I didn't know you were coming, or I would have picked you up

di Sia_
(/viewuser.php?uid=159508)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


I didn't know you were coming, or I would have picked you up - Missing him was dark grey all alone

 



Oh, losing him was blue like I'd never known

Missing him was dark grey all alone

Forgetting him was like trying to know somebody you never met

'Cause loving him was red

Ottobre 2004

La lettera del Ministero è caduta a terra, come se fosse dimenticata. 

Quello è l’intento per lo meno. Cancellarla, distruggerla, fare in modo che non sia mai esistita. 

Eppure esiste, è così chiara al contrasto con il parquet di mogano che non cessa di farsi sentire, di essere pressante. Come se stesse strillando, le impone di venirla a raccogliere, l’accusa di essere ancora una bambina. 

Hermione invece ha venticinque anni, una guerra alle spalle e bambina non ci si è mai sentita. Solo adulta, sempre adulta. Sposta gli occhi dalla pila di documenti che si è portata a casa da lavoro e ritorna a osservare la lettera lasciata aperta a terra. 

Lo sapevano tutti, che il Ministero l’avrebbe preteso: dopo la guerra nessuno aveva avuto tempo di pensarci, all’amore. Le nascite erano calate, era più la gente da seppellire che quella che si sentiva piangere per la prima volta. È l’imposizione assoluta, quella che l’ordine più alto dello stato chiede: sposarsi, il prima possibile. 

Lì, aperta a terra, la sua lettera ha impresso nella carta il nome del suo futuro sposo. L’ha letta  quante volte? Ha sperato non fosse vero, che fosse l’ennesimo scherzo dei suoi colleghi di lavoro, ma alla fine s’era decisa a credere alla realtà. L’avrebbe dovuto sposare.

Perché il Ministero urge nuove nascite, urge che Hermione Granger simbolo di una guerra vinta si sistemi, che sia una delle prime a dare l’esempio: ligia, sempre piegata alle regole, non si sarebbe ribellata a venticinque anni. 

Con una spinta allontana la sedia dalla scrivania e si accovaccia a terra. I capelli le ricadono sulle spalle scoperte, le mani si attorcigliano sulle rotule. Ha paura di toccarla, come se già non lo sapesse che c’è scritto quel nome. Deglutisce, mentre l’indice della mano destra ripercorre la scrittura, segue le lettere con minuzia, forse nella speranza di cancellarle. Non vanno via. Non andranno mai via. 

 



Sto scrivendo come una pazza in questo tempo di chiusura, ogni giorno è una nuova idea: Fred ed Hermione non usciranno mai dalla mia testa, neanche se ci provassi con un incantesimo di memoria. Sono fatti per me, come sono fatti l'uno per l'altra. Spero che la storia abbia interessato, nel caso un commentimo è sembre desiderato - costruttivo o positivo che sia. So che il primo capitolo è solo un preludio, non dice né tanto, né poco, ma prometto di farcire i prossimi come dei bignè alla crema. 
Grazie a tutti quelli che mi leggono sempre, prometto che aggionerò con più frequenza, 
Sia 

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3895628