Luce verde

di LadyPalma
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Luce verde



"È tutto pronto?"
Qyburn alzò lo sguardo verso la sua regina e annuì come conferma. Lei sorrise: un sorriso carico di furia silenziosa e che aveva il sapore della vendetta, ma in cui lui riusciva a scorgere anche la paura e la tristezza. Erano sfumature quasi impercettibili che agli occhi del medico di corte erano vivide come macchie di colore.
"Non manca molto ormai" disse, più per interrompere il pericoloso corso dei suoi pensieri che per reale necessità.
Si avvicinò lentamente, seppur mantenendosi a debita distanza. Lei lo lasciò fare e con il capo gli fece perfino cenno di servirsi un po' di vino. Lui declinò educatamente e rimase invece a fissare lei mentre sorseggiava il suo calice.
Restarono in silenzio a pochi passi l'uno dall'altra con gli occhi rivolti verso la vetrata oltre la quale si sarebbe scatenato l'Inferno sulla Terra. Loro erano al sicuro, e aspettavano.
Komorebi, era questo il termine curioso che venne in mente a Qyburn durante l'attesa. Gli era capitato di scorgere quella parola sfogliando un dizionario di una lingua ormai remota e non l'aveva mai dimenticata da allora, così come non aveva mai dimenticato il suo significato: l'effetto della luce del sole che filtra tra la luce degli alberi. Ciò che avrebbero visto da lì a poco era qualcosa di simile, anzi qualcosa di meglio perché stavolta la luce sarebbe esplosa senza filtro assorbendo in sé tutto il verde delle foglie. E cosa importava se quell'effetto era artificiale? Lo aveva sempre sostenuto che la scienza era migliore della natura, anche da un punto di vista estetico.
Finalmente, un boato colpì le loro orecchie anticipando solo di qualche secondo  un'incredibile esplosione color smeraldo. Era uno spettacolo distruttivo ma al tempo stesso si offriva a loro come un vero e proprio incanto di luci.
"Adoro questa luce verde" commentò Cersei in un sussurro, distogliendo lo sguardo dalla finestra giusto il tempo di lanciare un'occhiata d'intesa al suo consigliere.
"Sì, è proprio meraviglioso" assentì lui.
Ma lo sguardo dalla finestra lui lo aveva distolto già da un po'.
Era un altro lo spettacolo che gli toglieva il fiato, un altro il verde che trovava meraviglioso. Il riflesso dell'altofuoco colpiva gli occhi di lei rendendo il loro verde ancora più luminoso. Ecco il vero komorebi: la luce filtrata e riflessa nelle piccole foglie degli occhi della regina.
L'altofuoco era luce verde che illuminava altra luce, fuoco verde che bruciava altro fuoco.
Quello era il verde che Qyburn voleva nella sua vita - verde come la speranza che forse un giorno lei si sarebbe accorta di lui.
Prima che quella luce li avrebbe accecati.
Prima che quel fuoco li avrebbe bruciati.
Perchè non rimaneva al suo fianco per vincere. Rimaneva al suo fianco per vivere.
 





NDA: Con questa piccola flash-fic torno a scrivere su questa coppia che tanto amo. Non era affatto preventivata, ma navigando sul forum e imbattendomi in questa challenge non ho resistito. La parola intraducibile che ha ispirato la storia è appunto "Komorebi" che significa, come detto nel testo, "l'effetto della luce del Sole che filtra tra le foglie degli alberi". Appena ho letto il significato, mi sono subito venuti in mente gli occhi di Cersei... dal punto di vista del nostro maestro preferito (scusami Sam, non puoi competere!). Alla prossima!




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