Il Dottore si era svegliato di soprassalto, madido di sudore e con il suo unico cuore che batteva forte. Per sua fortuna, Rose dormiva profondamente. Cercando di non fare rumore, si alzò dal letto e si chiuse in bagno per lavarsi il viso. Aveva avuto di nuovo lo stesso incubo, ma più forte e spaventoso. Da troppo tempo si ritrovava circondato dagli Odd che continuavano a ripetergli “La tua canzone sta per finire”. Poco prima di svegliarsi, aveva sentito le loro voci che cantavano per lui. La melodia era così triste da spaventarlo e fargli dire soltanto tre parole: Non voglio andarmene. Poi aveva sentito una forte luce che lo aveva avvolto, immobilizzandolo completamente, e si era sentito come se stesse morendo e rinascendo contemporaneamente.

Il Dottore si guardò allo specchio e si toccò il viso bagnato e i capelli.

- Lui… si è rigenerato… ora questo aspetto… è solo mio…- pensò a voce alta, ma non troppo. Era vero: il Dottore, quello completamente alieno e con due cuori, era passato ad una nuova rigenerazione, com’era scritto da sempre nel suo destino. Quel Dottore semi-umano era riuscito a sentire, tramite i sogni, la sua grande paura di cambiare e non poteva biasimarlo. Pur continuando a vivere, avrebbe avuto un aspetto e una personalità quasi completamente diversi, perciò era come se fosse morto a metà.

- Ti auguro di trovare tanti nuovi amici, Dottore. E chissà… magari un giorno, Rose ed io… ti conosceremo di nuovo. Spero per te che i tuoi nuovi capelli siano diventati rossi. Per i miei… m’inventerò qualcosa.

Si asciugò il viso e tornò a letto da Rose. Con delicatezza, la invitò ad avvicinarsi a lui. Senza svegliarsi, lei accettò l’invito e appoggiò la testa e una mano sul petto del Dottore. Lui le baciò i lunghi capelli biondi e la strinse a sé.

Buona fortuna, Dottore. E grazie.

Fu il suo ultimo pensiero prima di riaddormentarsi. Quando si svegliò, Rose era ancora stretta a lui e gli stava sorridendo. Anche lui sorrise.