Attenzione: il livello di fluff è moooolto alto (siete stati avvisati)
Salve a tutti ^^ come potete notare in questi giorni non sono morta, ma
abbastanza viva e presente, e voglio approfittarne per ringraziare
veramente con il cuore in mano per tutte le recensioni che mi avete
lasciato nelle mie precedenti storie, alle quali io dovrei ancora
rispondere, sniff.
Ma risponderò, mi serve solo un po’ di tempo per rispondere a tutti, non mi
va di fare uno alla volta, magari poi perdo qualcuno per strada.
Beh, come ringraziamento, voglio farvi conoscere la mia ennesima figlia…
Come potete notare, c’è il mio ennesimo link che fungerà da sottofondo per
la storia. Non dovete ascoltarlo tutto, per carità xD è solo per immergersi
meglio nelle scene ^^
Vi ringrazio per tutto il supporto che mi date con i vostri commenti, siete
preziose <3
Vi mando un bacio, spero che questa storia vi possa piacere, ci vediamo
alla fine!
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https://www.youtube.com/watch?v=cQzGaTXVrF4
In una fredda giornata autunnale, Azraphel decise di invitare Crowley nella
sua libreria per godersi l'imminente pioggia, magari davanti ad una buona
tazza di cioccolata calda fatta in casa. Amavano entrambi la pioggia,
specialmente nei momenti in cui non si ha molto da fare, e comincia ad
arrivare il pomeriggio tardi, e si ha un comodo divano su cui accoccolarsi.
Crowley aveva accettato praticamente subito, anche se in quel periodo
capitava molto spesso che Azraphel lo invitasse per un appuntamento, quindi
non era certamente una novità, ma l'entusiasmo era sempre alle stelle.
Appena passate le quattro di pomeriggio, Crowley salì sulla sua macchina
diretto alla libreria, mentre l'angelo scioglieva delle tavolette di
cioccolata alla nocciola all'interno di un pentolino, e mescolava
attentamente con un cucchiaio di legno.
Quando fu quasi pronta, spense il fornello, e preparò i marshmallows da
scioglierci dentro, fino a quando il campanello suonò.
Andò ad aprire con un sorriso, trovando il suo ospite pronto per entrare.
"Benvenuto mio caro" disse timidamente.
"Angelo" si inchinò leggermente "è un onore essere qui" scherzò
avvicinandosi lentamente al suo viso. Dopo un tenero sguardo, si
scambiarono un bacio a fior di labbra.
Dopodiché si strofinarono le punte dei nasi, e Crowley aveva negli occhi
uno sguardo che l'angelo non aveva mai visto: zuccheroso, un sorriso pieno
d'amore.
Per loro era tutto nuovo, e da quel giorno in cui si erano dichiarati al
palco musicale, fu come conoscersi per la prima volta sotto nuovi punti di
vista, nonostante la loro amicizia durasse da più di seimila anni.
Si baciarono un altra volta, sempre con tenerezza, come due fidanzatini.
"Ciao" ripeté Azraphel.
"Ciao dolcezza"
"Ho preparato la cioccolata" sussurrò il biondo intrecciando le sue dita
con le proprie.
"Quindi il tuo programma è diventare diabetici e cercare di non morire di
freddo sotto una coperta?"
"Credo che bere una cioccolata calda, mentre ci abbracciamo e ci teniamo
caldo, sia più romantico" sussurrò accarezzandogli la guancia.
"Forse hai ragione" disse baciandolo ancora, senza l'intenzione di
lasciarlo andare.
"Crowley...non ci vediamo da ieri" gli disse accarezzandogli i capelli.
"Avevi così tanta nostalgia?"
"Mi sei mancato tanto" passò a baciare le sue guance, piantando soffici
buffetti, e Azraphel se li godette tutti.
"Sembri un adolescente. Sei così dolce" gli sussurrò sentendo le labbra
morbide accarezzargli la pelle.
"Cosa?Non sono dolce!" Il rosso si staccò e interruppe tutte quelle sue
carinerie.
"Allora...puoi anche lasciarli perdere tutti questi baci" alzò le spalle
innocentemente.
Crowley non poté fare altro che attaccarsi di nuovo al compagno per
riprendere a baciarlo, mentre Azraphel sorrideva e esultava interiormente.
Crowley provò ad approfondire quel bacio strofinando la punta della lingua
sulla linea che divideva le labbra angeliche, e ogni volta che lo faceva
era come una scarica elettrica.
Si sentiva esplodere il petto, il cuore impazzire e cominciare a correre, e
lo stesso era per Azraphel.
Si erano già baciati in quel modo, fin dal primo istante, presi come da una
disperazione che urlava loro di baciarsi come se fosse la loro ultima
volta...ma quella settimana stava per finire il mondo.
Da quanto tutto era tornato alla normalità, Azraphel aveva deciso di
prendere ogni cosa con più calma, e lo stesso valeva per la relazione
iniziata con Crowley.
Non che non gli fosse piaciuto baciarlo in maniera appassionata e senza
freni,ma sentiva che ogni novità era da scoprire un po' alla volta, un po'
perché era molto timido, un po' perché presto ci sarebbero state altre
prime volte da inaugurare, e avrebbe voluto godersele quando sarebbe stato
pronto.
D'altro canto, Crowley amava il suo angelo come mai aveva amato qualcosa o
qualcuno prima, e si sarebbe accontentato di fare i fidanzatini per tutta
l'eternità se fosse stato necessario, ma la sua natura premeva per uscire,
e chiedeva che la persona da lui più amata potesse condividere certi
piaceri dell'amore e dell'intimità con lui. Non avrebbe certo messo
pressione ad Azraphel...ma era passato un po' di tempo dall'inizio della
loro relazione, e avrebbe tanto voluto parlare di questo argomento con lui.
Come al solito sentì Azraphel irrigidirsi al contatto della sua lingua,
anche se in cuor suo sapeva che lo trovava piacevole, solo non era ancora
pronto.
Era forse un po' troppo per lui.
Dopo averlo lasciato andare, Azraphel propose di mettersi sul divano, e di
riprendere il loro piano di coccole sotto le coperte.
Mentre riempiva le due tazze, Crowley provvedeva ad allungare il divano in
modo tale che ci si potesse sdraiare per intero, e lo riempì di cuscini.
Purtroppo il gusto di Azraphel in fatto di arredamento cozzava alla grande
con il suo, infatti i cuscini sembravano rubati ad un museo, ma non gli
importava così tanto. Su quei cuscini ci sarebbe stato seduto l'amore della
sua vita, e anche il suo meraviglioso fondoschiena. Come poteva ritenerli
da buttare?
Aveva sempre avuto un debole anche per corpo di Azraphel, così morbido, e
tremendamente invitante. Da abbracciare, toccare, la pelle così liscia e
chiara, poterla mordicchiare...no, basta pensare a queste cose.
Prese una coperta rossa abbastanza pesante, e decise di accomodarsi,
togliendosi le scarpe.
Intanto Azraphel tornò con due tazze bianche.
"Senti angelo, ti dispiace se mi metto qualcosa di più comodo?"
"Fai pure"
E con un movimento della mano Crowley cambiò il suo abbigliamento in un
paio di pantaloni morbidi della tuta, una felpa nera senza cerniera con
disegnata una scritta: "I love you Angel"
"Oh…"ammirò il biondo. "È stupenda" e con un movimento simile, anche lui
cambiò i propri abiti. Indossava dei pantaloni morbidi azzurri e un
maglioncino bianco, con ricamata la scritta "I know".
Il demone sorrise.
"Non sapevo che ti piacesse Star Wars"
"Cosa?" Chiese Azraphel confuso.
"È la stessa battuta del film, quando Leia...ah, fa niente"
"Credo di non seguirti"
"Trovo insopportabile la tua mancanza di fede, ma non importa" gli disse
andando ad abbracciarlo. Gli posò un bacio sul naso, prima di chiudere le
porte della libreria, spegnere le luci e accendere un paio di candele con
uno schiocco di dita. In quel momento, un tuono squarciò l'aria.
"Aaah, adoro questa atmosfera" disse l'angelo alzando la coperta e
infilandosi dentro, seguito da Crowley.
"È così rilassante, piacevole, la pioggia che batte fiori e noi due
insieme…"
"Nello stesso letto…"aggiunse il demone, facendo arrossire Azraphel, e non
poco.
"Emh, intendevo a coccolarci, sai com'è. E poi questo nemmeno è un letto,
ma un divano" aggiunse il demone avvinghiandosi a lui.
"Si certo…" gli rispose accogliendolo tra le sue braccia, e cominciando a
sentire il calore del suo corpo, così piacevole e che faceva venire voglia
di addormentarsi. La pioggia cominciò a cadere in modo torrenziale, la
stanza era nella penombra, e c'erano solo loro due.
Un altro lampo illuminò la stanza, e dopo qualche secondo di silenzio un
tuono coprì il rumore della pioggia.
"Oh Crowley è tutto così romantico...non potrebbe andare meglio"
-forse un modo ci potrebbe essere…- pensò Crowley. -potrei avere
l'autorizzazione a toccare la pelle soffice che nascondi sotto questo
pigiama-
"Crowley? Tutto bene?"
"Mh? Ah, sì sì tutto bene"
"Ti vedo pensieroso" si preoccupò accarezzandogli i capelli.
"Va tutto bene angelo" disse baciandogli una guancia. "Sta tranquillo"
"Ma...ti piace stare qui con me?"
"Non c'è niente che preferirei fare in questo momento"
-A parte…no basta fare pensieri del genere-
"Crowley…"intanto Azraphel non sembrava riprendere il buonumore. Era
rimasto con lo sguardo preoccupato.
"Io...non ti soddisfo pienamente vero?"
"Ma che stai dicendo?" Si tirò sul gomito per guardarlo negli occhi.
"Intendo...io mi sento talmente insicuro...e tu invece stai aspettando da
così tanto tempo"
"Aspettando cosa?"
L'angelo arrossì, e distolse lo sguardo.
"Crowley, non so come dirtelo ma... la tua...si insomma, ho la tua erezione
che mi preme contro la gamba"
Cazzo.
Crowley nemmeno se ne era accorto, ma effettivamente a continuare a pensare
a cosa avvrebbe potuto fare con il suo angelo, il sangue era sceso nei
posti sbagliati.
"Oh cazzo!" Si allontanò "A-angelo mi dispiace non...non volevo-"
"No, va tutto bene, davvero" lo rassicurò."Credo...che sia normale no? Che
dovrei prenderlo come un complimento" cercò di ironizzare.
"Ma allo stesso tempo credo che tu non ti stia affatto divertendo. Seimila
anni che aspetti e io che faccio il pudico...ne sarai anche stanco"
-Oh povero tesoro…-
Il rosso gli prese il mento tra le dita.
"Amore...non sentirti così ti prego. La nostra relazione è perfetta così
com'è, non devi dispiacerti se ancora non ti senti pronto a fare il passo
successivo. Stiamo camminando insieme, e non ti lascio indietro"
L'angelo sorrise.
"... anche se qualcuno, un po' di anni fa, ha insinuato che io andassi
troppo veloce" lo provocò il rosso con un sopracciglio alzato.
Azraphel rise timidamente.
"Ma...angelo, non preoccuparti per questo. Si, devo ammetterlo, è vero che
avrei voglia di...insomma, fare certe cose con te, di approfondire la
nostra intimità…" gli prese la mano con la sua, e purgò la frase che aveva
pensato di dire, in modo da non turbare troppo il compagno, che già era
arrossito.
"E certo, prendi questo... segno come un grande complimento, perché a dire
la verità ti trovo la persona più bella dell'universo. E...anche la più
sexy" ammise ridacchiando.
"G-grazie..." avvampò l'angelo, ma almeno stava sorridendo. "Sai, Crowley,
devo ammettere che io sono molto... curioso. O meglio, avrei...tanta voglia
di fare l'amore con te. Non sai quanto. Ma non mi sento ancora sicuro, e ho
paura che potrei rovinare tutto"
-fare l'amore con me?Diamine quanto avrei voluto registrarlo!- pensò
Crowley.
"Caro, non sai quanto tu mi renda felice. Sono contento che anche tu ne
abbia voglia, ma... non è il punto fondamentale del nostro rapporto. Io ti
amo, a prescindere da quell'aspetto. Ti trovo dolce, comprensivo, gentile,
e allo stesso tempo capace di una grande bastardaggine, sei cocciuto, molte
volte un codardo e poi ti trasformi nella persona più coraggiosa del mondo.
Molte volte ti innervosisci per nulla, o ti commuovi senza motivo, ridi per
qualsiasi cosa che esca dalla mia bocca, e cazzo, amo il tuo sorriso. Sono
tutte parti di te che amo, e ce ne sono tante altre...per quanto ami anche
il tuo corpo, e il tuo viso, non posso rinunciare alla parte di te che mi
ha fatto innamorare. Il resto... verrà a suo tempo, quando sarai pronto. Ti
aspetterò altri seimila anni se sarà necessario, e lo farò con il
sorriso...e con un alzabandiera spaventoso"
Azraphel scoppiò a ridere per quell'ultima battuta.
"Vedi? Adoro quando ridi…" il demone lo baciò sulla fronte.
"Tu non dovrai fare altro che dirmi quando sarai pronto. E lo farai con
tutta la calma necessaria. Io ti amo Azraphel" e detto questo lo baciò
teneramente sulle labbra, per qualche secondo.
"Crowley... grazie. Mi solleva tanto il morale sentirtelo dire" si avvicinò
al suo corpo caldo, e lo strinse nuovamente a lui.
"Ma ti pare anche il caso di ringraziarmi? Tu sei la persona più importante
della mia vita" gli diede un bacio tra i capelli.
"Niente è più importante di te"
Azraphel si godette quelle coccole con uno spirito rinnovato. Chiuse gli
occhi, e si strinse al fidanzato ancora di più, intrecciando le loro gambe.
Annusò il profumo che emanava la pelle scoperta del suo collo, percorse la
sua schiena con le dita, sentì le mani del demone che gli accarezzavano il
fianco e il petto, e si sentì in paradiso.
"Davvero vuoi fare l'amore con me?" Gli sussurrò Crowley.
Nonostante il rossore sulle guance, Azraphel trovò il coraggio di annuire.
"Si...tanto" sussurrò timido.
Il demone ridacchiò, e chiuse gli occhi.
"Ti amo" gli sussurrò il biondo premendosi contro di lui.
Crowley stava per rispondere, quando notò qualcosa che lo lasciò senza
parole.
"Crowley? Tutto bene?" Gli chiese non sentendo una risposta.
Inizialmente il demone si ripromise di non dire niente per non metterlo in
imbarazzo, ma in pochi istanti si ritrovò a ridere, dopo aver cercato
inutilmente di trattenersi.
"Ehi! Cosa succede?!" Gli chiese di nuovo Azraphel.
"Crowley!" Lo rimproverò, notando che ancora rideva senza intenzione di
fermarsi.
"Scusa angelo-mph! Non è niente!" Tentò di dissuaderlo.
"Niente? Ma se stai ridendo! Ci deve essere qualcosa!" Insistette lui.
"Ma no no! Davvero, lascia stare!" Continuò il rosso mentre riprendeva
fiato.
"Crowley, o me lo dici, o ti giuro che andrò a casa tua con una forbice da
giardiniere e porterò tutte le tue piante dalla radice!"
"No! Questo mai!" Si allarmò.
"E allora dimmi cosa ti faceva tanto ridere" disse Azraphel sempre più
curioso.
Il demone ci pensò qualche secondo, ma alla fine decise di dirgli la
verità. Ridacchiò ancora al pensiero.
"Azi...non spaventarti ma…" e abbasso lo sguardo verso lo spazio che c'era
tra i loro corpi.
"Ma?"
Crowley si morse il labbro. "...vedi, anche io ho sentito una certa
pressione lì sotto. E non era la mia"
Azraphel non volle crederci. Ma quando effettivamente si rese conto di
avere un'erezione tra le gambe simile a quella che aveva Crowley, arrossì
violentemente e gli mancò il fiato.
Tentò di nascondersi sotto la coperta, ma Crowley lo seguì e lo abbracciò
tra le risate.
"Oh eddai adesso fai il pudico?" Gli rise nelle orecchie. " Dopo che mi
dimostri che anche tu ci stai, ora ti tiri indietro? Guarda che ho capito
che sei un finto timido!" E tentò di fargli il solletico.
"Basta Crowley! Sta fermo! Lasciami stare!" Gridava tra le risate, cercando
di nascondersi, per la troppa vergogna.
Continuarono per qualche secondo, e Azraphel tentava di divincolarsi senza
riuscirci.
Quando Crowley decise di avere pietà di lui, ancora rideva, con i capelli
scompigliati;
Il rosso cominciò a riempirgli di baci la guancia, uno dopo l'altro, con
una profonda dolcezza.
"Oh amore" finì schioccando l'ultimo, un po' più forte degli altri.
"Scusami…" disse Azraphel con un filo di voce.
"Angelo, non ti vergognerai mica, no?" Gli chiese con un sorriso sincero.
"Beh certo! Come faccio a non vergognarmi?" Gli chiese come se fosse una
cosa ovvia.
"Perché ora stiamo insieme" gli sussurrò avvicinandosi. "E non devi
vergognarti di nulla con me. E...certe cose non riusciamo a controllarle da
soli, lo dovresti sapere bene. Il corpo agisce inconsapevolmente. Forse
dovrei ritenerlo anche io un complimento non credi?"
"Si...forse hai ragione. Beh anzi, hai ragione senza alcun dubbio. Perché
anche se non te l'ho mai detto, io ti trovo veramente bellissimo" disse
abbassando lo sguardo.
"A-ah, vedi allora che anche tu hai certi segreti?" Lo stuzzicò. "Grazie
angelo. Per quanto ne sia lusingato, se non ti senti pronto, aspetteremo
insieme. Non c'è niente che non farei per te dolcezza"
"Grazie…" gli diede un bacio. "Ma posso farti una domanda?"
"Si, certo"
Il biondo prese un respiro.
"Tu ti sei mai...beh ecco, mas-..." Cercò di trovare una parola meno
volgare.
"Mas?"
"Emh si insomma-"
"Mascherato? Masterizzato?"
"No, insomma, hai mai…" ragionò come a trovare una soluzione per la
settimana enigmistica.
"Mas...ah, ho capito... masturbato?" Chiese alzando le sopracciglia.
"Mh, sì. Quello...lo hai mai fatto pensando a me?" Chiese cercando di
prendere coraggio.
Il demone sorrise.
"Mi prometti che non la prenderai male?"
"Te lo prometto" gli assicurò Azraphel.
"Bene. Beh allora posso dirti che…"si avvicinò al suo orecchio, cosa che
gli fece venire la pelle d'oca, ma il momento nel quale perse
definitivamente la testa fu quando Crowley gli sussurrò:
"Quasi tutte le volte che mi sono masturbato nella mia vita, ho pensato a
te e al tuo corpo" gli passò una mano sulla pancia, fino ad arrivare al
petto.
"Ed è stato fantastico"
Dopo quella rivelazione, non riuscì a stare fermo per nemmeno un secondo.
Dopo aver sentito quelle parole che gli diedero una scarica lungo tutta la
spinta dorsale, l'angelo afferrò la coperta, e con un mugolio si coprì
tutta la testa.
"Aaaaah!!! Che cosa bellissima ma imbarazzanteeeee!!!" Urlò, e le sue
parole furono ovattate dalla stoffa.
Il demone non poté fare altro che scoppiare a ridere di gusto.
"Angelo, avevi promesso!"
__________
Note dell'autrice:
E siamo giunti alla fine di questa piccola shot ^^
Ho voluto fare un piccolo seguito della mia precedente storia, niente di
troppo pretenzioso, come ho detto all'inizio, era tutto molto pieno di
fluff, lo avete notato?
Io come al solito ringrazio chiunque abbia letto, e se vi va di lasciare un
commentino sarà sempre bene accetto ^^ un bacio, a presto!
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