Vorrei scriverti

ma ti scriverei soltanto che non ho più parole,

che ho provato ad urlare ma nessuno mi sente,

che è la mia follia, è quella che ti mente.

Che l’insonnia mi ha intrappolato in un infinito pianto,

che non so più come rispettare quel dannato patto.

Che tremavo mentre semplicemente leggevi,

che, la tua mano, la osservavo mentre scrivevi.

Che pensavo avessi davvero delle risposte

a quelle domande che, così distorte,

ti ponevo in silenzio.

Piange la mia anima nella malinconia

a pensar che abbia accettato che sei andata via

e non torneremo a ridere, a guardarci complici

perché i nostri cuori, così egocentrici,

hanno pensato solo a se stessi,

e hanno perso ogni senso quelle domande mai chieste.

Ma vorrei scriverti,

ti farei sapere che sto bene,

che sorrido mentre ricordo,

che i tuoi occhi non li scordo,

che anche se sono così stanca,

amarti mi manca.