Due
mondi
Insieme
Sakura
alzò la testa con emozione, incrociando lo sguardo di Sasori. Il
cuore le batteva forte << Tu mi piaci, tanto. Io... io sono
innamorata di te >>
L'Akasuna
sgranò gli occhi stupito.
<<
Lo sono da tanto tempo... dal nostro primo incontro, te lo ricordi?
>>
Sentì
il suono metallico di due armi scontrarsi alle spalle. Sakura girò
la testa in fretta sorpresa di vedere una marionetta tra lei e uno
dei ninja terroristi, si alzò velocemente e fu subito pronta a
sganciare un pugno nello stomaco del ninja mascherato,
scaraventandolo contro una casa. Subito dopo spostò lo sguardo sopra
il tetto al suo fianco, sopra di esso si accorse di un ninja della
Sabbia con le mani a mezz'aria che ritirava la marionetta, incrociò
il suo sguardo, e lo vide accennare un sorriso compiaciuto, per poi
farle un segno di saluto con due dita vicino alla fronte. Non seppe
cosa la colpì in particolare, ma solo aver visto il suo viso l'aveva
attratta. Si mise una mano all'altezza del cuore, e constatò che
stava pompando il sangue in modo più veloce, le batteva impazzito.
<<
Sasori >> si presentò il rosso della Sabbia.
Era
bellissimo, il colore vermiglio dei suoi capelli, il nocciola dei
suoi occhi, il viso fanciullesco, la sua voce, le piaceva tutto di
lui. Gli tese la mano nascondendo l'emozione << Sakura >>
<<
Perchè io? … A Sasuke piaci, non è più semplice con lui? >>
<<
Lo so che gli piaccio, me l'ha detto apertamente l'altro giorno...
>>
Sasuke
la fece girare strattonandola, così da averla faccia a faccia <<
Sono stanco di continuare così >> non le lasciava la presa
<<
Sakura... >>
Sakura
lo guardava confusa, attendeva che continuasse a parlare, ma dopo un
breve istante si ritrovò il compagno più vicino, e senza rendersene
conto lui l'aveva baciata.
Dopo
un breve istante, staccarono le loro labbra << Sono innamorato
di te >>
Faceva
un certo effetto sentirselo dire, e doveva ammettere che lo
apprezzava da Sasuke, lo aveva sempre trovato il migliore di tutti,
sotto ogni punto di vista, anche bello, perchè il fascino
dell'Uchiha non passava inosservato.
<<
È solo una foto, non una tortura >> parlò ai suoi compagni di
Team.
<<
Odio le foto, e poi non sono nemmeno pettinato >> commentò
Kiba.
<<
Dai, non fare l'antipatico >> lo prese a braccetto, tirandoselo
più vicino. Poi spostò lo sguardo sull'altro << Anche tu >>
prese a braccetto anche Sasuke << Vieni, tu sei sempre
bellissimo, quindi niente storie >> gli fece una smorfia
divertita. Lo attirò a se, all'altro fianco, così da averlo vicino.
<<
Tsk >>
<<
Sorridete >> parlò il maestro Obito dietro di loro.
Il
cuore batteva a mille << Perchè te? Perchè ho amato da subito
il tuo sorriso e il tuo sguardo sul quel tetto due anni fa >>
Continuarono
a camminare, e ad un certo punto sentì uno sfioramento sulla mano,
fu attirata da quel tocco e infine si accorse che Sasori gliela aveva
presa nella sua, le fu spontaneo guardarlo in viso. Rimase a
guardarlo ad occhi spalancati, mentre continuavano a camminare, la
felicità la avvolse come una coperta calda d'inverno, infine
sorrise.
Fu
quando le loro mani si intrecciarono e i loro sguardi si ancorarono
l'uno sull'altra che entrambi capirono che avevano appena intrapreso
quella strada come una coppia, dando iniziò a loro amore.
<<
Cosa mi hai fatto? >> le chiese Sasori evidentemente
imbarazzato.
Lei
ridacchiò contenta << Non ho fatto nulla. Sei tu che hai
finalmente aperto gli occhi >> avvicinò il viso al suo.
Rimase
fermo, continuando ad osservarla.
<<
Dillo >> lo incitò con emozione.
Lui
arrossì un po' << Io... >> si fermò ma si sporse verso
il suo viso << Io... provo qualcosa... per te. Credo che mi hai
attaccato qualcosa... >>
Era
divertente vederlo imbarazzato. Per lei era più che sufficiente,
almeno per il momento, così azzerò la distanza tra le loro labbra
in un bacio.
Si
guardarono per un breve istante in silenzio, poi Sasori schiuse le
labbra << Lo sai a cosa stavo pensando ultimamente? >>
<<
A cosa? >> domandò curiosa.
<<
Che dopo il matrimonio mi piacerebbe avere un figlio >> la
guardò con dolcezza.
Stirò
le labbra in un dolce sorriso << Lo voglio anche io >>
strinse un po' le mani nelle sue.
<<
Sasori... ti amo >> gli disse mentre si coccolava al suo fianco
stanca e assonnata.
<<
Dormi, domani ci aspetta il viaggio di ritorno >> le accarezzò
i capelli leggermente umidi.
Si
svegliò all'improvviso, con occhi spalancati, sorpresa e confusa.
Cosa aveva sognato stavolta? Cos'erano quei pezzi di immagini nella
testa? Perchè aveva percepito anche le sensazioni e le emozioni? Era
stranita, non si spiegava come poteva sognare di amare Sasori, lei,
proprio lei, che amava alla follia Sasuke... Era assurdo. Si tirò su
con il busto, cercando di capire che ore potevano essere, e notò che
il poco cielo che intravedeva, era di un blu chiaro, forse era quasi
mattina.
<<
Ti avrei svegliato tra poco >>
Girò
lo sguardo verso la voce, notando Deidara punzecchiare con un bastone
le braci ormai spente. Notò anche Sasori e Sasuke ancora sdraiati e
dormienti << Ho dormito a sufficienza >> si ritrovò a
fissare Sasori ripensando al sogno di poco fa, e constatò che non
era innamorata di lui, ma... spostò lo sguardo sull'Uchiha, sì, era
ancora innamorata di lui. Allora perchè il suo subconscio le aveva
fatto sognare tutte quelle cose? Che cosa significava? Ma poi
soprattutto, come mai in questi giorni sognava così tanto? Va bene,
poteva essere colpa dello stress che era stata sottoposta
ultimamente, ma era davvero strano in ogni caso, forse era la
vicinanza a questo Sasori, al fatto che le aveva detto quel ti
amo, potevano essere diverse cose tutte insieme. Decise comunque
di sorvolarci sopra, non era poi così importante. Ora come ora
avevano l'ultimo giorno di viaggio da affrontare, e sapeva che
sarebbe stato carico di tensione.
<<
Mangia qualcosa >> le suggerì il biondo.
Dopo
neanche dieci minuti gli altri due si erano svegliati, e lei dopo
aver mangiato qualcosa si era guardata con l'aiuto della lama di un
coltello, il petto e il collo, non aveva più nessun segno del
veleno, la puntura non c'era più dalla sera prima, quella se l'era
sgonfiata con le cure che si era data.
<<
Non hai più nessun segno >> le disse Sasori mentre si sedeva
poco lontano da lei con una mela tagliata in mano.
<<
Già >> annuì.
<<
Hai fatto qualche incubo stanotte? >> domandò mentre si
portava una fetta del frutto in bocca.
Più
che incubo, aveva fatto frazioni di sogni quasi tutti su di lui...
<<
No. Perchè me lo chiedi? >>
<<
Per via del veleno delle api di ieri, a volte capita che la prima
dormita che si fa dopo essere guariti, si possa fare ancora qualche
incubo >> le spiegò.
Non
aveva fatto un incubo, ma di sicuro aveva sentito bene le emozioni di
quei sogni frammentati, per carità... belli, ma non erano da lei,
cioè, va bene che questo Sasori era un bel uomo, amorevole e
protettivo, ma era convinta che quel sogno fosse stato confuso con i
sentimenti che aveva per Sasuke. E poi infondo era solo un sogno,
non era la realtà.
<<
L'importante è che ti sei ripresa >> le accennò un sorriso.
<<
Stai bene? >> Sasuke le si parò davanti porgendole una
borraccia d'acqua.
Alzò
lo sguardo sul suo, arrossì un po'. Questo Sasuke era sempre così
premuroso nei suoi confronti << Sì, sto bene, grazie >>
accettò l'acqua. Lo vide sedersi al fianco di Sasori, mentre
prendeva fuori da un piccolo sacchetto dei fagottini ripieni di riso.
Deidara
si sedette al fianco della rosa, mentre prendeva fuori del cibo anche
lui da un contenitore.
Sakura
li guardava mangiare, uno per uno, tranquilli. Doveva ammettere che
negli ultimi giorni stare in loro compagnia non era stato affatto
male, magari era stato un po' strano solo all'inizio, ma al momento
era piacevole. Sasuke era sempre stato premuroso e protettivo nei
suoi confronti, era un brav'uomo e un ottimo ninja. Anche i due
membri di Akatsuki si erano rivelati dei bravi ninja, provavano
addirittura dei veri sentimenti, soprattutto Sasori, che mai avrebbe
creduto potesse essere così umano. Era contenta di essere capitata
in Team con loro, e aver condiviso i propri pensieri. Più li
guardava chiacchierare e mangiare con tranquillità, più si rendeva
conto che ci si era affezionata, era convinta che le sarebbero
mancati una volta tornata nel suo mondo. Sasori e Deidara nel suo
mondo non c'erano più, e anche volendo... non sarebbero potuti
essere come loro. Sasuke invece c'era, ma completamente diverso da
questo, e continuava a non sapere che sorti gli sarebbero aspettate.
Quindi le sarebbero mancati tutti e tre in ogni modo.
<<
Se io ti do uno dei miei involtini, tu mi dai uno dei tuoi fagottini?
>> chiese Deidara all'Uchiha.
<<
No >>
<<
Ma come no? Dai non fare l'antipatico >> provò ancora.
<<
Ne è rimasto uno >>
<<
Vorrà dire che lo mangerò io >> Sasori lo afferrò
sveltamente dal fondo del sacchetto, per poi metterselo in bocca.
Porse subito dopo un fetta di mela a Sasuke.
<<
Hey, quello era mio >> si lamentò il biondo.
Sasuke
accennò un sorriso divertito.
Sakura
ridacchiò nel vederli giocherellare insieme. Nonostante erano nel
bel mezzo del Paese del Suono, sul percorso di una missione
pericolosa, loro trovavano il tempo per scherzare. In qualche modo
rallegravano l'atmosfera cupa di quella foresta. E sì, ne era certa,
gli sarebbero mancati.
Erano
partiti già da diverse ore, avano fatto un brevissima sosta
anticipando il pranzo di un'ora, prima di ritrovarsi al centro tra le
due città. A quanto detto da Sasuke, sarebbero arrivati al tempio
subito dopo l'ora di pranzo. E mancava davvero poco, pochissimo, e
sperava di poter tornare nel suo mondo, e trovare ancora tutti sani e
salvi, dovevano esserlo.
Saltavano
e correvano ancora in mezzo a quella foresta, facendo attenzione alle
trappole, nessuno fiatava, semplicemente andavano avanti. Sakura li
guardava, Sasuke e Sasori erano davanti, mentre lei era dietro con
Deidara. Pensava che ognuno di loro avesse pensieri per la testa,
erano troppo silenziosi, anche per uno come Deidara. Era ovvio che
fossero tutti in tensione, tutti i Jinchùriki erano sulle loro
tracce, e questo non era rassicurante di partenza, e poi c'era la
questione che stavano passando in mezzo alle due città nemiche, e in
quella foresta potevano esserci gruppi di ninja concentrati nella
loro ricerca.
<<
Davanti a noi >> avvisò Sasuke attivando lo Sharingan.
Ecco,
come non detto. Strinse le mani in pugni, pronta a reagire.
Sasori
e Deidara erano pronti a combattere.
Il
fruscio di foglie li fece puntare lo sguardo nella direzione dove
proveniva, e alla fine comparse una sagoma, una sola.
I
quattro continuando la loro corsa spalancarono gli occhi allarmati
nel vedere chi fosse.
A
Sasuke venne automatica una smorfia infastidita << Dannazione
>>
Sakura
si irrigidì nel vederlo << Naruto... >>
Naruto
continuando a correre nella direzione opposta sorrise soddisfatto nel
vedere Sasuke davanti a se << Trovato >>
Il
corvino impregnò subito la mano sinistra con il Chidori e si fiondò
fulmineo su di lui, colpendolo nello stomaco, facendolo scomparire in
una nuvola di fumo.
<<
Era una copia >> parlò Sasori.
Deidara
si allarmò << Sasuke dobbiamo- >>
<<
Dobbiamo muoverci ancora più veloci, manca solo mezz'ora al tempio
>> finì la frase l'Uchiha. Poi scattò più veloce in avanti.
Sakura
seguì a ruota i tre, velocizzando il passo. Vedere Naruto l'aveva
destabilizzata, sapeva che era un nemico in questo mondo, ma le era
difficile vederlo in quel senso, proprio lui. Aveva la sensazione che
l'avrebbe rivisto presto, e questo le faceva aggrovigliare lo
stomaco.
<<
Merda, ci ha localizzato quel bastardo >> commentò Deidara
<<
Dobbiamo escogitare qualcosa >>
<<
Il piano è sempre lo stesso, Deidara >> gli ricordò Sasuke in
modo serio.
<<
Cosa? Ancora questa storia? >> non digeriva dover lasciare
Sasuke e Sasori indietro.
Anche
Sakura aveva capito cosa intendesse Sasuke, ma nemmeno a lei stava
bene quel piano, e non aveva nessuna intenzione di seguirlo. Spostò
lo sguardo sul biondo affianco a lei, cercando un suo altrettanto
sguardo di intesa. Lo vide infatti guardarla per un breve istante, e
constatare con soddisfazione che l'aveva capita, la pensavano uguale
su questo.
<<
Non si discute >> lo zittì ancora l'Uchiha.
A
pochi minuti, circa una ventina, la foresta finì. I quattro si
trovarono davanti ad un enorme vallata rocciosa e sabbiosa, con
davanti le montagne, e ai piedi di una di queste, l'entrata del
tempio. Era lontano, ed erano obbligati a percorrere la vallata in
piena vista, non avevano altre alternative.
<<
Non sappiamo dove sia Fuu, ma una volta all'aperto, saremmo esposti.
Non abbiamo tempo da perdere, Naruto avrà intuito che ci stiamo
dirigendo qua, sta arrivando, e non da solo. Quindi sbrighiamoci
>>
l'Uchiha fece cenno di avanzare.
Iniziarono
infatti a correre sul terreno arido, deserto, vuoto, nemmeno l'ombra
di uno shinobi. Il cielo era terso, il sole scaldava e illuminava
limpidamente il percorso, sembrava fin troppo bello e tranquillo per
essere vero.
Sakura
vedeva il tempio di Kaguya in lontananza, farsi più vicino ad ogni
passo, la riempiva di determinazione e speranza, era sempre più
vicina a tornare nel suo mondo.
Improvvisamente
una strana polvere luccicante li avvolse come la nebbia.
I
quattro spalancarono gli occhi allarmati.
<<
Merda >> Sasuke attivò di nuovo lo Sharingan.
La
polvere istantaneamente si accese abbagliando con una luce intensa
tutt'intorno.
I
quattro furono costretti a fermarsi, perdendosi di vista.
<<
Sakura stai vicino a Deidara >> l'avvisò subito l'Uchiha. Fece
a malapena tempo di finire la frase che percepì uno spostamento
d'aria veloce sopra la sua testa. Attivò il Susanoo in un batter
d'occhio e con il braccio di esso si parò in tempo da delle affilate
scaglie ossee.
<<
Non si vede niente >> parlò Sakura tentando di guardarsi
intorno, non vedeva nessuno dei suoi compagni, solo la luce bianca.
Deidara
aveva un'idea << Proteggetevi, userò un'esplosione per
disperdere la polvere >>
Sasori
sentendo la voce di Sakura alle sue spalle, indietreggiò, buttando
la mano indietro, fino a sfiorarle il braccio, la fece scivolare più
in basso, sulla mano, prendendogliela nella sua << Stai con me
>>
Sakura
si sentì tirare un po', e muovere la mano verso di lui.
Si
portò la sua mano sul proprio fianco << Non staccarti da me
>>
le disse mentre evocava Hitetsu dalla pergamena.
Sasuke
deviò un altro attaccò ancora alla ceca, mentre Deidara aveva
appena finito di modellare l'argilla in un piccolo ragno da una mano
e un volatile dall'altra. Buttò il ragno al centro e aumentò di
volume del volatile per poi salircisi sopra. Mosse le dita e con un
sorriso divertito e poi pronunciò la sua parola preferita... <<
Katsu >>
Un'esplosione
di piccole dimensioni scoppiò tra i quattro ninja, facendo
dissolvere la polvere luccicante.
Deidara
volò fuori dal fumo, facendo sbattere le ali della sua creazione per
dissolvere il fumo, da quest'ultimo comparì Sasuke con metà busto
del Susanoo, e Sasori e Sakura dietro alla marionetta con lo scudo di
chakra attivo.
Davanti
a loro Fuu, il Jinchùriki del sette code, a mezz'aria <<
Ditemi, dove state andando di bello? >> chiese con
provocazione.
<<
Non vogliamo creare problemi >> parlò subito Sasuke.
<<
Non volete creare problemi... >> fece finta di sorridere, ma
poi cambiò espressione, arrabbiandosi << Dovevi pensarci prima
di varcare il confine Uchiha >> nel nominarlo gli lanciò altre
schegge ossee.
Sasuke
non ebbe nessun problema a deviarle con il Susanoo << Andate
avanti, a lei ci penso io >> fece un passo verso la ragazza con
le ali.
<<
No >> Sakura si rifiutava << Lei è sola, noi quattro,
possiamo farcela >>
Sasuke
non fece nemmeno in tempo a rispondere che sentì tremare il terreno
sotto i piedi.
I
quattro ninja notarono come la sabbia si ritraeva lentamente, per poi
prendere sempre più velocità e accumularsi intorno a loro,
alzandosi e murandoli in un grande cerchio.
Ne
era certa, questa poteva essere solo opera di Gaara, e al solo
pensiero deglutì silenziosamente la saliva.
<<
Ne è arrivato un altro >> commentò il biondo.
<<
Fuu, se non Naruto, deve aver già avvisato gli altri >> Sasuke
digrignò i denti.
<<
Ci sta chiudendo dentro >> fece notare Sasori.
Alzarono
lo sguardo sopra di loro, notando che la sabbia si stava unendo da
sopra.
<<
State giù >> ordinò Sasuke. Aspettò che Deidara scese dalla
sua creazione e che tutti si abbassarono, per poter aumentare il
Susanoo di volume e impugnare l'enorme katana e fendere velocemente
la sabbia intorno, facendola sgretolare << Ora, tutti fuori
>>
I
quattro balzarono fuori, Sasori e Sakura da una parte, Sasuke e
Deidara dall'altra. Appena alzarono lo sguardo si accorsero che
c'erano decine di ninja alle spalle di Fuu, tra cui Gaara in prima
fila, ma non solo lui, anche Kankuro, Kurenai e Shino.
<<
Pregare la Dea Kaguya non vi aiuterà >> parlò Gaara con le
braccia incrociate e l'espressione rigida. Osservò uno per uno, fino
a soffermarsi sulla kunoichi rosa << Tu... mi hai quasi ucciso
tempo fa. E dovresti essere morta... >>
Sakura
osservava i ninja che conosceva, soffermandosi su quello che dovrebbe
essere il Kazekage, si sentiva a disagio e inquieta a essere contro
di loro.
Sasuke
dette un'occhiata al compagno di fianco << Deidara, prendi
Sakura e va al tempio, prendete la pergamena e tornate a Konoha più
veloci che potete. Io e Sasori penseremo a trattenerli >>
<<
Sasuke, non posso farlo. Tra poco arriveranno anche gli altri
Jinchùriki, e voi- >>
<<
Non ha nessuna importanza >> lo interruppe << Va e basta
>> gli ordinò più duramente.
Sasuke
si mise in guardia, con ancora il Susanoo attivo a metà busto.
<<
Cosa pensate di fare voi quattro da soli? Noi siamo quaranta >>
fece notare Fuu che ancora volteggiava.
<<
Tra poco saremo anche di più >> aggiunse Gaara.
Sasori
sorrise divertito, mentre sfilava un'altra pergamena dalla cintura
<<
Sakura... >> le parlò continuando a guardare avanti,
osservando i vari ninja schierati contro di loro << Nell'ultimo
anno ho lavorato a nuove marionette, apportando dei potenziamenti.
Non avevo la minima idea di cosa stessi facendo, progettavo e
costruivo senza uno scopo preciso... e quando sei arrivata tu...
tutto ha avuto senso... >>
Sakura
lo ascoltava, capendo e non capendo.
<<
Ora ho capito. Ho lavorato duramente solo per arrivare a questo
giorno... >> sfilò la pergamena dalla mano, tenendo con
l'altra Hitetsu << … solo e unicamente per proteggerti, e lo
farò usando tutto me stesso >> la pergamena scomparì in una
nuvola di fumo bianco e al suo postò comparì un'altra marionetta, e
non una qualunque.
Sakura
sgranò gli occhi. Quella che era comparsa era Sasori in versione
marionetta, identica a quella che aveva combattuto contro lei. Ok,
non era davvero lui, ma era identico, con quelle specie di ali di
metallo affilate, la corda arrotolata nello stomaco, e anche lo
stesso congegno al posto del cuore. Come era possibile? << Ma
è- >>
<<
Cosa credi di fare con due marionette? >> lo sfotté Gaara
preparandosi a manipolare la sabbia.
Sasori
sorrise ancora con soddisfazione << Il bello è che con questa
marionetta... >> con la stessa mano che teneva il se stesso in
versione marionetta fece un simbolo con le dita. Il Sasori marionetta
prese una pergamena dalla sua schiena e l'aprì velocemente, facendo
uscire diverse sagome da essa, subito dopo aprì lo sportellino sul
petto, dall'altra parte del cuore, facendo uscire una consistente
quantità di chakra, trasformandola in diversi fili invisibili <<
Posso usare la tecnica dei cento congegni >> tenne stirato il
sorriso sulle labbra.
Sopra
la sua testa erano comparse cento marionette, e questo le fece
ricordare lo scontro che aveva affrontato lei. Questo Sasori era
umano, ma aveva lo stesso asso nella manica. Comandava la marionetta
uguale a lui stesso, che di conseguenza comandava le altre cento,
impressionante. Non l'avrebbe mai detto, ma stava davvero per
combattere al suo fianco, e senza rendersi conto sorrise con
determinazione.
I
nemici spalancarono gli occhi sorpresi nel vedere tutte quelle
marionette.
<<
Non fatevi impressionare >> parlò Gaara << Potrà anche
essersi potenziato, ma è sempre solo uno a manovrarle >>
Sasuke
stirò un lieve sorriso divertito, e ispirato dal compagno, aumentò
il volume del Susanoo, alzandosi da terra, brandendo la balestra.
Fuu
presa da quella visione, si irritò e iniziò a trasformarsi nel suo
Bijù.
Gaara
mosse le mani manovrando la sabbia, e di conseguenza gli altri
shinobi dietro di lui iniziarono ad avanzare.
Sakura
si mise in posizione di guardia, pronta a sostenere i compagni, ma fu
presa alle spalle per la vita, senza rendersi conto << Cosa-
>>
fu alzata da terra.
<<
Dobbiamo andare al tempio >> le disse Deidara da sopra la
creazione alata di argilla.
Provò
a divincolarsi << No, non possiamo lasciarli >>
Volarono
verso il tempio velocemente << Se non prendiamo la pergamena
adesso, non avremmo un'altra occasione. Quando ci saranno tutti i
Jinchùriki non- >>
<<
Credevo che tu la pensassi come me. Io non li lascio a combattere da
soli, non voglio che si sacrifichino per me >> parlò a
raffica.
<<
Infatti, non li lasceremo morire >> le disse con un sorriso da
arrogante << Prenderemo la pergamena, e torneremo da loro. Al
dopo penseremo poi. Ci stai? >>
Avrebbe
preferito rimanere là con loro, combattere e affrontare i nemici al
loro fianco, insieme, ma sapeva anche quanto fosse importante la
pergamena, e se Deidara la metteva in questo modo... allora poteva
anche accettarlo. Si rilassò e infine annuì con un sorriso
determinato sulle labbra.
<<
Qualsiasi cosa abbiano in mente quei due, non mi scapperanno >>
Fuu si era avvolta dal chakra del proprio Bijù a forma di insetto,
ingigantendosi, e aveva puntato al Doragon della Roccia e la ragazza.
Volò in alto cercando di superare gli ostacoli degli altri due
Doragon rimasti, ma vide Sasuke alzarsi con lei << Dannato
Uchiha >>
Anche
lei era all'interno dell'enorme chakra a forma d'insetto, proprio
come Naruto, e constatò che in quella forma l'Amaterasu sarebbe
stato inutile. La vide scagliarsi contro di lui lanciandogli altre
schegge ossee. Non aveva ancora capito che su di lui con il Susanoo
non funzionavano? Ma poi, appena finì di pensarlo, vide quelle
stesse schegge accendersi e accecarlo all'improvviso. Subito dopo la
sentì andargli contro, scaraventandolo al suolo.
Nel
mentre Sasori aveva iniziato diversi scontri con alcuni ninja, usando
le cento marionette. Shino aveva tentato di bloccare i meccanismi di
alcune marionette, ma gliene mandò contro due che avevano attivato
un meccanismo di fuoco, così da contrastare i suoi insetti. Kankuro
riusciva a tenergli un po' testa, usando le sue tre marionette. Quasi
tutti gli altri Ninja faticavano a contrastarlo. In tutto questo
muoveva solo una mano. Quello che aspettava era Gaara, il quale era
rimasto fermo a guardare, forse per capire i movimenti. Non ci volle
poi molto, perchè lo vide muoversi di un po' e alzare le braccia e
manovrare la sabbia. A quel punto mosse l'altra mano facendo un segno
con le dita, attivò il potere di Hitetsu, ovvero la sabbia
ferrifera, facendola uscire dalla bocca.
Sakura
e Deidara erano appena arrivati davanti l'entrata del grande tempio.
Davanti a loro un'enorme porta in pietra decorata in basso rilievo,
le colonne sul fianco erano grosse spirali che andavano verso l'alto.
Il
biondo tirò una congegno vicino alla porta, quest'ultima si aprì
<<
Entriamo >>
All'interno
trovarono un corridoio buio, ma appena fecero un passo, le candele
riposte sui candelabri appesi al muro, si accesero da sole.
Proseguirono seguendo il corridoio per forse un centinaio di metri,
arrivando in uno stanzone dove anche lì le candele si accesero
magicamente da sole. Infondo alla stanza una grande statua di Kaguya,
e Sakura ebbe un sussulto nel vederla. Tutt'intorno c'erano
decorazioni e scritte incomprensibili, in mezzo erano posizionati dei
rialzi in pietra con sopra altre candele.
Si
avvicinarono alla statua, dove davanti c'era un piedistallo decorato,
sopra ad esso non c'era nulla.
<<
Sasuke ha detto che ci dovrebbe essere una pergamena >>
Deidara
iniziò a perlustrare la statua, e senza rendersi conto si appoggiò
sul piedistallo, sprofondandolo di un po', attivando qualcosa sotto
di esso.
Sakura
notò che sulla parte davanti si era aperta una porticina piccola,
all'interno vide una pergamena consumata << La pergamena >>
sorrise speranzosa. La prese in mano, e l'aprì. Rimase però delusa
di non leggerci nulla dentro, era bianca, vuota, nessun segno o
simbolo, niente di niente << Ma cosa significa? >>
<<
Può darsi che sia bianca apposta per sembrare una qualunque
pergamena vuota, forse va solo attivato un sigillo di sblocco,
portiamola con noi. A Konoha sapranno come fare >>
Non
appena Deidara finì di parlare, la pergamena nelle mani di Sakura si
sgretolò fino a diventare polvere. I due sgranarono gli occhi.
Si
guardò le mani con panico << No. No. No >>
<<
Ma che diavolo- >>
Il
cuore le batteva forte, era in panico, non poteva credere che l'unica
possibilità per tornare nel suo mondo si fosse sgretolata tra le
mani. No. Non poteva rimanere in questo mondo, doveva tornate
dai suoi veri compagni. Con questo pensiero iniziò a toccare e
guardare ovunque vicino a quella statua << Deve esserci
un'altra pergamena >>
Deidara
si mise subito ad aiutarla, guardandosi attorno, alzando e spostando
oggetti, poi attivò il ricevitore sull'orecchio e provò a
contattare Sasuke << Sasuke... Sasuke mi senti? >>
Sasuke
si lanciò su Fuu con un Chidori nello stomaco senza scalfirle
quell'armatura ossea di chakra che aveva addosso, ma gli bastò per
scaraventarla sul suolo a diversi metri di distanza.
<<
Sasuke... Sasuke mi senti? >>
Attivò
il ricevitore << Sì, ti sento. Che succede, come mai ci state
mettendo così tanto? >>
<<
Abbiamo trovato una pergamena, ma era bianca, il problema che si è
sgretolata poco dopo. Stiamo cercando qualche altra pergamena, ma
sembra non esserci niente >>
<<
Merda. Deve esserci qualcos'altro, Madara mi aveva detto che in quel
tempio è celato il sapere di Kaguya, c'è un manoscritto antico.
Continuate a cercare >>
<<
Ricevuto >>
Sperava
che trovassero quello che serviva in tempo, prima che arrivassero
altri Jinchùriki.
Fuu
si rialzò e si fiondò contro di lui con rabbia.
Sasori
si difendeva dagli attacchi di sabbia di Gaara con la sabbia
ferrifera, e viceversa, per fortuna che gli altri ninja non gli
stavano dando troppi problemi, altrimenti non sarebbe stato in grado
di concentrarsi su Gaara.
<<
Mi hai stancato >> Gaara si scocciò. Alzò le braccia al
cielo, evocando le due braccia del proprio Bijù, comandando una
quantità di sabbia consistente per poi lanciargliela addosso come
un'enorme onda.
Sasori
mosse entrambe la mani, e si portò sveltamente tutte le marionette
intorno, scudandosi con il chakra.
<<
Kankuro... al mio segnale... >> Gaara chiamò il fratello.
La
sabbia si abbassò disperdendosi sul terreno.
Sasori
riattaccò i ninja circostanti con i suoi cento congegni.
<<
Ora >>
Kankuro
mosse le mani, usando due delle sue marionette, mentre Gaara
riattaccava con proiettili di sabbia su Hitetsu.
L'Akasuna
si difese con la sabbia ferrifera, e teneva d'occhio Kankuro e gli
altri ninja, notando il mignolo abbassato del marionettista e la
terza marionetta assente. Chi credeva di imbrogliare? Mosse anche lui
il mignolo. All'improvviso alle sue spalle, dal terreno sbucò la
marionetta mancante di Kankuro, pronto a colpirlo con una lama.
<<
Non puoi sfuggirmi >> urlò Kankuro muovendo il mignolo verso
l'alto.
Sasori
fece lo stesso movimento e parò il colpo con le lame dell'ala della
marionetta Sasori << Ne hai ancora di strada da fare per
compararmi >> gli disse con un sorriso beffardo.
Kankuro
ringhiò contrariato.
Sasori
spostò poi lo sguardo su Gaara, notandolo parlare a bassa voce
tenendo premuto un piccolo auricolare sull'orecchio, era sicuro che
stesse comunicando con qualche altro Jinchùriki.
Più
non trovava la pergamena e più Sakura si disperava, aveva cercato in
ogni angolo di quella stanza, ma non aveva trovato nulla. Deidara
aveva fatto lo stesso, senza nessun risultato << Quella era
l'unica pergamena >> era ovvio.
Deidara
non sapeva cosa dirle, era consapevole pure lui che anche alzando il
pavimento o distruggendo muri non avrebbero trovato niente. Si guardò
intorno osservando le scritte incomprensibili << Deve esserci
sfuggito qualcosa >> nel girarsi verso l'entrata vide una
sagoma muoversi sveltamente verso di lui, con lunghi artigli affilati
che puntavano al volto, fu svelto a sostituirsi a dell'argilla.
Sakura
spalancò gli occhi, vedendo l'aggressore infilzare la sagoma di
argilla con aculei affilati, era una donna dai capelli biondi.
Il
nemico rapidamente tentò di lanciarsi ancora contro il ninja della
Roccia, ma Sakura sveltamente l'affiancò e le sganciò un pugno
sulla guancia, scaraventandola contro il muro, facendolo crollare.
La
donna si rialzò subito con un rivolo di sangue colarle dal labbro.
<<
Yugito, quanto tempo... >> sorrise con divertimento Deidara.
<<
Credevo di averti tagliato il braccio >> si pulì il sangue con
il dorso della mano.
<<
Evidentemente non avevi affilato abbastanza le unghie >> la
provocò.
Sakura
era pronta ad attaccare, ma vide Deidara farle segno di stare
indietro << Sakura da qui ci penso io, tu continua a cercare
>>
Yugito
cambiò colore degli occhi, trasformando le pupille umane in feline,
mentre si portava le braccia stese sui fianchi e sguainando subito
dopo le unghie con tutte le intenzioni di uccidere << Allora
stavolta punterò al collo >>
Deidara
creò una composizione alata d'argilla e la ingrandì <<
Provaci >> ci salì sveltamente sopra e si fiondò verso
Yugito, l'afferrò per il corpo con la bocca del volatile e scheggiò
lungo il corridoio del tempio.
Sakura
rimase da sola, e senza pensarci due volte si precipitò sulla
statua, controllando accuratamente ogni centimetro. Un momento dopo
sentì tremare il terreno e udire un'esplosione provenire
dall'esterno poco lontano da lei. Dal soffitto crollò un piccola
parte rocciosa, doveva sbrigarsi o altrimenti la struttura le sarebbe
crollata addosso.
Sasuke
cercava di colpirla, ma ogni volta la sua armatura d'ossa resisteva
ad ogni attacco, nemmeno la katana del Susanoo sembrava scalfirla.
All'improvviso sentì un'esplosione provenire dal tempio, e si voltò
a guardare, notando Deidara volare ed evitare le palle di fuoco
dell'enorme Bijù del gatto a due code. Merda. Doveva pensare
a qualcosa, in quel cazzo di tempio doveva esserci qualcosa, se
poteva avrebbe verificato lui stesso, ma prima era necessario mettere
fuori gioco Fuu.
<<
Eppure dicono che sei uno degli Uchiha più potenti del tuo Clan...
ma sembra che alla fine non sei poi questo gran che... >> lo
sfotté Fuu.
Amaterasu.
Sprigionò il potere del Mangekyò Sharingan e accese intense fiamme
nere addosso alla sagoma di chakra di Fuu.
<<
Ancora non l'hai capito... >> si liberò di uno strato di
chakra come un mantello, facendolo cadere al suolo << Il tuo
fuoco nero non funziona su di noi >>
Aveva
notato che nel togliersi lo strato di chakra l'armatura era svanita
per un momento, e capì che quel momento era perfetto per colpirla.
Amaterasu. Ancora altre fiamme si accesero su di lei.
<<
Non ti facevo così stupido >> si tolse ancora un altro strato
di chakra, e nel momento che lo stava buttando a terra, non si
accorse che il Susanoo di Sasuke si era buttato fulmineo su di lei,
colpendola con un Chidori in pieno stomaco, scaraventandola a terra
violentemente.
Dopo
essersi assicurato che non si alzasse da terra, dette un'occhiata a
Sasori poco più in là, notando che stava tenendo a bada Gaara e
tutti gli altri ninja con tutte le sue marionette, sembrava non avere
troppi problemi. Deidara e Yugito si affrontavano in un'altra zona
ancora, e così iniziò a muoversi volando verso il tempio
velocemente. Il problema si manifestò quasi subito dopo, quando
sentì un rumore famigliare provenirgli alle spalle << Merda
>>
si spostò appena in tempo in volata, evitando un rasenshuriken
potentissimo, vedendolo tagliare davanti a se parte di una delle
montagne. Si girò appena in tempo per parare una grossa zampata di
chakra... davanti a lui c'era Naruto.
Il
biondo gli ringhiò contro << Proprio te cercavo >>
L'Uchiha
fissò negli occhi il Jinchùriki, provando ad usare un'illusione, ma
come tutti loro, sapevano come contrastare lo Sharingan.
<<
Sei venuto per pregare la tua morte? >> lo provocò Naruto.
<<
Non voglio combattere Naruto. Devo solo portare a termine una
missione e me ne torno a Konoha >> provò a dirgli.
<<
Dici sempre le solite fesserie, non sei cambiato dall'ultima volta
>>
si preparò a formare due Rasengan sulle mani della volpe di chakra
<< Stavolta non hai più nessuno che ti verrà a salvare >>
detto questo gli lanciò i due Rasengan.
Sasuke
concentrò il chakra del fulmine sulla katana e tagliò velocemente i
due Rasengan.
<<
Non voglio perdere altro tempo, ti ucciderò subito, e dopo toccherà
a tuo fratello e a Madara, infine brucerò tutto il tuo villaggio
>>
si premette l'auricolare dietro l'orecchio << Tutti su Sasuke,
ora >> sorrise malvagiamente verso l'Uchiha.
Sasuke
sgranò gli occhi stupito da quell'ordine.
Yugito
smise di attaccare Deidara e iniziò a correre a quattro zampe come
un felino verso Sasuke.
Deidara
rimase confuso << Ma che cazzo- >>
Anche
Gaara lasciò perdere Sasori e si sollevò in aria con la sabbia,
dirigendosi verso Sasuke.
Sasori
era confuso, che stava succedendo? Dalla foresta vide altri ninja
arrivare, tra cui Hinata Hyuga, Kakashi e Lee, e se c'erano questi
ultimi, stava a significare che...
Yagura
comparse dalla foresta mentre si trasformava nel suo Bijù a forma di
tartaruga. Merda. Era arrivato un altro Jinchùriki, la
faccenda si stava facendo più ardua.
Sasuke
si guardò attorno, davanti a lui c'era Naruto che si preparava a
fare una teriosfera, Yagura dalla foresta faceva lo stesso, dietro di
lui Yugito ormai a poca distanza stava facendo uguale, anche Fuu si
era rialzata di nuovo nella sua forma d'insetto, preparandosi ad
attaccare in ugual modo. Stava per balzare in alto, ma venne
trattenuto per metà busto del Susanoo dalla sabbia di Gaara, che si
diramava sempre di più, bloccandogli i movimenti. Era circondato e
immobilizzato. Poteva liberarsi dalla sabbia se voleva, ma capì che
appena l'avrebbe fatto tutti loro avrebbero attaccato all'istante.
Quindi doveva rimanere fermo e pensare a un'altra soluzione, e in
fretta anche...
Deidara
notando che cinque Jinchùriki erano focalizzati su Sasuke, non ci
pensò due volte a creare il Drago c2, salendocisi sopra iniziò a
volare rapido verso il compagno Doragon.
Sasori
aveva davanti ormai sessanta, se non settanta ninja alleati dei
Jinchùriki, alcuni li aveva messi ko con il suo veleno paralizzante,
ma ce ne erano ancora tanti in piedi, tra cui alcuni dei più forti
che gli avevano distrutto più di metà marionette, ne contava solo
quarantadue ancora integre. In più notando i Jinchùriki prepararsi
ad attaccare Sasuke, dovette pensare di usare le marionette nel modo
migliore. E aveva in mente qualcosa... avrebbe usato una certa
consistenza di chakra ma non vedeva altre soluzioni, così mosse
entrambe le mani... Campo ferrifero. Dal petto di Hitetsu si
concentrò un elevata quantità di chakra, manipolando la sabbia
ferrifera in un groviglio enorme e acuminato a largo raggio,
prendendo il vasto campo con tutti i ninja davanti. Nel mentre spostò
la marionetta Sasori e allungò la corda verso Gaara, e lo annodò
per la vita, cercando di tirarlo.
Sasuke
sentì la sabbia perdere forza, e all'improvviso vide il Drago c2 di
Deidara fiondarsi contro Fuu, lanciandole addosso volatili esplosivi,
destabilizzandola e facendola cadere all'indietro. Inaspettatamente
vide Naruto sbalzare via da una violenta folata di vento, Yagura
perdere l'equilibrio in mezzo alla foresta, e Yugito venire
immobilizzata da un'ombra proveniente da un ninja sconosciuto. Che
stava succedendo? A quel punto Sasuke si liberò dalla sabbia.
<<
Temari! >> ringhiò Gaara mentre opponeva resistenza alla corda
di Sasori, fece scivolare la sabbia intorno alla corda, cercando di
raggiungere la marionetta, mentre osservava la sorella sul suolo con
il ventaglio aperto.
Sasuke
notò che oltre a lei, comparse anche Neji, Sai, Darui, e Mei dalla
foresta.
<<
Non posso tenerla per molto >> urlò il ragazzo dell'ombra.
<<
Arriviamo Shikamaru >> rispose urlando Darui.
Sasuke
si abbassò al suolo e sorrise nel vederli << Grazie ragazzi
>>
<<
I ringraziamenti riservali per dopo. Abbiamo una missione da
compiere, dobbiamo andare al tempio di Kaguya >> gli parlò
Darui.
<<
Che cosa avete scoperto? >>
<<
Shikamaru ha scoperto che la soluzione per liberare i ninja dalla
costrizione dei Bijù è nel tempio >> lo informò Sai.
<<
Cosa? >> Sasuke era sorpreso.
Furono
però interrotti dal ruggito di Naruto che si rialzava dal suolo
<<
Vi ucciderò tutti, uno per uno! >>
Gaara
usò un braccio del suo Bijù per afferrare Temari.
<<
Ti prego Gaara, sono io >> provò a parlargli immobilizzata
mentre la avvicinava sempre di più a lui.
Sasori
a quel punto rimodellò la sabbia ferrifera, lanciando le marionette
rimaste sui ninja ancora in piedi, e puntò la sabbia verso Gaara e
Temari, doveva intervenire prima che...
Gaara
fermò Temari davanti a se, faccia a faccia, la guardò negli occhi e
le pupille umane lasciarono il posto a quelle del Bijù,
ipnotizzandola. Spostò la mano verso la sabbia ferrifera,
bloccandola con un muro di sabbia e con l'altra toccò la fronte
della sorella, applicandole un sigillo sulla fronte, il quale
scomparse poco dopo.
Che
cosa le ha fatto? Sasori osservava i due, Gaara la lasciò libera
e la adagiò al suolo con la sabbia, all'improvviso vide Temari
guardarlo e alzare il ventaglio verso di lui e lanciare una raffica
di vento. Che diavolo- Dovette scudarsi con Hitetsu e scudare
ogni singola marionetta per non farle volare via, consumando un'altra
consistente quantità di chakra. Ma perchè Temari lo stava
attaccando? Cosa le aveva fatto Gaara? Che le avesse davvero fatto il
lavaggio del cervello solo con quello sguardo del Bijù? A quel punto
attivò l'auricolare << Ragazzi, non avvicinatevi troppo ai
Jinchùriki, se vi guardano con gli occhi del Bijù e vi toccano,
diventate loro alleati >>
<<
Allora è vero che fanno il lavaggio del cervello >>
parlò Deidara.
<<
Dovevo immaginarlo >> parlò stavolta Sasuke <<
Sakura hai trovato qualcosa? >> nel frattempo deviò un
altro Rasenshiriken.
<<
No. Non c'è nulla qui. Quella pergamena che avevamo trovato era
l'unica cosa che c'era... >> fece una pausa << Non
so se potrò tornare nel mio mondo... >>
<<
No, ci tornerai. Devo solo trovare il modo di venire lì >>
le parlò Sasuke.
<<
Ragazzi, le mie marionette si sono ridotte a diciotto, non ce la
faccio a tenerli tutti >>
Proprio
in quel momento Neji, Sai e Mei si portarono davanti a Sasori.
<<
Ci pensiamo noi a loro >> gli parlò Neji.
Sai
e Neji puntarono lo sguardo su Hinata che stava distruggendo un'altra
delle marionette.
<<
A lei ci penso io >> parlò Neji al compagno.
<<
Voglio occuparmi io di lei >> Sai strinse le mani in due pugni.
<<
Lo so che la ami, ma l'hai già affrontata e non puoi batterla, io
posso invece. Tu occupati degli altri >>
<<
Sasori... >> lo chiamò Sasuke dall'auricolare <<
Riesci a gestire Gaara e Yugito? >>
<<
Sì credo di sì >> sarebbe stato complicato, ma era
determinato.
<<
Deidara, tu prendi Fuu e Yagura, cerca di allontanarti dal campo
di battaglia, non puoi far esplodere le tue bombe in mezzo a tutti
>> continuò l'Uchiha << Io devo occuparmi di Naruto.
Sakura tu continua a cercare, deve esserci qualcos'altro... Dopo di
che, Deidara... hai sempre il compito di prendere Sakura e tornare a
Konoha >>
<<
Quanto mi fai incazzare >> si lamentò il biondo.
<<
Sasuke, è inutile, non c'è nulla qui >> parlò
stavolta Sakura << Vengo anche io sul campo di battaglia,
sono più utile insieme a voi >>
<<
No >> << No >> parlarono Sasori e Sasuke.
<<
Devi rimanere- >>
<<
No, ora ascolti me >> lo interruppe lei << Non puoi
decidere per me. Io scendo in campo, voglio affrontarli insieme a
voi. Non trattarmi come se fossi fragile, perchè non lo sono. Al
momento siete voi i miei compagni, e non vi lascerò morire, mi avete
capito? >> parlò seria mentre si accingeva per uscire dal
tempio.
Sasori
bloccava la sabbia di Gaara con la sabbia ferrifera e aveva rivolto
la marionetta Sasori contro Yugito, mentre Darui si buttava contro
Kakashi e Lee. Ascoltando Sakura sorrise con fierezza, nonostante non
era d'accordo, era fiero di lei, era proprio come la sua Sakura,
determinata e forte.
Deidara
artigliò con le zampe del suo drago le ali di Fuu e la fece
schiantare su Yagura, nel mentre sorrise con determinazione.
Sasuke
non era per niente d'accordo sul farla esporre in battaglia, ma
doveva ammettere che le sue parole lo avevano colpito nel profondo,
le ricordava proprio la sua compagna di Team, e spontaneamente
accennò un sorriso soddisfatto << Sakura... >> incoccò
un freccia elettrica sulla balestra e la puntò su Naruto << Ti
lascerò fare quello che vuoi... ma prima ho un compito da darti...
il ragazzo delle ombre dice che nel tempio c'è la soluzione per
rompere l'incantesimo sui Ninja alleati dei Jinchùriki, sta venendo
verso di te... abbiamo davvero bisogno di sapere... >>
Sakura
capì subito cosa volesse intendere, così annuì << Ho capito
>>
<<
Bene. Appena sai qualcosa, avvisaci >>
Proprio
in quel momento uscì dal tempio, alla luce del sole, notando il
paesaggio stravolto in lontananza, i Ninja combattere tra loro,
Sasori alle prese con Gaara e Yugito, Deidara che volava e sganciava
bombe esplosive su altri due Jinchùriki mentre la foresta prendeva
fuoco, e infine Sasuke scontrarsi con Naruto in aria, procurandole un
fitta al cuore. Vedere quest'ultimi scontrarsi la faceva stare male,
le ricordava il Naruto e il Sasuke del proprio mondo. Perchè?
Perchè doveva andare così anche qui?
<<
Hey >>
Una
voce famigliare la distrasse, e vide Shikamaru venirle incontro di
corsa, giusto... “il ragazzo delle ombre” << Shikamaru >>
<<
Ci conosciamo? >> le chiese confuso.
<<
È una storia lunga. Ora aggiornami, sono qui per aiutare >>
Quando
furono dentro al tempio, Shikamaru analizzò lo stanzone con la
statua, Sakura gli aveva riferito della pergamena che si era
sgretolata e che anche lei non aveva trovato nient'altro. Ma il Nara
non sembrava molto interessato alla pergamena, ma bensì alle pareti
con le scritte sconosciute << Conosci quella scrittura? >>
gli domandò.
<<
Un po', ho passato gli ultimi anni a studiarla nella mia città per
trovare una soluzione al problema dei Bijù. In un antico manoscritto
ho letto che qui troverò la risposta >> le spiegò mentre
continuava ad osservare le scritte.
Sakura
si domandava se in quelle scritte sconosciute potesse esserci anche
qualcosa riguardo ai portali spaziotemporali... ma ora era in secondo
piano.
<<
Non dice niente di diverso dai manoscritti che ho letto a Numa... a
parte questa... >> si spostò davanti alla statua, osservando
la scritta sopra di essa << “Prescelto, guardami e mostrami
il tuo potere, tutto ti sarà rivelato” >>
<<
Prescelto? >>
<<
Sembrerebbe ci sia una profezia dove dice che solo il prescelto potrà
portare la pace nei Bijù, ma non so cosa significa di preciso, e
soprattutto non so chi possa essere... Però non c'è scritto altro.
Che sia il prescelto la soluzione? >>
Sakura
per quanto non conoscesse del tutto questo mondo, iniziò a ragionare
e pensare. Prescelto...
<<
Lui... lui fa parte del Team 7, è quello che ha salvato Konoha, che
mi difende ogni volta sono in difficoltà, e che adesso sta facendo
di tutto per salvare l'umanità. Questo è il vero Naruto >>
finì di parlare guardando Sasuke.
<<
Capisco >>
<<
Per noi è surreale, noi definiamo così Sasuke >> parlò
stavolta Deidara.
Questo
mondo era quasi completamente al contrario... e subito le immagini
del vero Naruto e del vero Sasuke le si formarono in testa, venendo
poi sostituiti dai Naruto e Sasuke di questo mondo, ma all'opposto;
il Sasuke di questo mondo si sovrappose al vero Naruto, e viceversa
gli altri due. Per lei, ma in verità per tutti, nel suo mondo,
Naruto era un'ancora di salvezza, quello che risolveva il problema,
che affrontava il nemico più potente, e soprattutto quello che
salvava la situazione, si poteva dire che era come “il prescelto”.
Quindi... << Sasuke >> lo nominò.
<<
Cosa? >>
<<
Lui è il prescelto >> ne era convinta, sicura <<
Pensaci, lui vuole la pace. E poi sembra che la Dea voglia vedere il
potere del prescelto, e se si riferisse allo Sharingan? >>
Il
Nara sembrò pensarci << Non c'è nulla che faccia riferimento
a Sasuke o al clan Uchiha, ma è vero che lui, più di tutti, vuole
la pace... >>
<<
Non abbiamo altre opzioni, o ci proviamo o oggi moriamo tutti >>
Il
moro, dopo un momento di riflessione, annuì << Sì. Proviamoci
>>
<<
Dobbiamo avvisarlo, ma sopratutto dobbiamo trovare un modo per
distrarre Naruto >>
<<
Ho un'idea, per quanto misera... >>
Sasuke
era alle prese con Naruto, cercava di tenerlo occupato,
temporeggiando, dando modo a Sakura e Shikamaru di trovare la
soluzione, se fattibile. Nel mentre teneva controllata la situazione
anche degli altri compagni, sia Sasori che Deidara stavano
incominciando ad avere difficoltà a gestire i Jinchùriki, entrambi
iniziavano a scarseggiare con il chakra. Aveva bisogno di una
soluzione, in fretta.
<<
Immagino che tu sia consapevole che tu e tutti i tuoi amici verrete
spazzati via >> lo provocò il biondo davanti a lui.
<<
Non è ancora detto >> rispose vedendolo formare una teriosfera
dalla bocca.
<<
Quanto ti sbagli >> sorrise beffardo mentre preparava anche due
rasengan dalle mani del proprio Bijù di chakra << Ora... >>
in quel momento sparò la teriosfera contro di lui << Muori!
>>
Sasuke
scattò in alto, evitando il colpo potentissimo, ma senza rendersi
conto di come Naruto si era avvicinato così velocemente, fu colpito
dai due rasengan. Fu scaraventato violentemente al suolo, provocando
una voragine e un terremoto. Fortunatamente la corazza del Susanoo
l'aveva protetto.
<<
Sasuke... >>
La
voce di Sakura all'auricolare lo fece scattare nel rispondere subito,
sperando avesse buone notizie << Dimmi Sakura >>
<<
Mi sono collegato sulla vostra sintonizzazione anche io
>> parlò anche Shikamaru.
<<
Sasuke, devi venire al tempio, pensiamo che solo tu con il
tuo Sharingan puoi venire a conoscenza delle informazioni che servono
>> gli spiegò la kunoichi.
Io?
Ma non c'era tempo per le domande, se loro dicevano che lui era la
chiave, gli credeva... però... << Non riesco a venire, Naruto
mi sta con il fiato sul collo >> guardò il nominato che si
stava preparando per un altro attacco.
<<
Portalo qui da noi
>>
gli disse Sakura.
<<
Cosa? >> ma che diavolo stava dicendo? Aveva fatto e stava
facendo di tutto per tenere Naruto lontano da Sakura, e quest'ultima
gli diceva di portarlo proprio dove stava lei? Stava per rispondere
quando sentì la voce di Shikamaru.
<<
Sì, devi portarlo da noi. Userò la mia ombra per immobilizzarlo,
posso tenerlo fermo per al massimo un minuto... non abbiamo molte
altre scelte >>
Il
ragazzo delle ombre gli era sembrato un ragazzo intelligente e sicuro
di quello che diceva, e se davvero lo Sharingan era la chiave per
ribaltare la situazione, doveva tentare, anche perchè probabilmente
non avrebbero avuto altre opportunità... però non voleva nemmeno
rischiare di coinvolgere Sakura, non voleva che anche lei perdesse la
vita, non se lo sarebbe mai perdonato...
Sakura,
dall'esitante risposta di Sasuke, immaginava che quest'ultimo fosse
preoccupato per lei, ormai l'aveva imparato, ma non sopportava di
essere messa in primo piano di fronte a una guerra << Sasuke,
immagino e capisco i tuoi pensieri, ma qui c'è in ballo la vita di
molte persone, io sono una persona sola e sono come tutti gli altri,
e soprattutto non sopporterei di lasciar morire Sasori e Deidara...
ma soprattutto te... >> prese un respirò profondo << Qui
c'è la soluzione a tutto >>
L'Uchiha
dopo essersi rialzato in piedi, si rese conto che Sakura aveva
ragione, certo, avrebbe preferito non coinvolgerla, ma se davvero
poteva salvare molte altre vite, non solo Sasori e Deidara, ma anche
Hinata, Temari, Kankuro, e tutti gli altri, allora ci avrebbe provato
<< Sto arrivando >> volò in alto con il Susanoo,
evitando un Rasenshuriken di Naruto.
<<
Spero che tu abbia ragione >> le disse Shikamaru.
Deglutì
silenziosamente un po' di saliva, per quanto ne era convinta, le
rimaneva un minimo dubbio, si basava su un pensiero opposto, e
sperava davvero di avere ragione...
Sasuke
si mosse velocemente in volo, verso il tempio, facendosi seguire
senza sforzi da Naruto.
<<
Non ti facevo un codardo >> lo provocò il biondo.
Ignorò
le sue parole, continuando a volare, fin quando vide Sakura in
lontananza, davanti all'entrata.
<<
Fai atterrare Naruto >> gli parlò Shikamaru
nell'auricolare.
Subito
l'Uchiha si mosse verso il basso, atterrando al suolo, dissolvendo il
Susanoo davanti a Sakura, portandosi davanti a lei di spalle, dandole
uno sguardo fugace, per poi guardare davanti a lui.
Naruto
atterrò a terra, confuso, dissolvendo il chakra della volpe attorno
a lui << Allontanandoti dai tuoi compagni, le tue e le loro
sorti non cambieranno >>
Ora
erano uno davanti all'altro, da semplici Ninja.
La
rosa fece un passo sul lato, portandosi in vista Naruto, così da
poterlo osservare; era identico al Naruto che conosceva lei, solo un
po' più adulto, e l'espressione più dura. Era incredibilmente
doloroso vederlo dalla parte del nemico, ma ormai sapeva che questo
mondo era diverso, e dovette tenersi le emozioni per se, aveva
bisogno di essere lucida.
Naruto
era sempre confuso << Cosa- >> poi notò la ragazza alle
spalle dell'Uchiha << Tu. Tu sei quella che ho ucciso tempo
fa... Come- >> si interruppe da solo << Non importa.
Stavolta mi accerterò che morirai sul serio, assieme ai tuoi
compagni >>
Era
ancora più doloroso sentirlo parlare così, ma si costrinse a non
rispondere.
Naruto
alzò le mani a mezz'aria e ci modellò sopra il chakra del vento,
formando due Rasengan, ma all'improvviso fu bloccato, facendo
dissolvere la tecnica dalle mani << Che diavolo- >>
guardò in basso, notando l'ombra stringergli le gambe. Seguì poi
l'ombra che si allungava su un fianco e vide Shikamaru << Tu.
Traditore >>
Il
Nara teneva le mani unite mezzo inginocchiato a terra, sforzando la
tecnica << Andate. Ora! >>
Sasuke
non se lo fece ripetere due volte, e si girò verso l'ingresso del
tempio assieme a Sakura << Andiamo >>
<<
Avrei dovuto farti asservire dalla Volpe >> ringhiò al Nara
tentando di opporre resistenza.
<<
Naruto io ti conosco, non sei sempre stato così... ti prego ritorna
in te >>
<<
Sei tu che non vedi le cose in modo giusto, e appena tutta questa
storia sarà finita ti farò capire... >>
Sakura
e Sasuke si trovarono davanti alla statua.
<<
Cosa devo fare? >> le chiese.
<<
L'iscrizione dice che devi guardare la Dea e mostrarle il tuo potere
>>
<<
Lo Sharingan >> confermò lui stesso. Senza perdere altro tempo
in domande e pensieri, fece come gli aveva detto Sakura. Attivò lo
Sharingan.
Attesero
qualche secondo, ma niente, non succedeva nulla.
<<
Sei sicura che io posso- >>
<<
Il Mangekyò Sharingan >> provò a dire. Dopotutto era il pieno
potere dell'occhio.
Senza
ulteriori indugi, eseguì. Attivò il Mangekyò Sharingan, senza
usare Amaterasu o il Susanoo.
Sakura
osservava la statua, sembrava non succedesse proprio nulla. Iniziava
a pensare di aver pensato male, forse il prescelto di questo mondo
non era Sasuke... si sentì frustrata e rassegnata. Ma un istante
dopo, incredibilmente l'occhio sulla fronte della statua della Dea
Kaguya si aprì, illuminandosi di rosso, era proprio lo stesso occhio
con le tomoe dello Sharingan e i cerchi del Rinnegan della Kaguya del
proprio mondo. Vederlo la fece rabbrividire un po'.
<<
Percepisco un enorme potere... >> parlò il corvino mentre
veniva lentamente avvolto da un'aura violacea.
Nemmeno
il tempo di dire qualcosa, che vide l'Uchiha irrigidirsi e sollevarsi
da terra, levitando ed entrare in uno stato di ipnosi, tenendo gli
occhi completamente aperti verso l'occhio della statua <<
Sasuke >> provò a chiamarlo << Che succede? >> ma
lui rimaneva immobile, non la sentiva nemmeno. Iniziava a
preoccuparsi... << Sasuke! >> provò a richiamarlo
provando a toccargli un braccio, scottandosi subito dopo le dita.
Ritirò indietro la mano soffocando un gemito di dolore. Che diavolo
gli stava succedendo? Era un cattivo segno, o faceva parte di uno
strano rituale? Non sapeva cosa fare...
Improvvisamente
sentì tremare il pavimento, notando il soffitto dare altri segni di
cedimento, e poi subito dopo un'esplosione esterna. Fu recettiva e
svelta nel concentrare il chakra nel pugno per disintegrare un grosso
pezzo di pietra cadere da sopra la testa. Pezzo dopo pezzo, il
soffitto crollava, facendo filtrare la luce solare, fino a crollare
completamente ed esporre la grande sala all'aperto, con una
consistente nuvola di polvere annebbiare la vista. Sasuke era ancora
immobile, la statua integra con l'occhio ancora aperto e luminoso.
<<
Non mi intralciare >>
Girò
lo sguardo alle sue spalle, verso la voce di Naruto, lo vide
atterrare Shikamaru contro delle rocce della montagna. Sembrava
avergli fatto perdere i sensi. Merda. Naruto ora non era più
immobilizzato. E poi lo vide spostare la testa e lo sguardo verso di
lei e Sasuke, indurendo l'espressione con rabbia.
<<
Mi avete già fatto perdere troppo tempo >> fece un passo verso
i due, notando una strana aura attorno a Sasuke << Che diavolo
sta- >> si interruppe da solo << Non importa. Ora metterò
fine alla vostra inutile vita >> fece qualche passo sulle
macerie del tempio.
Sakura
lo vide avvolgere il suo corpo con il chakra della Volpe, era tutto
luminoso. Doveva fare qualcosa, doveva fermarlo, non poteva farlo
avvicinare a Sasuke, non gli avrebbe permesso di ucciderlo, così si
posizionò completamente davanti alla sua visuale, con i pugni pronti
nelle mani, attivando il Byakugou.
<<
Credi davvero di potermi affrontare? >> sorrise beffardo lui.
No,
non lo credeva, sapeva quanto lui fosse nettamente più forte, ma era
suo compito fare qualsiasi cosa per fermarlo, a costo di morire.
Naruto
si avvicinò ancora, formando su una mano un Rasengan di un certo
diametro.
Anche
cercando di evitarlo, non ce l'avrebbe fatta, sapeva che era molto
veloce, ma anche volendo non si sarebbe mossa da lì, non poteva
permettere di colpire Sasuke, qualsiasi cosa gli stesse succedendo.
Rimase lì, pronta a ricevere il colpo.
Naruto
non perse altro tempo, e scattò in avanti contro la kunoichi,
puntandole il Rasengan << Muori! >> un 'istante dopo si
scontrò contro una specie di parete di chakra, il Rasengan non
avanzava, osservò meglio, no, era uno scudo di chakra.
Sakura
tendeva il braccio teso in avanti, la mano stretta in un pugno, con
il bracciale di legno e meccanismi di Sasori aperto, attivo,
scudandola. Sentiva l'immensa forza che minacciava di sovrastarla, e
per tentare di non perdere l'equilibrio, concentrò il chakra sotto
la pianta dei piedi. La forza di Naruto era talmente potente che fu
costretta a conficcare i piedi di un paio di centimetri al suolo.
Sentiva di non poter durare a lungo. Dannazione.
<<
Hai solo rimandato la tua morte per poco, non puoi nulla contro di me
>> le disse con un ghigno malevolo sulle labbra.
Il
braccio iniziava a farle male, e anche sostenendolo con l'altro non
cambiava nulla. In più il congegno di Sasori aveva dato i primi
segni di rottura, aveva notato qualche piccola crepa nel legno, non
sarebbe durata ancora per molto << Ti prego Naruto... >>
lo supplicò lo stesso sapendo di non stare parlando con il vero
Naruto. Era terribilmente devastante doverlo vedere con quello
sguardo malevolo, le emozioni tendevano a venire fuori, gli occhi si
erano fatti lucidi e le si era formato un groppo in gola.
Incrementò
le dimensioni del Rasengan e dette una spinta maggiore verso la
kunoichi << Ora muori! >>
Proprio
in quel momento il bracciale si ruppe, e lo scudo si dissolse in un
attimo. Non poteva fare nulla per evitare il colpo, si parò il viso
con le braccia incrociate davanti e chiuse gli occhi.
Il
colpo non arrivò, ma sentì un rumore di acqua e un grido sorpreso
di Naruto. Aprì gli occhi, vedendo il biondo e il Rasengan essere
travolto da un immenso flusso di acqua provenire da un lato. Chi-.
Spostò lo sguardo verso la direzione da cui era venuta l'acqua,
notando un Ninja dai capelli di un azzurro chiarissimo e una grossa
spada dietro la schiena, gli sembrava famigliare...
Il
ragazzo spostò lo sguardo sulla kunoichi e sgranò gli occhi
sorpreso e confuso << Ma tu... come è possibile? >>
Ora
che lo aveva visto meglio, poteva riconoscerlo, se non errava doveva
trattarsi di Suigetsu, uno dei compagni del Team Taka di Sasuke. Lo
vedeva parecchio confuso nel vederla, probabilmente anche lui
conosceva l'altra Sakura. Lo vide schiudere le labbra per parlare, ma
fu distratto dal rumore di macerie essere scaraventate con forza al
suolo. Girò la testa, notando Naruto rialzarsi con rabbia,
evidentemente scocciato.
<<
Vi ammazzo tutti! >> ringhiò mentre scattava verso il Ninja
con un altro Rasengan.
Suigetsu
evitò il colpo, trasformandosi in stato liquido, facendosi passare
il corpo di Naruto attraverso, solidificandosi alle sue spalle,
pronto a contrattaccare con la spada. Ma nel momento che tentò di
colpirlo, fu afferrato sveltamente dal collo, tentò invano di
liquefarsi in acqua, ma qualcosa attraverso la mano del Jinchùriki
lo bloccava.
<<
So benissimo chi sei, so cosa sei capace di fare >> gli parlò
beffardo. Senza perdere altro tempo gli scaraventò il Rasengan nello
stomaco, lasciando la presa, buttandolo contro la kunoichi con forza.
Sakura
buttò le mani avanti, e lo afferrò per le spalle, evitando che
cadesse malamente al suolo. Lo sentì gemere di dolore, notando le
evidenti bruciature sull'addome attraverso la maglia mezza strappata.
Si abbassò sostenendolo e appoggiandolo al suolo con preoccupazione,
la ferita poteva sembrare superficiale, ma sapeva benissimo cosa era
in grado di fare il Rasengan di Naruto, e da Ninja medico riusciva a
capire e notare meglio di un semplice Ninja; aveva un'emorragia
interna e gli organi erano schiacciati. Per questo si era affrettata
a curarlo, non voleva che nessuno perdesse la vita, nemmeno uno
sconosciuto << Guarirai >>
Emise
un gemito di dolore << Sei... identica a lei... >> le
disse un attimo prima di svenire.
Non
era sorpresa da quelle parole, ormai ci aveva fatto l'abitudine.
Naruto
sorrise malignamente << È inutile che lo curi, tra poco
morirete entrambi >> dicendo questo si trasformò nell'enorme
Volpe di chakra.
Sakura
smise di curare Suigetsu, gli aveva dato le cure necessarie per
sopravvivere, non aveva tempo di curarlo completamente. Si alzò in
piedi e fece due passi avanti con sempre il Byakugou attivo e i pugni
stretti, pronta a fronteggiarlo, o almeno fare qualcosa per prendere
tempo; Sasuke era ancora in quello stato di ipnosi e non sapeva
quanto tempo gli sarebbe servito per terminare quel rituale, o almeno
sperava che lo fosse.
<<
Sei proprio una stupida >> le disse beffardo << Non sarai
più tanto fortunata >>
Sakura
non perse tempo nel agire, tentando di prendere secondi preziosi,
così concentrò il chakra nel pugno e velocemente lo indirizzò in
basso, sul terreno roccioso. Spaccò e creò crepe sul terreno
davanti a lei, destabilizzando l'equilibrio di Naruto. Contò
veramente molto poco, dato che quasi subito lui levitò.
<<
Mi sono stancato di perdere altro tempo >> era davvero stufo di
essere intralciato inutilmente. Si preparò per concentrare il chakra
sulla bocca della Volpe.
Sakura
si allarmò, sapeva che stava per lanciare una teriosfera, anche
volendo spostarsi non l'avrebbe evitata, e poi in ogni caso avrebbe
preso in pieno, non solo lei, ma anche Sasuke e Suigetsu dietro di
lei. Non sapeva cosa fare, era al di sopra della sua portata... No,
forse una cosa c'era... si morse un po' il pollice e fece per
sbattere il palmo a terra, quando all'improvviso si ritrovò cambiata
di posizione, dietro a Suigetsu steso a terra. Quando alzò lo
sguardo, spalancò gli occhi stupita, Sasuke era davanti a lei, poco
più avanti girato di spalle. Lo vide evocare il Susanoo e alzarsi al
pari di Naruto. Come aveva fatto?
Il
biondo sparò la teriosfera con aggressività verso i tre.
L'Uchiha
sguainò la katana del Susanoo intrisa di fulmine mista a fiamme nere
e tagliò di netto la potente teriosfera, dividendola a metà, così
da colpire due punti ai lati della montagna.
Ci
fu uno spostamento di aria improvvisa. Era stato incredibile come
aveva tagliato quel potentissimo colpo.
<<
Katsuyu sarebbe stata spazzata via >> le parlò Sasuke sempre
di spalle.
La
rosa era stranita, sembrava che Sasuke fosse diverso, più forte,
perchè contrastare una teriosfera era quasi impossibile, e poi come
aveva fatto a spostarla dietro senza che se ne rendesse conto?
L'Uzumaki
si innervosì ancora di più << Perchè non muori una buona
volta? >> gridò infuriato.
<<
Sakura... >> Sasuke si girò di un po' per guardarla.
Spalancò
gli occhi sorpresa, ora era tutto più chiaro, Sasuke era davvero più
forte perchè aveva ottenuto il Rinnegan nell'occhio sinistro,
proprio come il vero Sasuke. Allora anche lo scambio di posizione era
uno potere di quell'occhio?
<<
Stai indietro. Ora metterò fine a quest'assurdità >>
Naruto
ghignò con aria superiore << Non so che cazzo ti è successo,
ma ti è rimasto solo un occhio con lo Sharingan, pensi davvero di-
>>
Non
lo fece nemmeno finire di parlare, che portò velocemente la mano in
avanti con il palmo rivolto verso di lui, facendo uscire una catena
violacea, che penetrò il chakra della Volpe, e anche il petto di
Naruto.
Il
biondo si allarmò, provò a portare le mani sulla catena, per
poterla togliere, ma si scottò << Che cazzo è? >> sentì
poi una strana sensazione in tutto il corpo e si ritrovò
impossibilitato nel comandare il chakra della Volpe, ritrovandosi
nella sua forma da semplice Ninja << Che cosa mi stai facendo?
>>
Sasuke
era calmo e tranquillo << Ti sto estraendo la parte oscura del
Bijù >>
Sakura
sgranò gli occhi.
<<
Non sei te stesso con quell'oscurità, sei offuscato dall'odio e
dalla rabbia >>
<<
Non è vero! E poi dici tanto che non vuoi uccidere nessuno, ma sai
benissimo che si mi estrai la Volpe io- >>
<<
Non morirai >> lo interruppe << La Volpe rimarrà dentro
di te, solo senza la parte oscura >> gli spiegò meglio.
Naruto
era infastidito, voleva contrastarlo, ma si sentiva immobile,
impossibilitato di eseguire qualsiasi cosa se non parlare. Appena
sentì una fitta quasi dolorosa al petto, percepì uno svuotamento di
chakra improvviso. Gridò non appena sentì un'ultima fitta di dolore
più intensa, e senza rendersi conto manifesto una potente onda
d'urto tutt'intorno.
L'onda
d'urto si espanse violenta ovunque, Sakura riuscì in tempo a balzare
verso Suigetsu e tenerlo fermo a terra per sicurezza. Nel tentativo
una grossa pietra le volò addosso scontrandosi contro la fronte,
destabilizzandola e farla cadere all'indietro, sbattendo la testa per
poi perdere i sensi.
Sasori
era alle strette, non riusciva più a gestire i due Jinchùriki,
Gaara era riuscito a bloccargli le gambe, facendo salire la sabbia
sempre più su, mentre Yugito stava per sferrargli un colpo di
artigli. Stavolta non avrebbe potuto fare nulla, le sue marionette
erano malconce e non gli rimaneva una goccia di chakra. Sarebbe stata
la fine. Sperava che Sakura fosse salva, e con questo pensiero spostò
lo sguardo verso il tempio, notando in lontananza il maestoso Susanoo
di Sasuke davanti alla Volpe. Non vedeva Sakura, ma il tempio
distrutto sì, sperava con tutto il cuore che fosse salva. Sperava
anche che in qualche modo lei avrebbe trovato il modo di tornare nel
suo mondo, voleva morire con la convinzione che avesse compiuto la
missione. Alzò poi lo sguardo verso il cielo con un leggero sorriso
sereno. Sakura tra poco ti raggiungerò...
Improvvisamente
un'onda d'urto travolse tutti gli altri Ninja nei d'intorni. Gaara e
Yugito vennero presi da un malore al petto, e in un'istante si
materializzò una catena violacea che proveniva dal palmo della mano
di Sasuke sempre fermo davanti a Naruto.
Sasori
si sentì libero dalla sabbia, notando i due Jinchùriki
inginocchiarsi a terra. Era salvo. Le due catene provenivano da
Sasuke? Da così lontano? Che cosa stava facendo? Notò anche altre
catene, due verso Fuu e Yagura, con Deidara a terra senza chakra,
altre quattro puntate verso Sud in mezzo alla foresta. Sembrava che
quelle catene avessero localizzato istantaneamente le posizioni dei
Jinchùriki.
<<
È tutto finito Naruto >> gli parlò Sasuke, mentre percepiva
di avere agganciato tutti i Jinchùriki. Con uno strattone tirò
indietro le catene, con agganciate del chakra nero su tutte. Tirò
fino a farle scomparire nel palmo della mano. Si osservò
quest'ultimo, notando formarsi un simbolo di Yin e Yang.
L'Akasuna
spostò lo sguardo verso Temari, la quale stava poco lontano da lui,
le notò formarsi un sigillo sulla fronte, e infine rompersi e
scomparire. Si era spezzato l'asservimento?
<<
Aaaah! >>
Il
rosso spostò velocemente la testa verso la voce, notando Hinata
urlare disperata con le lacrime agli occhi.
Sai
e Neji le si fiondarono vicino.
<<
Che succede? >> domandò confuso Sai.
Hinata
istintivamente si aggrappò alla maglia del cugino, continuando a
piangere con disperazione e dolore << No. No. Non... Non posso
averlo fatto davvero... >>
<<
Ma è tornata in se? >> Neji stringeva la cugina a se,
guardandosi attorno.
<<
Sembra che tutti siano tornati se stessi >> parlò Sai.
Di
nuovo il suono dell'acqua e di bolle che salivano verso l'alto. Di
nuovo tutto nero. Non si muoveva, non ci riusciva. Ricordava anche di
aver già sognato una cosa simile, stava forse sognando ancora? Sentì
poi il rumore ovattato di una porta chiudersi, voleva aprire gli
occhi per vedere, ma proprio non ci riusciva. E poi improvvisamente
sentì vibrare ogni cosa, come se fosse in atto un terremoto.
<<
Cosa succede? >>
Una
voce ovattata. Non riusciva a capire se la conoscesse o meno. E poi
all'improvviso una scossa più forte e un suono ovattato di un tonfo
colpì, e inspiegabilmente gli occhi le si spalancarono senza aver
dato il comando. Vide di essere in una teca di vetro piena d'acqua,
con delle bolle che salivano verso l'alto, era attaccata ad un
respiratore, poi si guardò le braccia, aveva diverse flebo attaccate
alle vene, e alla fine notò dei fili di capelli rosa ondeggiare in
avanti nell'acqua. Fu sorpresa nonostante sapesse di stare
sognando... o forse...
<<
Ti sei svegliata >>
Alzò
lo sguardo verso la voce ovattata, e vide la sagoma che si affacciava
alla teca di vetro, fu sorpresa e quasi spaventata di vedere
Orochimaru.
<<
Solo un momento >> le disse mentre si avvicinava a una
pulsantiera accanto alla teca.
Lentamente
l'acqua iniziò a scendere di livello, fino a riuscire ad appoggiare
i piedi in fondo. Si guardò il corpo, era mezza nuda, aveva indosso
dei pantaloncini corti e bianchi, e una fasciatura sul seno. Ancora
una volta senza comando, si tolse il respiratore con la mano, e
respirò a pieni polmoni mentre la teca si apriva davanti.
<<
Non so cosa fosse quell'onda d'urto, ma ti ha svegliata >> le
spiegò l'uomo.
Onda
d'urto? L'onda d'urto che aveva creato Naruto? Allora questo voleva
dire che...
<<
Devo- >> si interruppe un momento << Devo andare al
tempio di Kaguya >>
… la
Sakura di questo mondo era viva. Allora tutti quei sogni erano i suoi
ricordi... e ora stava vedendo attraverso i suoi occhi. E se lei
voleva andare al tempio di Kaguya, voleva dire che anche lei aveva
visto attraverso lei stessa. Questo voleva dire che erano collegate.
<<
Sakura >>
Un'altra
voce, proveniente dalla sua testa stavolta.
<<
Sakura svegliati >>
Si
svegliò spalancando gli occhi prendendo aria nei polmoni. Sopra di
lei il cielo terso e lucente. Il sole le fu coperto dalla sagoma di
Sasuke, il quale le stava inginocchiato accanto.
<<
Hai sbattuto la testa >> le disse.
In
effetti le doleva vicino alla fronte e dietro la nuca.
<<
È tutto finito >> aggiunse mentre alzava lo sguardo verso una
determinata direzione.
A
quel punto si alzò con il busto, notando di essere in mezzo a tutti
i Ninja e i Jinchùriki, sembravano tutti mezzi doloranti e malconci,
notò Deidara stringere la mano a Yugito in segno di pace. Ce
l'avevano davvero fatta? Allora questo voleva dire che... spostò lo
sguardo su Naruto, notandolo aiutare Shikamaru ad appoggiarsi a
terra, per poi avvicinarsi verso di lei e Sasuke, abbassandosi con le
gambe flette su se stesse.
<<
Mi dispiace >>
Era
stupita, ma contenta di vederlo calmo e tranquillo, magari non
sorridente come lo era il vero Naruto, ma era già abbastanza. Non
riuscì a trattenersi nel sfogare alcune lacrime di gioia <<
Sono così felice >>
Naruto
corrugò la fronte confuso.
Sasuke
le sorrise teneramente << È una storia lunga e complicata
>>
parlò al biondo al suo fianco.
Dopo
qualche istante Naruto prese di nuovo parola << Sasuke, dovrei
rispondere dei miei crimini >>
<<
Capisco come ti senti, ma non eri davvero tu a fare quello che
facevi, eri manovrato dalla parte oscura del Bijù, come tutti gli
altri. Sono sicuro che troveremo un accordo e una soluzione >>
<<
Aaah! >>
Un
grido femminile attirò l'attenzione di tutti loro. Era Hinata che si
disperava e piangeva addosso al cugino.
Naruto
si alzò in piedi in modo serio, e si avviò verso i due Hyuga e Sai.
<<
Va tutto bene Hinata, è tutto finito >> provò a dirle ancora
Neji.
Sai
era dispiaciuto nel vederla in quelle condizioni, sapeva che stava
male per aver ricordato di aver ucciso Kiba. Non sapeva cosa dire e
fare. Notò Naruto avvicinarsi a loro, e subito si innervosì,
alzandosi in piedi, bloccandolo nell'avvicinarsi ulteriormente <<
Qualsiasi cosa tu voglia fare non è gradito, hai già fatto
abbastanza >>
<<
Non voglio farle del male >>
<<
Non mi interessa. È così per colpa tua >> lo aggredì ancora
Sai.
Neji
intervenne << Calmati Sai. Lascialo avvicinare >>
Sai
fece una smorfia infastidita, ma lo lasciò passare.
Naruto
si abbassò di nuovo a gambe flette, accanto alla corvina,
guardandola dispiaciuto per quello che le aveva fatto <<
Hinata... >> la chiamò.
La
corvina sentendo la voce del biondo, si staccò dal cugino. Lo guardò
con le lacrime agli occhi, notando come fosse diverso ora Naruto.
Negli ultimi anni aveva avuto una relazione con lui, intima, e per un
momento aveva creduto che fosse stato dovuto all'asservimento, ma
ricordava che si era innamorata davvero di lui, durante la sua
prigionia, prima di essere asservita alla Volpe. Ricordava di aver
visto del buono in lui, l'aveva risparmiata dopo tutto, l'aveva
visitata ogni giorno in prigione, non sapendo perchè lo facesse. E
quando un giorno aveva aperto la cella e si era avvicinato più del
necessario, l'aveva quasi baciata, era stato lì che si era
innamorata di lui. Quei sentimenti erano veri.
<<
Mi dispiace di averti usata >> le disse amareggiato.
<<
Non sei stato tu, era la volpe a manovrarti, come ha fatto con me...
>> di nuovo il ricordo in cui uccideva Kiba. Stava malissimo,
il cuore sanguinava dolorante.
<<
Sto male anche io, ho ucciso molte più persone io, e credimi che mi
sento malissimo per questo >> si mise una mano sul cuore <<
Se tu mi permettessi di- >> si interruppe un momento << …
se mi permettessi di aiutarti... Io... Io provo davvero qualcosa per
te, vorrei poter fare qualcosa... >> non sapeva nemmeno come
esprimersi.
Sai
lo guardò con disappunto.
La
Hyuga rimase a guardarlo per un lungo istante, elaborando ancora una
volta il tutto, e infine decise di prendergli la mano che aveva
ancora sul petto << Voglio aiutarti anche io >> riuscì a
stirare un debole sorriso, nonostante il dolore e la sofferenza.
Nel
frattempo Sakura, dopo aver smesso di guardare Naruto, si ricordò
del sogno non sogno, spalancò gli occhi ancora incredula a quello
che aveva scoperto, cercò subito la sagoma di Sasori, vedendolo
tenersi a malapena in piedi, con una mano premuta sull'addome, mentre
stringeva la mano ai fratelli Sabaku << Sasori! >> lo
chiamò a gran fiato.
Il
rosso si girò di scatto sgranando un po' gli occhi. Non ci pensò
due volte nel camminare verso di lei.
<<
Che succede Sakura? >> le domandò Sasuke ancora al suo fianco.
Anche
Deidara si avvicinò in quel momento, mentre Sasori si sedeva sfinito
all'altro fianco della kunoichi.
Il
rosso le accarezzò la chioma rosata << Sono contento che- >>
<<
Sakura >> lo interruppe subito << Lei è viva >>
Tutti
e tre i Doragon spalancarono gli occhi.
<<
Cosa?! >> domandò Sasuke.
<<
Come lo sai? >> domandò Deidara.
Sasori
rimase in silenzio, incredulo dalle sue parole, il cuore gli batteva
fortissimo, speranzoso e impaziente.
<<
L'ho vista mentre ero svenuta. Non so come sia possibile, forse siamo
collegate, ma credo fosse stata in coma fino ad adesso. Quasi tutte
le notti sognavo frammenti dei suoi ricordi, ma io pensavo fossero
solo sogni dovuti allo stress, ma ora so che erano i suoi ricordi
>>
spiegò velocemente.
Sasori
credeva di stargli per esplodere il cuore << Dov'è? >>
gli importava solo di trovarla.
<<
Non lo so, però ho visto che Orochimaru si è occupato di lei tutto
questo tempo. Però lei sa dove siamo noi, ha visto attraverso i miei
occhi >> puntò lo sguardo su quello color miele di Sasori.
L'Akasuna
si specchiò in quegli occhi di giada, lei l'aveva visto? Lei
era viva. Il cuore palpitava impazzito, voleva vederla, abbracciarla
e baciarla.
<<
Sasori lei sta arrivando qui >> le fu spontaneo sorridergli.
Vedeva chiaramente quanto fossero immensi i sentimenti del Ninja
della Sabbia, era contenta per lui, e sollevata nel sapere che
l'altra se stessa era viva.
Non
poté controllare le emozioni, e si ritrovò a versare qualche
lacrima di gioia. Per un lungo anno aveva sofferto, aveva quasi
accettato la sua morte, e alla fine, grazie ad un'altra Sakura, lei
tornava da lui. Non si spiegava come poteva essere viva, e nemmeno
sapeva chi fosse questo Orochimaru, ma non gli importava.
<<
Quindi non sei sua sorella? >>
I
quattro Ninja si girarono verso la voce, era Suigetsu che si era
trascinato in piedi con una mano premuta sull'addome.
<<
Orochimaru è il mio maestro. Un anno fa, dopo un'esplosione in mezzo
alla foresta ho visto quella ragazza finire in mare, l'ho recuperata.
L'ho portata subito nel covo del mio maestro, Orochimaru conosce
diverse arti proibite; essendo morta da poco aveva la possibilità di
resuscitarla, ma una volta fatto, è rimasta in coma. Abbiamo
scoperto solo il suo nome, Sakura, era scritto su uno dei suoi Kunai,
ma non aveva coprifronte, non sapevamo di che villaggio fosse, e non
abbiamo chiesto in giro per non rischiare di lasciarla al nemico. Il
mio maestro ha pensato poi fosse saggio tenerla al sicuro nel covo
>>
spiegò brevemente Suigetsu << Mi fa piacere che si sia
svegliata, anche se non capisco chi tu sia >>
Sasuke
sospirò << Ti spiego tutto con calma >>
<<
È pazzesco >> commentò Suigetsu dopo aver ascoltato la
vicenda della giovanissima Sakura << Due Sakura >>
<<
Quanto tempo le ci vorrà per raggiungerci? >> domandò Sasori
riferendosi alla sua Sakura.
<<
Un giorno >>
Nel
frattempo la rosa, riascoltando per l'ennesima volta l'accaduto, si
era un po' rattristita; erano arrivati al tempio per cercare una
dannatissima pergamena, l'aveva trovata, ma si era sgretolata, e il
tempio ora era distrutto, la possibilità di tornare nel suo mondo si
erano annullate. Era frustrata e arrabbiata, incapace di poter
tornare da suoi veri compagni, incapace di poterli aiutare a
sconfiggere Kaguya, sempre se fossero ancora vivi...
Sasuke
notandola cambiare espressione, capì i suoi pensieri <<
Sakura... >> attirò la sua attenzione << Quando sono
stato investito dal potere delle Dea, ho avuto una visione, lei mi
parlava, mi ha riempito di informazioni, dandomi un nuovo potere, è
così che sono riuscito poi a far tornare i Jinchùriki pacifici >>
Lo
ascoltava, come tutti lì intorno, e anche se era contenta che era
riuscito a mettere fine ai conflitti, non era di consolazione al suo
problema...
<<
Con potere, intendo anche i portali spaziotemporali >>
aggiunse.
Spalancò
gli occhi.
<<
Davvero puoi fare una cosa simile? >> domandò Deidara.
<<
Non ho ancora avuto modo di provarlo, ma Kaguya mi ha mostrato di
poterlo fare >>
La
speranza tornava << Mi stai dicendo che posso tornare nel mio
mondo? >>
<<
La Dea mi ha spiegato che il varco che hai aperto con Obito è stato
dovuto ad un'anomalia, ma lei essendo Dea in questo mondo, ha
percepito quel portale, l'ha assimilato. Mi ha dato modo di poterlo
aprire, ma solo una volta per poterti far tornare nel tuo mondo. Ha
aggiunto anche che se tu rimanessi qui, in futuro porterebbe
confusione e catastrofi in questo mondo >>
Era
rimasta stupita dalle sue parole, ma era felice che lui potesse darle
modo di tornare, grazie alla Dea di questo mondo. Non l'avrebbe mai
detto, ma doveva ringraziare la Dea Kaguya.
<<
Puoi restare almeno un altro giorno? >> domandò Sasori.
Un
giorno? Per poter incontrare l'altra se stessa? Sarebbe stato strano,
ma curioso.
<<
No, aprirò il varco adesso. Non sappiamo se il tempo nel suo mondo
sia andato avanti o si sia fermato, deve tornare ora >> rispose
l'Uchiha << In qualunque stato sia il tuo mondo, non puoi
rimanere qui >> si rivolse alla kunoichi.
Sasuke
aveva ragione, lei era fuori posto qui, era ovvio che poteva
compromettere l'avvenire di questo mondo, non sapeva come, ma era
meglio evitare di rovinarlo o distruggerlo. Sarebbe tornata nel
proprio mondo, intatto o distrutto che fosse << Sono d'accordo
>> però era un po' triste dover dire addio a loro tre, dopo
gli ultimi giorni passati insieme. Infondo erano bravi Ninja, e ci si
era affezionata. Avrebbe voluto incontrare l'altra Sakura, assistere
alla riconciliazione tra lei e Sasori, al suo compagno di Team
Sasuke, e l'amico devoto Deidara, ma non poteva far aspettare ancora
i suoi veri compagni.
<<
Mi mancherai >> Deidara si sbilanciò in avanti per darle un
abbraccio.
Fu
presa alla sprovvista, non si aspettava di essere abbracciata,
specialmente da Deidara, per quanto strano, le faceva piacere.
Sorrise teneramente << Anche tu >>
Il
biondo sciolse l'abbraccio.
Sakura
poi spostò lo sguardo verso Sasori, doveva ammettere che lui più di
tutti l'aveva sorpresa e stupita, e ancora una volta si ritrovava a
comprendere del perchè la Sakura di questo mondo avesse scelto lui.
Si meritava davvero l'amore dell'altra se stessa << Grazie per
tutto >>
Il
rosso le rispose con un abbraccio, stringendola a se << Grazie
a te >> se lei non fosse capitata nel loro mondo, probabilmente
la sua Sakura non si sarebbe svegliata, e forse non avrebbe mai
scoperto che era viva.
<<
Mi ricorderò sempre di te >> gli disse ricambiando
l'abbraccio. Ancora una volta sentì quanto umano era, carne e ossa,
le faceva ancora uno strano effetto, ma era bello poter aver
conosciuto un Sasori umano con dei sentimenti.
<<
Faccio il tifo per te... >> le sussurrò vicino all'orecchio.
Per
cosa?
<<
Conquista il tuo Sasuke >> le sussurrò ancora.
Era
facile a parole, sarebbe stato meraviglioso poterlo davvero
conquistare, era tutto da vedere, non sapeva ancora che cosa sarebbe
avvenuto nel suo mondo, se ancora c'era...
Sciolsero
l'abbraccio a malincuore.
A
quel punto le rimaneva Sasuke, spostò lo sguardo su di lui, un po'
imbarazzata, l'avrebbe abbracciata anche lui? << Mi ha fatto
piacere- >>
Non
la fece finire di parlare, che si era portato subito in avanti per
abbracciarla, senza dire nulla.
Le
veniva quasi da piangere a quel contatto, lui più di tutti loro, le
sarebbe mancato maggiormente, era innamorata di lui, ed era perfetto,
bello, buono e premuroso, cosa che il vero Sasuke non era. Avrebbe
voluto davvero che il vero Sasuke fosse come lui... Anche se stava
con un'altra donna, era comunque contenta che avesse una famiglia,
soprattutto che aveva il suo adorato fratello. Le aveva fatto anche
piacere sapere che lui anni prima era stato innamorato dell'altra
Sakura, anche se forse ancora adesso provava qualcosa per lei, in
modo lieve.
<<
Il Sasuke del tuo mondo... ha solo bisogno di capire... non
arrenderti >> le parlò piano vicino all'orecchio.
Inutile
dire che le scappò una lacrima. Gli sarebbe mancato, tanto anche,
come anche tutti loro. Non avrebbe mai pensato che fosse stato così
difficile, ma soprattutto triste.
Pochi
minuti dopo, era pronta a tornare nel suo mondo, aveva quasi l'ansia,
paura di trovare tutto distrutto, tutti morti... Sasuke le stava
affianco, anch'esso pronto ad attivare il varco. Sasori e Deidara
erano poco più indietro, dietro ancora c'erano tutti gli altri Ninja
e Jinchùriki, tutti erano pronti ad assistere a quell'evento unico.
<<
Sei pronta? >> le chiese l'Uchiha.
Era
preoccupata, ma era determinata a tornare nel proprio mondo <<
Sì >>
A
quel punto Sasuke attivò il potere del Rinnegan e lentamente davanti
a loro si formò un varco.
Solo
quando fu abbastanza grande, sgranò gli occhi rincuorata di vedere
ancora Obito in ginocchio dall'altra parte, sembrava ancora nello
stesso punto, che nemmeno si fosse mosso da lì.
<<
Obito... >> sussurrò Sasuke << Sembra che il tempo non
sia passato nel tuo mondo >> parlò a Sakura.
La
rosa notò Obito stranito e confuso.
<<
Ora va, non posso tenerlo aperto per molto >>
Sakura
a quel punto dette un'ultima occhiata a Sasuke, e poi a Deidara e
Sasori, sorrise ai tre, ricevendo indietro lo stesso sorriso. Poi si
rigirò, e si avviò verso il portale, facendo infine un balzo al suo
interno, per poi vedersi chiudere il portare alle spalle.
<<
Sakura? >> Obito era confuso << Che cosa ti è successo?
Hai cambiato vestiti? >>
<<
Quanto tempo è passato? >> domandò.
<<
Da quando sei stata risucchiata, più o meno due minuti >> le
rispose.
Due
minuti? Questo stava a significare che il tempo nell'altro mondo era
più veloce.
<<
Quello non era Sasuke? >> chiese lui.
<<
Non quello che cerchiamo noi. Ero in altro mondo >> gli rispose
mentre si portava alle sue spalle. Non avevano tempo da perdere per i
racconti << Dobbiamo continuare a cercare Sasuke >>
appoggiò le mani sulle spalle dell'Uchiha e riattivò il Byakugou.
<<
D'accordo. Allora continuiamo >> Kamui.
L'ennesimo
varco dimensionale si aprì davanti a loro, e stavolta era quello
giusto, era un deserto di sabbia, e in lontananza c'era la sagoma di
Sasuke.
<<
Sasuke! >> lo chiamò urlando lei.
<<
L'abbiamo trovato! >>
~♥~♥~♥~
Ciao
Ninja ♥
Chiedo
scusa per il ritardo, ma nelle ultime settimane ho lavorato
parecchio, e ho avuto meno tempo per scrivere. Purtroppo sarà così
d'ora in avanti, ma non vi preoccupate, scrivo e scriverò, solo che
lo farò in tempi un po' più lunghi.
Comunque
ci tengo a spiegare che alcuni personaggi hanno abilità aggiuntive,
ho dovuto farlo con alcuni, soprattutto con Sasori, altrimenti
sarebbe stato un semplice marionettista come Kankuro. Infondo è un
altro mondo, tutto è possibile.
Altra
cosa, purtroppo i combattimenti non sono il mio forte, e per questo
alcuni li ho dovuti tagliare, proprio non mi venivano, e poi se li
avessi scritti tutti sarebbe stato troppo lungo, troppi personaggi da
fare, quindi ho deciso di gestire il capitolo così, concentrandomi
sulle cose importanti. Spero che abbiate lo stesso apprezzato.
Il
prossimo capitolo sarà l'ultimo, sarà l'epilogo.
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