Premessa: la sottoscritta non si è mai approcciata al complesso mondo della poesia prima d’ora, il seguente componimento non ha alcun riferimento metrico o strutturale. Si tratta solo di un piccolo esperimento ispirato alle opere del poeta di guerra Patrick MacGill.
Mondnacht
È notte di luna in una landa desolata,
dove le trincee sono scavate nel fango
ed è il filo spinato a delineare l’orizzonte.
Anime perdute si radunano intorno al fuoco
cercando conforto nel calore delle fiamme.
Ombre oscure si stagliano contro la parete di terra:
fantasmi, incubi…forse allucinazioni.
Quei volti pallidi e scarni,
che ancora sorridono nelle vecchie fotografie,
portano i segni della fame e della fatica.
I loro sguardi vacui,
che un tempo splendevano di sogni e speranze,
si sono spenti nel più profondo degli abissi.
Il fumo di una sigaretta si dissolve nell’aria gelida,
una macabra risata echeggia in lontananza;
è la follia dei dannati.
Un malinconico ricordo in mente
e un silenzioso pianto nel cuore.
Marcia soldato,
passo dopo passo,
a testa alta a fronteggiare il nemico.
Marcia soldato,
mentre l’elmetto ti ripara dalla pioggia,
e gli scarponi affondano nel fango.
Marcia soldato,
sostenendo l’ingombro del fucile
e l’opprimente peso dei rimorsi.
Esplodono le bombe e cadono i proiettili,
bruciano i polmoni e lacrimano gli occhi,
si stancano le membra e sanguinano le ferite.
Ma tu non fermarti,
marcia soldato.
È fredda la nuda terra,
le stelle brillano in cielo,
ma ciò che ammiri è un manto straniero.
Oh, è così lontana casa tua…
qui la Croce del Sud non veglia su di te.
Chiudi gli occhi e riposa, ora
il silenzio è tornato nella landa desolata,
e questa è solo un’altra notte di luna.
Nota
Il testo narra l’esperienza di un soldato australiano sul fronte di Ypres nel 1917.
Durante la notte del 2 ottobre i tedeschi lanciarono un pesante attacco con i gas nervini contro le truppe alleate, l’azione venne denominata “operazione Mondnacht”.
Ringrazio tutti coloro che hanno deciso di dedicare un po’ di tempo alla lettura di questo componimento. Spero che, nonostante la mia inesperienza in campo poetico, il risultato non sia stato così terribile. |