Babs
<<
Che cazzo significa “hanno dato fuoco alle ruote della macchina”?
Li seppellisco vivi! >>
Shiho
spalancò gli occhi ma continuò a lavorare senza alzare la testa. I
suoi colleghi si stavano occupando di un altro caso e lei era sola
nella stanza con la Baba e il cadavere che stavano analizzando.
Adorava
il suo lavoro al laboratorio di medicina legale ma quando al suo capo
aveva la luna storta allora per tutto l'edificio aleggiava come
un'aria di terrore e disagio.
<<
No, non li vengo a prendere. No. Ehi! Perché non te ne occupi tu
sfaticato? >>
Shiho
rimase immobile per tutta la durata della telefonata.
I
figli di quella donna dovevano essere proprio due demoni, si
cacciavano nei guai almeno una volta a settimana.
E
pensare che non dovevano essere tanto più piccoli di lei dato che
frequentavano l'ultimo anno di liceo.
Inoltre
l'ex marito non era affatto di aiuto.
Santana
chiuse la chiamata sbuffando.
<<
Shiho ripeti con me: "i figli non si fanno” >>
<<
Eh? >>
<<
NON SI FANNO >> sbraitò rimettendosi la mascherina.
Shiho
sobbalzò. Quando la Baba faceva cosi era decisamente meglio
assecondarla.
<<
Scusate... >>
Santana
spalancò gli occhi mentre le pupille le si rimpicciolirono, un'aura
nera e funesta si formò partendo dai suoi piedi e nell'aria
aleggiarono le note di “Masked
ball".
Stava
per urlare contro il povero sventurato di turno che aveva osato
aprire la porta senza bussare, ma quando si rese conto che l'intruso
era il bel possessore di due occhioni azzurri ed un fisico da
copertina cambiò immediatamente umore.
<<
… sono qui per gli esami richiesti questa mattina >>
Santana
mise le mani sui fianchi accennando appena un sorriso.
<<
Sai che ci sono tuoi colleghi che attendono anche due settimane per
un esito? >>
Rei
fece un sorrisetto e poi le fece l'occhiolino.
<<
Ma non sono belli e simpatici come me >>
Lei
arricciò il naso e ampliò il sorriso tirandogli i fogli che
l'agente prese al volo.
<<
Ma vattene via! >> disse con tono insolitamente dolce <<
VIA >>
Lui
se la rise e fece un occhiolino più indirizzato a Shiho che alla
capa, poi uscì dalla stanza fischiettando.
Shiho
batté le palpebre e poi si rimise a lavoro celando la sua
perplessità.
<<
Acc... in realtà dovevo consegnare questi documenti >> disse
Santana.
Si
girò rinsavita dalle parole della capa.
<<
Vado io >>
*
Ci
mise poco a raggiungerlo, era ancora in corridoio.
<<
Rei >> lo chiamò consegnandogli la cartelletta.
Lui
sorrise.
<<
Ah ah! Lo sapevo che non mi lasciava a bocca asciutta >>
Dato
che il corridoio non era molto affollato Shiho decise di togliersi
quel dubbio.
<<
Come mai tu e la Baba siete tanto in confidenza? >>
Rei
fece un sorrisetto appena accennato.
<<
Ah... ci conosciamo da anni, è una tipa simpatica, abbiamo
collaborato ad un sacco di casi... >> disse girandosi e
salutandola con un cenno della mano.
<<
… e poi una volta ho arrestato i suoi figli >>
Lei
stava per annuire soddisfatta dalla risposta quando rimase basita
dall'ultimo dettaglio.
<<
Aspett... COSA? >>
Non
ebbe il tempo per ottenere risposta poiché la sua capa la richiamò.
<<
Shiho? Dove sei finita? >>
La
ragazza scosse la testa e si girò tornando a lavoro.
Angolo
dell'autrice.
Tornata
dopo un po' di tempo (vi prego non me ne vogliate).
So
che non è la prima volta che lo scrivo, e so che sto andando un po'
a rilento, ma spero che il mio lavoro sia comunque
apprezzato.
In
questo caso c'è sotto anche una sorta di dedica a tutti coloro che
apprezzano la figura della Baba e i suoi dolci figlioli.
Che
dire? Grazie a tutti i pazienti lettori e alla prossima.
Un
bacione.
Violetta_
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