Quella sera Azraphel e Crowley erano di nuovo a cena al Ritz.
Azraphel stava finendo di mangiare i profiteroles quando si sporcò le labbra. Crowley gliele pulì strappandogli un bacio che sapeva di cioccolato.
L’angelo sorrise, ma subito dopo sospirò.
“Sono troppo goloso, di questo passo diventerò grasso come un panda!”
Il demone lo guardò con rimprovero.
“Tu non sei grasso!”
“E comunque…” aggiunse poi sorridendo, “i panda sono tutti da stritolare di abbracci!” concluse strizzandogli il fianco morbido.
Azraphel cercò di sottrarsi ridacchiando.
“Da quand’è che sei diventato così dolce?”
Crowley sbuffò infastidito, colto sul fatto.
“Da quando frequento uno stupido angelo che mi mette in queste ridicole situazioni!” borbottò.
Quando però Azraphel si avvicinò per abbracciarlo si lasciò baciare, sorridendo impercettibilmente contro le sue labbra.
In fondo era felice di stare insieme a quello stupido angelo.
Angolino dell’autrice
La noia da quarantena gioca brutti scherzi… così un banale scambio di battute può diventare involontariamente l’idea per scrivere una storiella fluffosa! :)
Anche se in effetti è vero che se non la smetto di mangiare prima o poi anch’io diventerò un piccolo panda! Ahah
Cercherò di occupare il tempo leggendo, scrivendo (immagino la vostra gioia! xD) e mangiando di meno! xD
Alla prossima!
Barby
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