Roma dorme,
silenziosa e quieta
come un gatto.
Scura,
si estende tra le ombre
di un marmo senza più gloria.
Ti guarda,
con certi occhi chiari e liquidi
della luna nel Tevere.
Non parla,
striscia silente tra i pini:
verdi coltri le sue ville,
specchio il fontanone,
una corona il Colosseo.
Dormi Roma,
dormi.
Domani l'alba sarà più clemente. |