SUPER WINX SHORE
Nota
di Annaira
Buonasera, sappiate che una volta entrati in questo labirintico
"mappazzone" di intrattenimento uscirne illesi non sarà
tanto facile...
Non starò a spiegarvi il motivo di questa raccolta
perchè io stessa non saprei come spiegarlo.
Immaginate di accendere la tv in una di queste giornate super-noiose
per guardare il vostro format televisivo preferito; aggiungete i
personaggi del mondo Winx che già conoscete bene e salpate
con me sulla nave dei folli. Per farla breve, ho preso i titoli dei
nostri tv show preferiti e li ho resi un po' più harmonix,
anche se non mi apetto che voi ci believix più di tanto.
Se vi va di assecondare il mio esaurimento mentale, questa è
la vostra occasione.
Catfish, false identità
Quando inviai quel messaggio non mi aspettavo di ricevere risposta: io,
Timmy, non avevo idea di come approcciarmi a quella fata deliziosa dai
capelli viola se non nella maniera più comune ad entrambi, la
tecnologia.
La vedevo tutti i giorni e non riuscivo a mandare giù il
fatto che la mia bocca non fosse in grado di spiccicare parola in
presenza sua e di tutto il gruppo. Siccome il mio viso le era noto, non
potevo accettare l'idea di scriverle dal mio profilo abituale qualcosa
di stupido come: "hey, bonazza alfanumerica!", quando dal vivo nemmeno
la salutavo con la manina. Il mio approccio, anzi l'approccio di Nev
(il mio alter-ego), era stato pianificato per essere fresco, elegante e
decisamente super cool: il contrario di questo Timmy-pel di carota,
insomma. Ingannarla non rientrava nella lista delle mie aspirazioni ma,
come si dice, il fine giustifica i mezzi, no? No. Sono sicuro che una
mente razionale come la sua mi avrebbe scoperto subito e il suo cuore
corazzato non avrebbe mai giustificato il mio perdono. Soprattutto alla scioccante rivelazione che sotto le foto di quel moro tanto carino che le faceva il filo in chat, si celava questo quattr'occhi sfigatello. Quando leggo o
mi sento dire che i rapporti telematici non hanno senso o ragione di
esistere perchè poco veritieri mi arrabbio, e anche
parecchio. Un tipetto come me, timido e insulso, ha modo di emergere e
farsi conoscere solo così. Non sono come Brandon o Riven...
Mi sento il difensore di questo nuovo modo hi-tech di sentire e
relazionarsi. E' possibile innamorarsi e affezionarsi anche a distanza,
senza tenersi le mani sudatticce, cercare di reprimere la goffaggine o
dover sostenere lo sguardo in maniera imbarazzata. Quando ci si
messaggia e si trova un codice di comune accordo, si condivide molto di
più. Le parole del nostro partner cibernetico ci incatenano
e hanno il potere di illuderci, mostrandoci il lato migliore di noi. La
timidezza soggioga la spontaneità e l'appeal. Si fa l'amore
con le parole, con l'immaginazione, con il cervello dell'altra persona.
Poi viene il fisico, certo, ma il rapporto tra teste
intelligenti è intrigante come la scomposizione in
fattore di un numero a tante cifre. Offre possibilità
moltiplicate all'infinito e scenari sempre nuovi per stuzzicare
l'immaginazione dell'altro. Almeno, per me e Tecna fu così
prima che mi scoprisse.
Dopo lo smascheramento e il perdono dell'imbroglio fu ancora meglio.
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