Racconti primaverili di vita sul fiume.

di Fujiko91
(/viewuser.php?uid=686200)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione dei piccoli errori! :*
 

Il fiume sottostante stava riflettendo la sua immagine.

La dama luna, non poteva fare a meno di osservarsi, le piaceva davvero molto.

Con i suoi lunghi capelli argentei e il suo lungo abito cristallino. Se ne stava seduta su di uno spicchio di luna. La coda finale del suo abito da lontano pareva una cascata, illuminava il viaggio ai barcaioli che viaggiavano lungo il Tamigi, il fiume che attraversa la campagna londinese.

Sulle sue coste invece nei canneti illumina la vita delle anatre e dei cigni. Le rane e i rospi con il loro gracchiare la salutano calorosamente.

Lei affettuosamente alza la sua delicata manina e li saluta tutti quanti.

Mentre il suo sguardo si sposta sulle piccole palafitte degli gnomi, che con i loro amici i topi d'acqua si stanno godendo una magnifica pesca notturna alla luce della luna.

"Buonasera, Madama Luna."

"Buonasera a te, signor gnomo."

"Non penso di aver mai veduto una tale bellezza."

"Grazie" rispose timidamente la dama.

La canna si mosse un pesce venne tirato su. Per poi venir liberato.

"Non mangiamo pesci, è solo per passare il tempo."

"Grazie e una buona serata" disse il signor luccio.

Che con due salti scomparve nelle profondità del fiume.

In quel momento sulla luna giunse una fata. "Ciao Madama, come stai?"

"Io bene, e tu mia fata?"

"La primavera è alle porte, mi sto rassicurando che ogni fiore sia stato fatto sbocciare e tutti gli uccellini abbiano i loro nidi belli pronti per ospitare i nuovi nati."

"Fai bene."

Appena lei volò via, la dama si guardò attorno, c'era un cigno solitario nel centro del laghetto.

"Cos'hai?"

"Sono triste, non trovo una compagna."

"Ne arriveranno altre, non temere."

"Lei Madama ha mai sofferto di solitudine?"

"Ahimè, mi sono innamorata del Sole, ma sono stata una sciocca."

"Perché?"

"Perché lui è diurno, invece io sono notturna era un amore impossibile, ma ora sono fidanzata."

"Con chi?"

"Con colui che porta la notte, con il buio."

"E lui è un bell’uomo?"

"Sì vero, caro?"

In quel momento fece il suo ingresso in uomo con lunghi capelli neri, abiti neri e un cilindro del medesimo colore, tirò fuori un piccolo orologio da taschino: "Mia cara è ora di andare e lasciare il cielo al sole."

"Che peccato, ci vediamo domani sera mio nuovo amico" e salutò il cigno il quale le fece un inchino elegante.

Madama Luna se ne andò, scomparendo man mano che Messer Sole faceva il suo ingresso trionfale. Nel frattempo le rane e i rospi scomparivano nello stagno, mentre le anatre andavano a nuotare, gli gnomi andavano nei campi a coltivare, i topi ragno tornavano nelle loro tane e le fate erano scomparse sarebbero tornate la sera la Madama era più simpatica e poi quando c'è la luna c'erano meno pericoli.


Angolo dell'autrice:
ovviamente è arrivata la primavera ed io dovevo proprio scrivere una raccolta fantasy usando questo tema, ma ho voluto descrivere anche la vita lungo il fiume.
La luna mi è sempre piaciuta molto! *-*
Spero che le mie idee vi piacciano. Fatemi sapere con le vostre recensioni! Grazie! :*
Aggiornerò settimanalmente è una raccolta breve e ho già scritto tutte le storie! u.u
A presto!
Fuji.

 

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3896010