. Stanno venendo a prenderti. Stanno venendo LORO. E sono tutti contro di te.

 
 
 




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