Il
mio mondo, il tuo mondo
«Ciao
cuginetta, come mai in giro a quest'ora?».
La
voce acuta ed esuberante di Lois ti distoglie dai mille pensieri che
hai in mente e ti blocchi sul marciapiede, il caffè ancora
caldo in
mano.
Apri
la bocca per risponderle, ma non riesci a farlo dal momento che la
sua vitalità alle nove del mattino è
più sveglia che mai.
«Lois!
Stavo-»
«-Oh,
è tardissimo! Scusami Chloe, ho una scadenza a breve e il
fiato sul
collo per un articolo, ti chiamo più tardi!»
esclama, prima di attraversare la strada di corsa ed entrare
nell'edificio dove lavoravi fino a poco tempo fa, il Daily Planet.
Già,
ricordi ancora la felicità di essere riuscita a entrarvi
così
giovane esaudendo così il sogno di diventare reporter.
E
non una reporter qualunque.
Eri
la migliore, la più giovane giornalista del Daily Planet,
prima che
la tua carriera andasse in frantumi così come una parte
della tua
vita.
Poi,
di colpo, era arrivata tua cugina e, con lei, ogni certezza era sfumata, di pari passo alla sua ascesa.
La
nuova reporter, quella brava, che ha preso tutto
ciò che era
tuo: la scrivania, il computer, la firma sotto agli articoli - dai
necrologi a quelli più importanti - la spalla
al fianco di
Clark.
Lois
si ferma davanti al grattacielo imponente della redazione,
esattamente sotto la scritta color oro che indica il Daily Planet.
Sollevi
lo sguardo verso il tetto, dal quale spicca l'enorme sfera rotante
che una volta era la tua ambizione; ricordi ancora i primi giorni da
reporter in quell'ambiente ostile ma tremendamente soddisfacente.
«Ehi,
Chloe!».
La
voce della ragazza ti fa realizzare di essere inciampata per
l'ennesima volta in pensieri pericolosi. Ti volti verso di lei e noti
il suo braccio in aria per richiamare la tua attenzione, i capelli
castani legati con cura e – stranamente, per la prima volta
– il
tailleur grigio scuro che la rendono molto più somigliante a
una
donna in carriera che alla stessa persona con la quale sei cresciuta.
Sorridi, rispondendo al suo saluto con una mano, e vedi i suoi occhi
brillare d'entusiasmo. Le vuoi bene, le vuoi dannatamente
bene, ma quel senso di inadeguatezza e di frustrazione che provi in
sua presenza non ti vuole lasciare andare, nonostante tu sia felice
per lei.
Perché
un pezzo di te crolla inesorabilmente.
«Scusami,
cuginetta. Scappo davvero, stavolta!»
si allontana, facendoti l'occhiolino. «Non
immagini cosa sto per scrivere, quando il Redattore lo
leggerà mi
sbatterà immediatamente in prima pagina... non è
eccitante?!».
Dopodiché,
Lois scappa all'interno dell'edificio e rimani sola, dall'altra parte
del marciapiede, mentre il vento ti smuove leggermente i capelli e un
velo di tristezza si riflette nelle iridi chiare. Soltanto in
quell'attimo dai un'occhiata al caffè diventato ormai freddo.
«Non
c'è nulla di particolarmente eccitante a vivere in un mondo
rotondo,
soprattutto se è il tuo»
mormori, mentre ti allontani da quel luogo che fa più male
di una
ferita aperta.
Note
dell'autrice
Prima
storia per la Challenge “I like that quote, said the
month” di
Mari Lace.
La
citazione da usare mi ha fatto venire subito in mente la connessione
tra “il mondo rotondo” - che ho metaforizzato come
un mondo senza
spigoli, semplice – con il “mondo” che
ruota sul tetto del
Daily Planet.
Il
mondo meraviglioso, senza spigoli, che aveva in mente Chloe
all'interno del Daily Planet (che era appunto la sua vita) e di cui
adesso fa parte Lois.
Ci
troviamo quindi a ridosso dell'ottava serie, subito dopo l'episodio
“Desideri” in cui Chloe si sveglia con le sembianze
di Lois.
Buona
lettura,
Ile
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