La bibbia del Diavolo

di FreddyOllow
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Dio fu lodato e ringraziato dagli uomini i quali innalzarono a suo nome icone, templi e statue. E Dio, osservando tutto questo dalla sua dimora celeste, si chiese perché gli uomini avessero bisogno di chiese per pregare, di statue per acclamare il suo nome e di icone per venerarlo. Poiché Dio è spirito ed Egli vive in tutte le cose. Non potrà mai usufruire di templi a suo nome. Egli non vive nella materia, ma nell'energia che è motrice del creato. Egli ascolta le nostre parole anche nei più profondi abissi dell'universo. Egli da vita ai nostri spiriti e lascia che l'uomo viva secondo i suoi istinti, ma Lucifero ben sa che la maggior parte degli uomini vive nell'ignoranza. 

Lucifero, divoratore di anime immonde, conosce l'uomo più di sé stesso. Comprende le sue debolezze e i suoi rari punti di forza, dacché Egli sa che solo pochi uomini sono e vivono dell'energia divina. Essi non vivono di materia, non pensano alla materia, non divinizzano il danaro, ma sanno che il danaro è sopravvivenza, non ambizione. Il danaro può corrompere, dividere e distruggere intere famiglie ed Egli, contrariamente quanto dicono i falsi prelati di Dio, non ha bisogno di essere il nemico dell'uomo. Ma siccome l'uomo cerca nemici anche laddove non ce ne siano, ecco che i prelati di Dio puntano il dito verso Lucifero e ne fanno nemico eterno, sproloquiando motivi inesistenti, volte a sottomettere le masse con la paura della morte e con i sensi di colpa. Lucifero non ha interessi nella dimensione terrestre, poiché essa è la madre degli Inferi. 
L'uomo è vittima e colpevole dei mali perpetrati sui suoi simili. Non è il Diavolo, Lucifero, Satana, costui dai mille nomi di cui i prelati di Dio credono di conoscere. Essi sono ricchi nella materia e poveri nell'anima, costruiscono palazzi in nome di Dio, ma sono costoro ad abitarci, non Dio. Essi mendicano danaro per Dio, ma sono costoro a usufruirne, elargendo poco o niente ai poveri. Essi professano il verbo di Dio, ma sono loro ad averlo scritto, non Dio. Dio è amore, serenità, pace. Dio non è nella parole, ma nei gesti. Dio è universo.

E così Lucifero Disse. "Costoro fingono di avere un anima, ma sono più bestie dei miei Demoni. E non tutti, poiché io, Lucifero, giudico equamente. Il vero prelato di Dio lo trovi in mezza alle strade, lo trovi a mendicare amore, fratellanza e tolleranza. Lo trovi spoglio delle cose materiali se non il necessario per sopravvivere o necessario alla sua felicità, non legato al suo Io. Non lo trovi ai vertici della gerarchia della Chiesa. Costoro sono lì per mera ricchezza e interessi personali. Ma voi uomini siete stupidi; vi dichiarate l'essere più intelligente del creato, eppure tra molti di voi non vi sono altro che stupidi e ignoranti. Presumete di sapere tutto, ma in realtà non sapete nulla, nemmeno di voi stessi. Io non dichiaro di non aver fede, dacché esso è un fatto intimo e privato di un uomo e non è un argomento di piazza. Ma di respingere chi parla in nome di Dio invano, giacché io, Lucifero, odio Dio, ma solo quando Egli vuole schiacciarmi. Se così non fosse, sarete tutti periti da tempo per mano mia. Ed è quello che vi impongono i falsi prelati di Dio. Sono più umano io, che voi tutti messi insieme." 
Così parlò Lucifero.

Lucifero dimorava da moltissimi secoli nelle fiamme. Le sale si ampliarono e le anime immonde si moltiplicarono, mentre il Regno dei Cieli era deserto come deserto fu ed è l'anima di molti uomini. Ed Egli, seduto sul trono di fiamme e fuoco, udiva i lamenti degli afflitti. Uomini che professavano bontà e giustizia solo per tornaconto personale. Uomini che, ciechi al loro Io, lodavano pubblicamente atti buoni per paura del prossimo, mentre compivano barbarie nel privato. Uomini dall'aspetto rispettabile, che avevano ridotto la terra in schiavitù dove il danaro era ed è la schiavitù dell'uomo. 
Allora successe che, un anima appena trapassata, posò un ginocchio al cospetto di Lucifero e disse: "Mio signore, ascolta la mia supplica. Io non merito la tortura perpetua. Io ho vissuto nella bontà. Ho sempre aiutato il prossimo."
Lucifero rise di pura malvagità e scherno alle sue parole e rispose: "Voi umani mi fate ridere. Affermate una suddetta frase, quando in realtà pensate e fate tutt'altro. Tu, che sei appena giunta nel mio regno degli inferi, vivrai torture eterne come tu, nella tua miserabile vita, hai inflitto torture mentali ad altre persone. Hai prosciugato le loro energie; hai giudicato con false parole il tuo prossimo; hai schernito, messo in giro calunnie e abusato della loro bontà d'animo ed io, Lucifero, abuserò di te per l'eternità."
E così l'anima diventò anima immonda ed Egli visse sotto tortura mentale per sempre. Una tortura che era pari a tutto quello che aveva commesso nella vita, fatta eccezione che una volta finita, l'anima immonda se ne dimenticava e il tutto si ripeteva nel nuovo ciclo di fiamme (giorno successivo nel piano terreno) come fosse la prima volta.

Ma al cospetto di Lucifero, altre anime trapassate volsero ad Egli parole piene di adulazione volte a ingraziarselo, ma Lucifero odiava i complimenti e i lacchè.
"Voi tutti, umani inghiottiti dal vostro Io, perirete e rinascerete per perire altre innumerevoli volte per mia mano; poiché io, Lucifero; odio chi vive per danaro. Odio chi vive di facciate, giacché le vostre patetiche maschere non nascondano chi siete realmente. Io, Lucifero, so chi siete, so cosa avete fatto, so come avete vissuto. Voi avete vissuto nel falso rispetto e libertà nel vostro piccolo mondo creato dal danaro. Avete reso schiavi altri uomini per danaro, legandoli al proprio lavoro. La schiavitù non è stata abolita; ha cambiato solo nome. Costoro hanno perso libertà e voi, uomini che vi definite rispettabili, avete legato attorno ai loro colli catene invisibili. E costoro, nella disperazione, hanno acconsentito alle vostre richieste, poiché era in gioco la sopravvivenza delle loro famiglie. 
Siete vissuti sul loro sudore, siete ingrassati sui loro sacrifici, avete tolto loro speranza e bellezza della vita. Ma infine, li avete cacciati quando non servivano al vostro scopo, quando il profitto ingrassava le vostre tasche, assumendo uomini ancor più disperati per una paga misera. E voi, uomini codardi, falsi e vigliacchi, sarete condannati nel peggior dei gironi infernali. Un girone che io stesso ho costruito per mio divertimento; dove le vostre sofferenza, possono essere udite persino nel Regno dei Cieli. E lì, le anime che hanno subito i vostri capricci, udirono con piacere le vostre urla."
E così fu.
Quel girone fu in breve tempo infestato dalla gran parte degli uomini e Lucifero dovette ampliarlo, poiché con sommo dispiacere di Dio, gli uomini finivano tutti qui.

Allorché Dio si allontanò sempre più dagli uomini, costoro presero a insultarlo, a dire che Dio non esisteva. Ed Egli rimase silente tra la volta celeste. Non osservò il mondo dall'alto, ma attraverso gli occhi degli animali. Uno sguardo puro e innocente, poiché Dio sa che l'uomo può comportarsi da bestia o da beato quando è in compagnia di un animale, giacché in quell'istante l'uomo si confronta con sé stesso nei gesti nei silenzi, non nelle parole. E spesso, non ha limiti nell'infierir violenza su una creatura priva di odio, che sia avvicina ingenuamente a costui per una carezza o un pezzo di pane. E spesso l'uomo attira la pura creatura con l'inganno per farne scempio, poiché alcuni uomini codardi, nutrono superiorità e benessere nel mettere fine alla vita altrui e costoro però, non vogliono che altri mettono fine alla loro vita o a quella dei suoi figli.
Così Lucifero parlò: "Questi uomini sono immersi nel proprio Io e meritano di soffrire come costoro hanno fatto soffrire gli altri per propria mano. Loro non conosco l'empatia e per capire ciò che fanno, devono essere messi nella condizione di vittima. Solo così cambieranno il loro modo di vedere le cose e capiranno il dolore inflitto. Se questo non bastasse, allora voi umani avete inflitto male la punizione. Ed io, Lucifero, non verrò meno quando loro saranno al mio cospetto o quando strani malesseri mentali li perseguiteranno in vita."

Solo pochi uomini avevano lo sguardo divino, pregno di saggezza, comprensione e tolleranza. E questi uomini venivano discriminati per le loro parole e idee, poiché dicevano il vero e odiavano il falso. E la gente venerava il falso e l'illusione, giacché questo nascondeva il profondo vuoto in cui essi erano sprofondati. 
Dio si limitò a osservare e gli uomini persero del tutto l'innocenza e si trasformarono in Demoni del prossimo. Quasi tutti gli uomini odiavano altri uomini e pochi di loro iniziarono ad amare gli animali. Ad amare senza parole, solo con presenza, compagnia e carezze. Un amore fatto di silenzi e gesti. E pochi di loro compresero che nella vita terrestre, le parole sono fine a sé stesse e che sono i gesti a fare la differenza. 
E Lucifero disse: "Non ascoltare le parole, poiché tutti sono bravi a comporle, ma osserva come un uomo, donna, bambino ti guarda e si comporta con te. Tutto risiede lì, nei silenzi. E giacchè la donna ha imparato a mascherare il suo vuoto dietro la bellezza materiale, così l'uomo ha imparato a mascherarla dietro falsa virilità. E le parole hanno molteplici maschere." 

Dio udì gli uomini continuare a schernirlo e insultarlo e costoro acclamarono l'alchimia, poi la scienza; infine, presero a schernire chi credeva nello spirito, al di là della proprio culto. Costoro si fecero portavoce della ragione e razionalità e Lucifero rise, giacché essi non erano capaci né di ragionare, né di razionalizzare. La totalità di questi uomini presuntuosi e arroganti, non rispettavano nulla che non si confaceva ai loro ideali. E nacquero fanatici ed estremisti, religiosi e non, che imponevano la loro visione di vita a chiunque. Una visione osservata da una sola ottica e per lo più fuorviante, distorta e autodistruttiva.
Così Lucifero parlò a lungo: "Tu, portatore o portatrice di ragione, demolisci gli altri per la tua idea personale, distruggi la loro fede nel nome della scienza che non ha nulla a che fare con lo spirito, poiché il primo è materia, il secondo è spirito, intuito, sesto senso. Tu che giudichi gli altri per la loro fede, disprezzati e odiati fin quando capirai, poiché non sei degno di portare ragione e razionalità laddove serve, giacché nella vita serve spirito e mente per contemplare in pieno il senso della vita. Un senso che non è uguale per tutti. Non è colpa di mio padre Dio se tu, ignorante, sciocco e cieco nel tuo Io, consideri la tua opinione migliore e più importante di quella altrui. Tu insignificante uomo, non sei nessuno per dire, sotto forma di celato ordine o ironia, chi o a cosa devono credere i tuoi simili e nemmeno i tuoi simili sono nessuno per dirlo a te. Acclami la scienza e demolisci lo spirito, ignorando che la scienza è lì per aiutare l'uomo e la terra e con voi anche i vostri figli. Ma voi ignoranti, preferite usare la scienza per distruggere voi stessi e il mondo che vi ha ospitato da secoli. Voi non siete ragione, siete solo vuoto, odio, invidia, avidità e disprezzo. Soffrite, piangete e maledite il vostro Dio e il prossimo, senza capire che siete voi che vi mettete in taluni situazioni. Siete voi a non porre rimedio ai vostri dolori, ma a procrastinare finché morte non sopraggiunga. Non vi accontentate mai, volete sempre di più e il vostro vuoto sarà maggiore man mano che volgerete lo sguardo altrove. Poiché invece di guardare in faccia i vostri problemi, li addosserete sugli altri e li incolperete dei vostri fallimenti e malesseri. Giacché è semplice farlo, mentre è arduo guardare in faccia la realtà e porre rimedio. E se questo non bastasse, cercherete di trascinare quanto più uomini nel vostro abisso chiamato malessere, divorando le loro energie. E una volta distrutte e prosciugate il loro spirito, li lascerete andare accusandoli di colpe mai avvenute e rispecchiando in loro i vostri errori, difetti e fallimenti. Ma voi, come avvoltoi, volerete attorno a costoro, pronti a divorarlo un altra volta, quando Egli sarà felice e pieno di energie. Dacché odiate la felicità sui visi altrui e fate di tutto per distruggerla, persino chi cerca ingenuamente e con amore di farla germogliare nelle vostre vite. Ricordate, creature di Dio, voi siete solo ospiti sulla terra, non padroni e come tali dovete comportarvi. E se farete l'opposto, disseminando barbarie; allora sappiate che io vi osservo e lo saprete quando durante il giorno avvertire uno strano malessere, quando i vostri progetti andranno in rotoli, quando il vostro amore non sarà ricambiato, quando vi ammalerete, quando soffrirete. Ma se il vostro male sarà molto alto, allora mi celerò e tesserò un intricata ragnatela attorno a voi. E quando ci cadrete, farò crollare tutto il vostro mondo sulle vostre teste. Io sarò sempre lì con voi, finché non cambierete in meglio. Solo allora allenterò la disgrazia e la sfortuna su di voi. Se all'inizio tutto sembra andare per il vesto giusto e solo perché sto preparando per un enorme abisso in cui verrete inghiottiti per eoni ed eoni."

- Passo di Azazel 1.2





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