L'ennesimo
inverno gelido si appresta ad arrivare e con esso lo spirito natalizio,
pronto ad adornare le case e a riempire d'amore e di gioia i cuori di
tutti.
Non
esiste porta adoranata per l'occasione e anche il palazzo è
abbellito a tema.
Per
le strade si possono ascoltare bambini che cantano, adulti che si
consigliano sul pranzo da preparare per la festa, anziani seduti sulle
panche, nei giardinetti dedicati ai defunti sovrani, che raccontano i
loro natali passati. Impossibile non essere contagiati dalla
felicità che il Natale offre.
A
palazzo una bambina, seduta sul letto della sua enorme cameretta,
osserva annoiata i quadri alle pareti. E' così che trascorre
molte delle sue giornate.
"Posso
entrare?" - domanda una voce maschile, dopo aver bussato alla porta.
"Avanti"
- risponde lei, sistemandosi i capelli scomposti e il vestito
stropicciato.
Ad
entrare è un uomo elegante, con indosso abiti reali con lo
stemma di Arendelle.
"Papà!
Cosa c'è?" - chiede la piccola, notando il genitore
sull'uscio.
"Volevo
avvisarti che Tessa e Brigitte hanno allestito la sala e vorremmo ci
aiutassi con l'albero" - le propone, sedendosi accanto alla figlia.
"Se
lo fate soltanto perché ho litigato con mamma poco fa,
sappiate che non mi interessa" - brontola la piccola, nascondendo la
testa sotto il cuscino.
"Aurora,
tesoro, tua madre non voleva bisticciare con te. Sai che è
nervosa ultimamente..."
"Ultimamente,
papà? Ma se è fredda e rigida da quando sono nata"
"Non
è vero, adesso non esagerare" - il tono del genitore diventa
severo e parte subito il rimprovero - "Non mi piace che tu faccia i
capricci. Sei una principessa e devi seguire le regole"
La
rigidità dell'uomo che Aurora ha davanti ai suoi occhi, la
ammutolisce.
Lo
sguardo severo del biondo si ammorbidisce subito dopo e, accarezzandole
con dolcezza i capelli, aggiunge - "Figliola, se pretendiamo che tu
rispetta le regole è perché ti amiamo e vogliamo
che tu cresca nel migliore dei modi. Non sentirti ferita se mi vedi
più austero. Sono pur sempre un re" - a quel punto cerca di
mostrarsi più tenero, dopo la parte di genitore deciso e
autorevole - "Un re che in passato parlava solo alle renne e alle
rocce" - pensa tra sè e sè.
Gli
occhi dei due, dello stesso intenso colore, si incrociano e allo
sguardo segue un sorriso da parte di entrambi che smorza la tensione.
"Adesso
abbracciami e andiamo nel salone degli addobbi" - la solleva e la
prende tra le sue braccia - "Ci attende un albero enorme che
è arrivato direttamente dalla montagna del Nord"
"Olaf
ci darà una mano?" - chiede curiosa la piccola principessa.
"Certo.
Sarà sicuramente con Sven adesso. Non tarderà ad
arrivare. Sai che quando si tratta di giocare e divertirsi non
manca mai!"
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E'
tarda sera quando la piccola Aurora viene messa a letto dal suo
papà che, con carezze e dolcezza, le regala momenti di puro
amore.
Una
volta chiusa la porta della sua stanza appuratosi che la piccina dorme,
il re si congiunge alla consorte.
Sa esattamente dove trovarla. Nella sala del trono ad occuparsi di
faccende "da sovrana", come le definisce Olaf.
"Kristoff!
Cosa ci fai qui? Credevo stessi già dormendo" - sono le
prime parole di Anna quando nota il marito. Sfoglia con attenzione dei
documenti su un alleanza economica. Da quando indossa la corona, la
dolce secondogenita di re Agnarr, si è mostrata responsabile
e sempre pronta ad andare incontro alle esigenze del suo popolo. Amata
da tutti, ha stretto forti alleanze politiche. Motivo questo che la
spinge a continuare senza sosta il suo lavoro...anche nelle ore
più tarde.
Bjorgman è fiero della donna che Anna è diventata
negli ultimi dieci anni, da quando Elsa le lasciò il titolo
di regnante di Arendelle. Però la preoccupazione
è che tanto dedita al benessere del regno, la regina non
sembra essere interessata al benessere di sua figlia Aurora.
L'ex montanaro conosce le radici di quel comportamento, causate da un
dolore passato che lui stesso ha patito con sua moglie. Per tale motivo
è deciso a dare alla sua bambina, di soli otto anni, tutto
l'amore che merita e che Anna, inconsapevolmente, non riesce a donarle.
In quei minuti, osserva la sua consorte notandone debolezza fisica e
occhi spenti. Non ha più la passione che la spinge a
muoversi. E' magra, più di quanto già fosse. I
capelli sempre raccolti e mai fuori posto hanno preso il posto della
capigliatura a trecce. Non regala più dolcezza al marito,
nè momenti di intimità. Vive di lavoro, lavoro,
lavoro. Ha perduto la fiducia nella famiglia quando ha perduto la
fiducia in sua sorella maggiore.
"Non
ti sembra che sia ora di coricarti? Sarai esausta" - precisa lui, con
il tentativo di distrarla.
"No,
avviati. Mi ci vorrà del tempo" - risponde la sovrana, senza
distogliere lo sguardo dai documenti.
"Anna
ma è tardi..."
"Vai
ti ho detto" - insiste lei, alzando tono di voce.
E a quel punto Kristoff tocca un argomento delicato, nella
speranza di ritrovare delle emozioni negli occhi di Anna - " Amore,
smettila...per favore, lo so che il tuo è un modo per non
pensare a quanto accaduto otto anni fa"
Sentire
tali affermazioni, pietrifica la giovane donna. Lei però non
si scompone, respira profondamente, e senza replicare torna alle
scartoffie.
"Il
tuo silenzio conferma che ho ragione. E' per lei, vero? E' per Elsa"
Il foglio che Anna aveva tra le mani cade improvvisamente sul tappeto e
la sua reazione è immediata
- "Basta!" - tuona contro Kristoff. Raccoglie il documento da terra e
conclude - "Ti ho detto mille volte che non voglio più
sentire quel nome. Adesso se non ti dispiace chiudo una faccenda
lavorativa importante. Buonanotte" - infastidita,lascia la sala del
trono dirigendosi altrove.
Nella
biblioteca, tra mille libri letti e riletti nel corso della sua
infanzia, ritrova se stessa e con essa i dolori che le dilaniano il
cuore da tanto, troppo tempo.
CIAO
A TUTTI/E. COME MOLTI DI VOI SONO ANDATA AL CINEMA E HO VISTO FROZEN 2.
POTETE IMMAGINARE CHE EMOZIONE E' STATA VEDERLO E DOPO I PIANTI AL THE
END, HO INIZIATO A VIAGGIARE DI FANTASIA E A IDEALIZZARE UN IPOTETICO
SEQUEL.
IL
MIO SARA' AMBIENTATO CIRCA 10 ANNI DOPO L'ACCADUTO DEL SECONDO FILM.
VI
RINGRAZIO IN ANTICIPO E DEDICO QUESTA STORIA AD UNA MIA AMICA, FEISTY
PANST. LETI E' PER TE QUESTA FANFICTION,TI VOGLIO BENE E SEI DIVENTATA
LA SORELLA VIRTUALE CHE NON HO MAI AVUTO. QUANDO CI INCONTREREMO, UN
GIORNO, SPERO PRESTO, AVREMO TANTE COSE DA RACCONTARCI E MOLTE CHE
ABBIAMO CONDIVISO TRAMITE MESSAGGI, FINALMENTE POTREMO DIRLE A VOCE.
BUONA
LETTURA E BACI A TUTTI/E
IVY001
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