Miss Misery

di Cyrluke
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L'inizio della fine

 
Mi sveglio come ogni mattina alle 8 senza sveglia. Mi ero già abituato a questo ritmo e non mi risultava difficile. L'autunno era entrata nelle nostre vite già da tempo e il freddo incombeva sulle nostre case. 
Guardo il telefono, un huawei p9, e i miei occhi si posano sul giorno. 30 settembre 2019. Il primo giorno di lezione all'università. Mi sembrava un sogno ed ero super entusiasmato all'idea di conoscere nuove persone, di studiare una materia di cui sono innamorato, di impegnarmi su qualcosa in cui credo davvero. Ho sempre considerato la psicologia come la mia amante per eccellenza, ma lo dicevo a pochi; poteva risultare da pazzi.
In quel momento, un messaggio su whatsapp arrivò con scritto:
-Buona fortuna per le lezioni! Ci vediamo stasera così mi racconti tutto!-
Un piccolo sorriso parve sul mio viso. Era Federica, la mia migliore amica. Tempo addietro, mi presi una cotta per lei, ma, quando mi dichiarai, mi disse che era lesbica e dovetti farmene una ragione. Mi passò ed ora siamo amici per la pelle, come se avessi trovato una seconda sorella. 
Mi alzai e andai a fare una doccia. Mi tolsi la maglia e mi vidi allo specchio. Niente muscoli, magro, capelli lunghi fino alle spalle, castani scuri, occhi verdi e aperti come a voler esplorare il mondo e il sorriso sempre sulle labbra. Entrai in doccia. Una volta finita la preparazione, andai a fare colazione. Latte e biscotti con nesquik. Sentivo la città viva e accesa, ma dentro casa mia non c'era un rumore. Vivevo da solo ormai da tanti mesi e mi ero abituato a quella solitudine. Una volta finito, lascio la tazza sul tavolo, chiudo la busta dei biscotti e rollo una sigaretta. Esco sul balcone e me la fumo. Le lezioni sarebbero iniziate il pomeriggio quindi me la presi con calma.
Mi guardai una serie tv: Bojack Horseman e alle 12, mi vestii e partii con la macchina verso l'università. Parcheggiai lì vicino ed arrivai all'entrata. L'edificio non era un granchè, ma aveva il suo effetto. Il quarto piano sarebbe stata la sala dove avrei fatto tutte le lezioni. Ci misi poco a salire i piani con l'ansia crescente. Una volta arrivato, la sala era piena di gente, ma capii subito che quella era la sala d'aspetto. L'aula magna era situata a sinistra delle scale, porte molto grandi, ma chiuse. Ero arrivato un po' in anticipo e avevo un po' di tempo per fare le prime conoscenze. Andai in un piccolo balcone dove si poteva fumare e vidi una ragazza con i capelli a caschetto neri e occhi azzurri. Le chiesi una sigaretta e lei me la diede con un sorriso smagliante. Aveva due collane, una con un anello di metallo e l'altra un piccolo pendente raffigurato l'albero della vita. 
-Molto piacere, sono Luca.- Le dissi con un sorriso e portando la mano verso di lei aspettando che la stringesse.
-Piacere mio, Alessia.- Ricambiando il sorriso e la mano. Delicata e morbida.
Quella stretta di mano, determinò il cambiamento di tutta la mia vita.




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