C'est franglais, my dear

di Gwen Chan
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Iniziativa: Questa storia partecipa al contest "Kaku koto, nante jonetsu" a cura di "Parole tra le dita"
Prompt: [88] Pioggia
Pioggia
 

"Tempo di merda."
Inghilterra si stringe sotto la misera protezione di un cappotto militare tirato sopra la testa. 
"Credevo ti piacesse la pioggia."
Il fango fa strani rumori sotto la suola degli stivali.
"Quando sono a casa mia, al caldo." 
L'acqua è arrivata ad altezza caviglie. Se continua così, la trincea sarà allagata entro sera. 
"Chiedi ai tuoi capi un trasferimento." 
Francia non può negare di averci fatto un pensierino. Inghilterra sbuffa. "Serviamo qui."
"Lo so."
Gli si siede vicino, offrendo una sigaretta che non possono accendere. Il borbottio seguente si sente appena nell'acquazzone.
"E poi non posso abbandonarti."

Note: E niente, devo scrivere angst oppure non mi sento in pace con il mondo. Quantità batte qualità, almeno finché il mio critico interiore me lo permette.

 




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