Racconti dalla quarantena

di Mari Lace
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In gabbia libera

In gabbia, libera

Fogli, penne, matite― non ha bisogno di altro.

Lo sport non fa parte della sua normale routine, né è mai riuscita a frequentare sul serio una palestra. Le piace camminare, però. Spesso cammina senza uno scopo, percorre strade che pian piano impara a memoria – ma le capita di notare dettagli nuovi ogni volta – con o senza musica nelle orecchie, cammina e basta.

Cammina e lascia scorrere i pensieri, passo dopo passo – via dopo via.

Naturalmente, non può più – sa rispettare un decreto.

Abituata a dare per scontata la sua libertà, le manca camminare senza meta, ma non si lamenta – c’è chi ha ragioni più serie delle sue per farlo.

Prende una penna, e un foglio.

Tanto le basta per sentirsi libera di nuovo.





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