A
mano a mano
Quando Ginny
spalancò gli occhi, il viso sporco di Harry fu la prima cosa
che vide. Aveva i capelli ancor più scarmigliati del solito,
il mento imbrattato di sangue e le iridi chiare velate dalla
preoccupazione.
- Come ti senti? -
Non appena
udì la sua voce gentile, il battito forsennato del cuore si
quietò un poco. Le pareva di essersi destata da un incubo
durato per mesi, e una sensazione terrificante le opprimeva il petto e
la gola.
- Ginny? -
riprovò Harry, con un sussurro.
Sospinta da quel
soffio tiepido, riuscì a sollevare la schiena e a mettersi
seduta sul pavimento gelato. Fu allora che notò la carcassa
del Basilisco giacere qualche metro più in là, e
il libricino fradicio che l'altro teneva fra le braccia. Venne scossa
da un tremito profondo, mentre i ricordi crudeli di ciò che
aveva fatto le violentarono lo spirito e il cuore.
- Mi dispiace! -
singhiozzò, con le lacrime che oramai stillavano a fiotti.
- Non volevo... Era
Riddle che... -
Harry la interruppe,
mostrandole il diario squarciato.
- Non preoccuparti,
è tutto finito. Tutto finito, sul serio. -
Ginny
continuò a piangere con le pupille tremolanti, mentre
l'anima riuscì finalmente a sgusciare via dalle grinfie
affilate della morte. Le guance ripresero colore, il respiro divenne
più vigoroso, la paura si fece più lieve e
trasparente. Una fenice cantò poco lontano, infondendole
coraggio.
- Usciamo da qui. -
disse Harry, e le tese la mano.
Ginny la
afferrò titubante. Era morbida e sprigionava calore. Contro
la sua pelle ghiacciata sembrava quasi bollente, e per questo la
strinse più forte. La tensione che le caricava le
spalle si sciolse, e il primo barlume di speranza emerse dalla
fanghiglia viscosa che le aveva soffocato la mente per tutto quel
tempo. Mentre Fanny faceva strada, Ginny restò aggrappata a
Harry, lasciando nella Camera lo spettro del suo incubo sempre
più flebile, sempre più insulso. Del diario di
Tom Riddle non sarebbe rimasto che un ricordo slavato, ma la
sensazione delle dita di Harry intrecciate alle proprie l'avrebbe
riscaldata per sempre.
Note
d'autore
Salve!
Approdo nel fandom in punta di piedi, nonostante adori Harry Potter non
sono mai stata in grado di scriverci fanfiction sopra. Sicuramente
l'idea non è originale, ma alla persona per cui ho scritto
la storia piace questa coppia (in teoria, almeno), dunque ci ho voluto
provare! In più il mese di dicembre è
stato tremendamente impegnativo, quindi mi scuso in anticipo per non
essere riuscita a proporre niente di particolarmente efficace, o di
corposo. E poi, devo dire che non apprezzo troppo le coppie canoniche,
mi trovo molto più a mio agio con crack-pairing o comunque con
coppie fanon, dunque è stata proprio una sfida
sotto tutti i punti di vista (ma è stato anche divertente,
ringrazio Claire per la bellissima pensata)! Spero che il destinatario
possa apprezzare lo stesso, il momento in cui Harry salva Ginny dalla
Camera dei Segreti è uno dei più teneri e
significativi tra loro due, e mi è sempre sembrato piuttosto
sottovalutato! Il titolo è preso dalla canzone di Cocciante
(interpretata poi da Rino Gaetano).
Ringrazio
tutti voi per la lettura, e vi auguro una buon Natale, a presto.
<3
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