Componimento IV
COMPONIMENTO IV
Adesso sono qui,
dentro di te;
ti porto sempre con me,
i miei pensieri sono tutti qui,
nella tua radura.
Sei tu quindi il mio tutto.
Sono nella fertile e lussureggiante
radura
del tuo animo, ma tu non mi chiami.
Non mi cerchi.
Il silenzio è assordante.
Ho cercato nello Zodiaco,
tu Leone, io Acquario,
tu segno di fuoco, io d’aria.
Sono quello spiffero caldo che
incendia
il tuo animo e le tue risate
cristalline.
Sono quella forza che non ti lascia
avvertire mai la solitudine.
La verità è che tu mi hai incendiato,
hai portato il fuoco nel mio animo.
Io sono solo vento, che adesso gode
della bonaccia
che risiede nella tua profonda
interiorità,
però mi rendo conto che
qualcosa ancora non va;
sono fermo in questa radura,
languisco qui
eppure avverto ancora qualcosa dentro
te;
un velo da squarciare,
una nuova realtà da esplorare.
Non mi è possibile andare più in là,
se non me lo permetti.
Adesso che il mio cuore arde di amore
e dedizione,
ho timore che il mio vento interiore
porti scintille
nel tuo paradiso,
incendiandolo.
E dopo? Saremo in due a bruciare, a
dannarci,
e a non averci mai.
Quando non ci sei, mi manchi.
Quanti chilometri farei,
quanti!
Nulla mi ferma per giungere a te,
al tuo corpo,
al tuo sorriso,
anche se l’anima l’ho già colta.
Sono cotto a puntino.
Adesso sì, che capisco le poesie
degli Umani,
che narrano d’amore,
però irrealizzabile.
L’amore cantato che però non si
realizza,
e se ce la fa
poi capitola.
Io amo perdutamente,
ma non posso far altro che vivere
di quelle poche briciole che mi
concedi.
Attendo ancora una tua chiamata,
se mai tornerai ad essere cometa
io ti inseguirò oltre,
ma fino a quel momento
ti aspetterò nella tua radura
interiore.
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