Graffi

di Pittrice88
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Graffi

Dorian si soffermò di fronte al grande specchio del salone. Il petto nudo pieno di graffi si rifletteva sulla superficie. La sua ultima conquista gli aveva riservato una nottata a dir poco turbolenta.
Una normalissima serata, resa interessante da un po’ di sesso, aveva preso un’interessante e insolita piega violenta. La ragazza era poi sgattaiolata fuori dal palazzo alle prime luci del giorno,lasciandolo lì, tra i suoi mille quadri, coperto di graffi.
L’uomo rimase ad osservare la propria immagine fin quando i segni rossi scomparvero completamente lasciando posto alla consueta e bellissima pelle perfetta. Ogni arrossamento scomparve nel nulla con estrema rapidità.

Un sorriso riempì il volto del bel uomo, che raccolse i propri indumenti da terra e si rivestì. Nel salone riecheggiavano ancora le note del grammofono, mentre silenzioso si incamminò verso la stanza nascosta dietro la parete. Si fermò di fronte a un dipinto di grandi dimensioni. Ogni graffio era ora impresso lì su quella tela imbrattata del suo sangue e di pittura. Ogni peccato che macchiava la sua anima era lì, assieme ai suoi malanni. La sua speciale cura per ogni male.

Con un gesto secco coprì il dipinto con un lenzuolo bianco. Certe brutture era meglio tenerle lontane dagli occhi e dal cuore, nascoste dietro una candida apparenza.

Silenziosamente tornò nello sfarzoso salone e si mise a ballare, roteando nella sua innaturale perfezione.

 




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